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Berlinesi fronte al muro, tra vecchie storie e pelle d'oca
Published on November 6, 2009
società Politica
Anna Bornschlegel e Manon Kurzenne, del mensile francofono indipendente di attualità culturale Berlin Poche , hanno setacciato Berlino in cerca di testimonianze: mentre tutta la Germania si appresta a celebrare i 20 anni dalla caduta del muro, che bilancio traggono i berlinesi da quell’evento storico? Breve antologia
«Moi padre era vice campione di body building della Rda. Se il muro fosse caduto prima forse avrebbe avuto una carriera internazionale. Era necessario che il muro cadesse, la Germania mai avrebbe dovuto essere divisa in due. Il comunismo sembrava un regime ideale ma, in pratica, non ha mai funzionato».
«È la cosa più bella che sia mai capitata alla Germania. Quando ripensiamo alla caduta del Muro, siamo talmente commossi che ci viene la pelle d’oca».
«Sì, il muro é caduto per davvero, ma la cosa più divertente è che spesso si riescono a distinguere, per la strada, le persone dell’Est da quelle dell’Ovest».
«Ma certo, è chiaro che è strafigo che il muro sia caduto! Non sono più un Ossis (un tedesco dell’Est)».
«La caduta del muro è un evento molto importante per i tedeschi, ed è necessario che si festeggi e se ne mantenga la memoria».
«Non penso che il muro sia caduto del tutto. Gli anziani non possono dimenticare che la Germania è stata spartita, ma c’è una differenza tra le generazioni: per i giovani tutto questo appartiene alla storia».
«Non so veramente nulla sulla caduta del muro. Però sì, è una cosa bella».
Translated from Les Berlinois et le Mur : chair de poule et histoire ancienne
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