Soupe à l'Union (E3): a Bruxelles, le verdure crescono in città
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Ambra FiorotNon solo i tipici cavoletti: a Bruxelles si può coltivare molto di più. E senza l’aiuto di agenti chimici o serre intensive. Nel terzo episodio del podcast in lingua francese, Soupe à l'Union, siamo andati alla scoperta dell’agricoltura urbana nella Capitale belga.
Cosa rende buona una zuppa? La pentola, certo. Ma anche e soprattutto gli ingredienti. Ecco perché l’Unione Europea ha investito circa sei milioni di euro nel progetto di agricoltura urbana, BoerenBruxselPaysans, che permette a dei volontari di poter lavorare dei terreni nel comune di Anderlecht nella regione di Bruxelles Capitale e di raccogliere il frutto -e la verdura- del loro lavoro.
Sebbene la politica agricola comune (PAC) dell’Ue preveda che il 2 per cento dei budget nazionali sia riservato ai giovani agricoltori, la maggior parte dei fondi è destinata alle forme “più tradizionali” di agricoltura, limitando così l’accesso alla terra a forme di conduzione più sostenibili che valorizzano la dimensione locale. Di fronte a questo dilemma, l’agricoltura acquaponica può fare la differenza. Peccato che non rientri ancora nella normativa relativa al biologico dell’Unione, spiega Steve Beckers, fondatore di BIGH FARM, nel terzo episodio di Soupe à l’Union.
Foto di copertina: Toît-verger à AgroParisTech © Hugo Noulin Flickr
Musica: Bruxelles Coffee Club
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Translated from À Bruxelles, des légumes en ville