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Vittoria di Obama: cosa dicono i blog in Europa

Published on

Story by

Jane Mery

Translation by:

Francesca Barca

società

Se il Partito socialista spagnolo fa di Obama “uno dei suoi”, in Germania Homer Simpson ha votato democratico. Qualche dubbio in Francia e gioia “liberal” in Polonia. Il meglio della blogosfera europea.

Spagna: il partito socialista non nasconde la sua gioia

In Spagna, su Internet, il colore di Obama fa discutere i blogger. In Políticamente Incorrecto.es il giornalista J.O. Noville apre il dibattito: il decesso della bianca nonna di Obama avrebbe avvantaggiato il candidato democratico?  Curioso: sul sito del Partito Socialista spagnolo (Psoe) la foto di Obama capeggia con la didascalia: «Il cambiamento è già una realtà»

Germania: Homer Simpson vota Obama

In Germania Transatlantikblog T.A.B. ha coperto ogni passo fatto dal Presidente Obama durante la notte “pre-elettorale”. Cifre, foto, un post sugli studenti della Penn State University che si sono alzati alle 7 del mattino per andare a votare: «Questa giornata storica resterà nella memoria della gente» . Anche Homer Simpson ha votato per Obama, dice datenwachschutz.de; invece, secondo godelta.de, il 5% delle origini di Obama (dal lato materno) verrebbero dalla regione tedesca del Palatinato.

Polonia: sostenere Obama è essere un europeo liberale

I polacchi sono molto contenti della vittoria di Obama, anche se molti non se ne rendono ancora conto. Perché? In questo lato d’Europa si è molto parlato dell’effetto Bradley. Obama è considerato come un Presidente che cambierà profondamente gli Stati Uniti, migliorando le relazioni con la Polonia. Per quanto riguarda Mc Cain sui blog si fa la lista dei suoi errori: la scelta della Palin, l’intervento di Cheney nella sua campagna e il fatto che non abbi “fatto fuori” Obama all’inozio delle campagna, quando era ancora “solo” il rivale di Hilary Clinton. A questo si aggiunge che i blogger pensano che Obama sarebbe il candidato da votare se si vuole essere considerato un “europeo liberale”.

Italia: una battuta sugli estremismi

Il blog Unoenessuno lancia una battuta:«Ha vinto Obama: un nero, immigrato, che ha esportato la democrazia dal Kenia, che non ha interessi in aziende petrolifere o di armamenti, è presidente degli Stati Uniti», lasciandosi andare ad una battuta sulla destra italiana:« In Padania sono pronti ad accoglierlo con un Oba-ma, va a lavurà. Tiepida la reazione di AN: abbiamo anche noi avuto un nero come presidente per vent'anni e nessuno si è lamentato». Ci va giù pesante!

Sui blog di cafebabel.com

Radio Free Cheesesteak è il nuovo blog della comunità di cafebabel.com, creato appositamente per la notte delle elezioni. L’amercano "espatriato" Matt Pagett ha seguito in diretta la serata dei Democratici di Dublino. I suo amici americani hanno commentato i suoi articoli da Philadelphia, creando un ritratto transatlantico di questa notte storica.

Francia: tra gioia e sospetto

La Flat Eric Attitude già dal mattino esprime la gioia per l’elezione del nuovo Presidente: «Ce l’hanno fatta! L’emozione è come quella alla fine di una guerra, come se ora tutto non potesse che andare bene. Mi sembra che ora si possa immaginare un mondo nuovo…».

Su Kwaame, invece, una sfumatura: «Attenzione: non dico che non sono soddisfatto e contento. Lo sono. Ma sono un po’ dubbioso. Forse ho troppi sospetti», descrivendo la campagna elettorale. «Sentire i giornalisti fare dei legami tra l’elezioni di Obama e Tommie Smith e John Carlos in Messico, chiedendosi se la lotta per i diritti civili vedrà, con lui, un compimento. Mettere insieme questi tre capitoli della storia americana, confondere la lotta per i diritti civili e le Black Panthers è, quanto meno, controproduttivo».

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Translated from Victoire d’Obama : grands soirs et petits matins ?