Strategia 31: i russi, il badminton, e il diritto di manifestare
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Pamela Aikpa GnabaLontani dalla libertà d'espressione di cui godono gli Indignati d'Europa e di Wall Street, alcune centinaia di russi impavidi scendono in piazza il 31 del mese. Ovvero, sette volte all'anno. A volte cambiano data, e li rivedremo manifestare il 4 dicembre, per le elezioni legislative.
I motivi del dissenso non riguardano l'avidità degli uomini al potere ma, piuttosto, la violazione del loro diritto di associazione pacifica. Cronaca da San Pietroburgo.
Sono le 17 e trenta del 31 ottobre a piazza Vosstaniya, nel centro di San Pietroburgo. Mancano circa 90 minuti all’inizio dell'ora di punta, il traffico è paralizzato. Quasi ogni tre minuti la sirena urlante di una volante riecheggia nell'aria. Un flusso costante di pattuglie confluisce nella strada centrale di Nevskiy prospekt, in direzione della cattedrale di Sant'Isacco. È qui che centinaia di dimostranti di Strategia-31 si stanno riunendo per organizzare una nuova manifestazione pacifica contro il governo. Vogliono mostrare al mondo che il loro governo non rispetta i diritti fondamentali garantiti ai cittadini russi dalla Costituzione.
Il nome “Strategia-31” si ispira all'articolo 31 della Costituzione russa che, teoricamente, garantisce ai cittadini il diritto di associazione pacifica. Nel 2009, Eduard Limonov, fondatore del Partito Nazional-Bolscevico (NBP) e uno dei leader della coalizione di opposizione “Altra Russia”, annunciò che le manifestazioni si sarebbero tenute ogni 31 del mese, contro ciò che egli riteneva essere una violazione di tale garanzia da parte del governo russo.
Lasciateli almeno giocare a badminton
A Mosca, la scena è caotica come a San Pietroburgo. I militari alla stazione della metro Mayokovskaya, nella zona nord-ovest della capitale, iniziano ad allontanare fotografi e giornalisti che si sono riuniti per testimoniare l'evento. Nell’ora seguente, polizia ed esercito bloccano i sottopassaggi, mentre circa duecento dimostranti si radunano nei dintorni di piazza Triumfalnaya, scandendo slogan sulla libertà di associazione. È stato riferito che solo tra San Pietroburgo e Mosca sono state fermate almeno cento persone, nonostante le manifestazioni siano pacifiche e si esprimano oggi sotto forma di slogan, volantini e, curiosamente, badminton. A San Pietroburgo, un numero di dimostranti si è presentato armato di racchette e ha iniziato a giocare all'aperto, alludendo sarcasticamente alla recente dichiarazione di Medvedev secondo cui questo è “lo sport dell'uomo di successo”. “Giochiamo a badminton perché abbiamo seguito il consiglio del nostro presidente, il quale sostiene che esso può essere praticato in ogni momento, ovunque e a qualsiasi età”, ha dichiarato su novayagazeta.ru, il giornale più libero di Russia, Natalia Zvyagin, membro del gruppo interregionale per i diritti umani. Due giocatori sono stati arrestati dalla squadra antisommossa, nonostante i loro compagni gridassero: “Ma è stato Medvedev in persona a dire a tutti di giocare a badminton!”.
Le proteste dei russi da Dresda a Londra
Alcuni aspetti di questa protesta possono sembrare dichiaratamente scherzosi, ma è giusto notare che la prima manifestazione indetta da Strategia-31 si tenne a Mosca, in piazza Triumfalnaya, il 31 luglio 2009. Tre anni dopo, questa piazza è ancora il luogo d’incontro del movimento moscovita. Le manifestazioni si sono diffuse in altre città russe e persino all'estero, coinvolgendo le comunità di espatriati russi scontenti. Lo scorso ottobre, si è tenuta la prima manifestazione a Dresda, come era già accaduto a Londra in passato. Sul territorio russo, nessuna assemblea civica è mai stata apertamente autorizzata dalle autorità cittadine.
L'ultima manifestazioni aveva come tema le elezioni regionali e presidenziali che si terranno prossimamente in Russia. Lo slogan “Elezioni senza opposizione: un reato!” è stato proclamato sul sito web di Strategia-31, facendo riferimento allo scambio dei ruoli che il Presidente russo Dmitri Medvedev e il Primo ministro Vladimir Putin annunciarono lo scorso settembre. I due si avvicenderanno al Cremlino, senza alcuna opposizione da parte di altri candidati, con una mossa che è stata considerata da molti russi come antidemocratica. Gli organizzatori di Strategia-31 invitano i cittadini russi a boicottare le elezioni. Il 4 Dicembre, giorno delle elezioni parlamentari russe, il gruppo ha indetto un'altra manifestazione in piazza Triumfalnaya. Nonostante la loro stravagante forma di espressione politica, la tenacia con cui i manifestanti di Strategia-31 affrontano le avversità dimostra che alla base del movimento vi sia un sentimento ben più profondo.
Immagine: (cc) osipovva/flickr
Translated from Strategy 31: Russians protest for right to demonstrate