Lingua d'oro: la metallizzazione dell'umanità
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Eugenio CollinassiSembra strano e disperato il fatto che, come umani, tentiamo costantemente di appropriarci delle qualità uniche dei metalli. Noi, morbidi organismi di carne, deboli nel corpo e fragili nella mente, cerchiamo con arroganza di definirci “duri come rocce”, o dotati di “nervi d'acciaio”.
La metallizzazione metaforica dei nostri corpi e delle nostre menti è un fenomeno pan-europeo. In tutta l'Europa i deboli umani si appropriano di nomenclature metallurgiche, tentando di essere qualcosa che non sono. O forse cerchiamo semplicemente di cristallizzare le nostre competenze con colorate metafore?
Di solito, metafore di questo genere hanno la forma dei complimenti: “duro a morire” è l'epitomo del complimento mineralogico. Un “duro a morire” evoca l'irremovibile resistenza del diamante: dev'essere uno “duro come la roccia”. Inoltre, impersona lo charme unico e impareggiabile del diamante: vi da la sua ultima sigaretta o l'ultimo pezzo di pane anche se ha fame.
Gli spagnoli definiscono un affabulatore un “pico de oro” (“un becco d'oro”), i polacchi usano il termine “złotousty” (“lingua d'argento”) che è sinonimo di persuasore. Gli umani sono sedotti dagli abili conversatori, come le gazze dagli oggetti scintillanti. Queste metafore indicano l'importanza dell'estetica nel discorso seduttivo.
La qualità più importante presa dai metalli è la resistenza e la solidità. In francese e spagnolo, una salute ottima è definita rispettivamente “une santé de fer” e “salud de hierro” (“salute di ferro”). Il sangue freddo in francese, polacco e inglese viene reso con “nerfs d'acier”, “mieć stalowe nerwy” e “nerves of steel” (ovvero, “nervi d'acciaio”).
Noi siamo gelosi di questi materiali e sappiamo tutti che la gelosia porta all'imitazione. Sarà per questo che il mondo della fantascienza è popolato da uomini fatti di metallo: Terminator, l'Uomo di Latta, Iron Man. Con tutti quegli arti bionici e abbellimenti metallici luccicanti incorporati nell'anatomia umana, è probabile che, tra un po', espressioni come “lingua d'argento” o “mente d'acciaio” saranno semplici constatazioni più che metafore.
- Questo articolo è parte della serie "Torre di Babele" di Cafébabel che esplora le curiosità e le delizie delle tante lingue d'Europa -
Translated from Diamond geezers and golden balls: The metallisation of mankind