Gli ostacoli di Corbyn: la propaganda dei Tory e l'ostilità dei media
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Maurizio Brancaleoni[OPINIONE] Il partito laburista britannico ha un nuovo leader. Corbyn, 66 anni, è stato membro del Parlamento per Islington dal 1983. La sua elezione ha già suscitato un gran numero di polemiche nei media britannici sia a causa della natura reazionaria di Corbyn che del carattere invasivo degli stessi media.
Secondo le aspettative, Corbyn, che aveva inoltrato la sua candidatura due minuti prima che chiudessero le votazioni, non avrebbe dovuto vincere nemmeno la disputa interna al Labour Party. Invece è sorprendentemente riuscito a guadagnare il voto di più di un quarto di milioni di elettori, con quasi il 60% dei voti in una sbalorditiva vittoria al primo turno. Questo risultato ha ridimensionato persino la performance di Tony Blair nelle elezioni del 1994, con la candidata blairita Liz Kendall che raggiunse l'assurdo elettorato del 4,5%.
Fare la Storia nella politica britannica
Si tratta di un risultato politico di importanza storica per il Regno Unito. Stiamo parlando di una trasformazione fondamentale all'interno del partito laburista, dove per la prima volta da decenni un caparbio socialista è a capo dell'opposizione. In un articolo intitolato “Corbyn il quasi-comunista” Robert Colvile ha scritto nel POLITICO che "se Corbyn diventa il leader, il Labour Party si sposterà dalla sua posizione tradizionale a destra del Partito Socialdemocratico tedesco o dei socialisti francese a un atteggiamento più vicino al partito Syriza in Grecia o a Podemos in Spagna". L'austerità imposta in Europa in seguito alla crisi sistemica ha avuto la conseguenza di scatenare un riflusso dei movimenti di sinistra in tutta l'UE e Jeremy Corbyn ha già fatto la Storia, spingendo un paese conservatore a fare ciò che meno ci si sarebbe aspettato, ossia dare forma a una massa di elettori di sinistra schierata a suo favore nello spettro politico. Corbyn è uno dei vincitori più improbabili della leadership del partito nella politica britannica, dopo aver persuaso gli affiliati e i sostenitori laburisti che il partito aveva bisogno di fare un passo indietro dall'epoca del "New Labour" di Blair e Gordon Brown.
Subito dopo la sua vittoria, Corbyn ha scambiato due parole con i suoi compagni sostenitori mentre spiegava alcune direttive sulla futura attuazione delle sue politiche. “Il nostro partito è cambiato, siamo cresciuti enormemente grazie alla speranza di tantissime persone comuni. Ne hanno abbastanza di ineguaglianza e ingiustizia," ha detto Corbyn. Il nuovo leader riconosce che la politica ha smesso di attrarre i giovani a causa della sua natura disonesta e corrosiva e mostra di voler cambiare la mentalità delle persone riguardo alla politica. Il nuovo leader di sinistra ha anche ringraziato ed elogiato molti dei suoi colleghi, inclusi Harriet Harman per la sua determinazione nella lotta per i diritti delle donne ed Ed Miliband per il suo impegno nella tutela dell'ambiente e per il suo operato nel ruolo di leader laburista.
Media e propaganda, due grossi problemi
Ma ora Corbyn si trova di fronte una sfida colossale e ogni cittadino britannico dotato di raziocinio dovrebbe percepirlo. Da un lato i media aggressivi e monopolizzati, dall'altro la belligerante propaganda del Partito Conservatore. Che incubo. Il nuovo leader deve affrontare uno spietato Partito Conservatore che si aggrapperà a ogni possibile errore, inaccuratezza e imprecisione commessa dal Labour Party. I Tory sembrano ragni nella loro tela, pronti ad attaccare la preda non appena la minima imperfezione venga a galla. Il depliant pubblicato dai Tory lo stesso giorno delle elezioni di Corbyn è un quadro realistico di come i Conservatori stiano cercando di attaccare e demolire una promettente leadership laburista. Accusarono Corbyn di essere una minaccia per la sicurezza nazionale in seguito a un'affermazione in cui Corbyn definiva Hezbollah e Hamas degli “amici”. Non sorprende che in seguito Channel 4 News, rete pubblica che però è ampiamente fondata su una visione commerciale, ha in maniera simile tentato di intimidire Corbyn sfruttando lo stesso argomento. Il nuovo leader spiegò il contesto di questo episodio "polemico", dicendo: “Quello che ho fatto è stato parlare ad una riunione, chiedere a tutte le persone coinvolte nella questione mediorientale di riunirsi ed essere capaci di fare una discussione e un dibattito. Non siete preparati a discutere di tutta la questione mediorientale. Non siete preparati ad affrontare il problema nella sua accezione più ampia," ha aggiunto Corbyn, mentre veniva interrotto più volte dal giornalista Krishnan Guru-Murthy, il quale era ciecamente concentrato sul vocabolo "amici". Tutto va messo in prospettiva. Vogliamo parlare di Israle e della politica estera degli USA? Gruppi organizzati e silenziosi vestiti di tutto punto che dovrebbero essere tenuti a rispondere degli innumerevoli crimini che hanno commesso e tuttora commettono. Eppure, questioni come l'opposizione di Corbyn al possesso di armi nucleari a scopo difensivo così come l' "infedeltà" all'inno nazionale sono state motivo di un incontenibile scompiglio in tutti i media.
Anche Nigel Farage ha gettato benzina sul fuoco, accusando Corbyn di cambiare idea troppo velocemente malgrado sia al potere come leader laburista da pochissimo tempo. In ballo, naturalmente, c'è l'adesione del Regno Unito all'UE. Lo scorso giugno, l'Huffington Post scrisse che Corbyn stava valutando la possibilità di promuovere l'uscita della Gran Bretagna dall'UE. Va però detto che Corbyn non ha mai espresso l'iniziativa di abbandonare l'Unione Europea e l'Huffington Post ha raggiunto le sue conclusioni basandosi sui suggerimenti di Corbyn (“il veterano di sinistra ha suggerito"). Contrariamente a quest'affermazione, la scorsa settimana il Guardian ha pubblicato la posizione finale di Corbyn rispetto all'adesione all'UE, assumendosi l'impegno di mantenere il Regno Unito nell'Unione Europea. “Dobbiamo perorare la causa che l'adesione all'Unione Europea aiuti la Gran Bretagna a creare lavori, garantisca la crescita, incoraggi gli investimenti e si confronti con problematiche mondiali come il cambiamento climatico, il terrorismo, i paradisi fiscali e l'attuale crisi dei rifugiati," ha stabilito Corbyn. Inoltre, intervistato dalla BBC, Corbyn ha ammesso di non aver contemplato una posizione in cui, lui, in quanto leader laburista, "auspicherebbe di lasciare l'EU perché credo che potremo lavorare con i sindacati e i gruppi sociali di tutta Europa così come con i gruppi sociali di questo paese [Il Regno Unito]".
I precedenti di Corbyn
Nel lontano 1984, un primo ministro del Partito Conservatore attaccò verbalmente Corbyn perché indossava un maglione fatto ai ferri da sua madre. Quando fu intervistato dalla BBC in merito alla questione, Corbyn (che per chissà quale motivo il giornalista chiama Robyn) replicò con modestia che "non è una sfilata di moda, non è un circolo per gentiluomini, non è un istituto bancario. E' un luogo dove si rappresenta il popolo." Questo episodio non solo mette in risalto l'integrità di Corbyn ma mostra anche la mentalità e l'approccio superficiale del Partito Conservatore. Fortunatamente, con quella rapidità e facilità che ci consente la rete, ora abbiamo la possibilità di rivivere il passato. Una foto degli anni Ottanta che mette a confronto quel che Corbyn e Cameron facevano all'epoca è diventata virale e anche se da allora sono trascorsi quasi trent'anni, abbiamo l'opportunità di assistere all'impegno e alla determinazione di Corbyn a favore degli strati meno fortunati della società. Un altro cimelio del 1990 è Corbyn che si rivolge a Margaret Thatcher in seguito alle domande del Primo Ministro alla Camera dei Comuni.
E' un dato di fatto che i genitori di Corbyn erano attivisti per la pace che si conobbero durante la guerra civile spagnola. Non sorprende quindi che lo stesso Corbyn sia famoso per essere un pacifista, un deputato senza incarichi, un ribelle che difende a spada tratta ciò in cui crede. Va detto che Corbyn ha manifestato il suo sostegno per il modo in cui i rifugiati dovrebbero e devono essere trattati nel Regno Unito. Per il nuovo leader, è stato un grande errore che la Gran Bretagna non aderisse al programma europeo per i rifugiati nel passato, considerato che il Regno Unito ha le stesse responsabilità di ogni altro paese secondo la Convenzione di Ginevra. Quando fu intervistato da Jon Snow nella sua prima intervista TV importante, Corbyn auspicò un'Europa sociale e inclusiva, possibile solo all'interno dell'EU. Malgrado l'importanza del mercato libero per l'economia europea, Corbyn crede che bisognerebbe dare maggiore importanza a problematiche quali la tutela sociale e ambientale.
Il manifesto ambientalista e gli impegni di Corbyn
In effetti, il manifesto ambientalista del partito laburista si concentra principamente su questioni quali il cambiamento climatico e quella che viene definita "una rivoluzione energetica". Il Labour Party “sostiene una Gran Bretagna diversa che giochi un ruolo guida a livello internazionale, che si impegni a tagliare una quota considerevole di emissioni di anidride carbonica e a offrire supporto internazionale per un futuro senza combustibili fossili.” Da vero uomo di sinistra, Corbyn è contrario alle misure di austerità e crede che tassare i facoltosi sia parte della soluzione per dare una spinta all'economia. Quando si parla di educazione, l'ideale di Corbyn è creare un Servizio Nazionale per l'Educazione, l'equivalente del sistema sanitario nazionale. Vuole eliminare le rette scolastiche e reintrodurre le sovvenzioni di mantenimento per gli studenti. Per quanto riguarda l'immigrazione, il nuovo leader è stato assolutamente esplicito nella volontà di cooperare con il flusso di migranti che raggiunge l'Europa ogni giorno. Per quel che concerne il sistema previdenziale nel Regno Unito, “siamo uno dei paesi più ricchi del mondo e non c'è nessuna ragione per cui chiunque debba vivere nella povertà," parole di Corbyn. Naturalmente, il sistema sanitario è collegato a quello previdenziale, nel senso più ampio della questione e Corbyn ha promesso un Sistema Sanitario Nazionale pienamente finanziato, integrato con il sistema di assistenza sociale, che porrebbe fine alla privatizzazione della sanità. Nel suo sito web afferma che il “principio delle cure sanitarie universali gratis nel momento dell'utilizzo è qualcosa che noi tutti meritiamo e che dovrebbe essere assolutamente protetto."
Conclusioni
Con Jeremy Corbyn il Regno Unito ha lasciato il segno nel mondo della politica come mai prima. Ciò che potrebbe portare il futuro non si sa ancora ma il partito laburista britannico non ha mai avuto un leader radicale come Corbyn. Il riflusso epidemico di partiti di estrema sinistra in tutta l'EU ha sorprendentemente colpito la Gran Bretagna in tutto il suo splendore. Il percorso sarà però difficile e pieno di trappole. Media inclementi e faziosi, armi potenti contro il settore disinformato della popolazione, attendono, assetati di diffondere disinformazione. Così facendo, i media oscurano un fatto considerevole per la Storia britannica, un fatto che non deve passare inosservato. Un nuovo ciclo è chiaramente iniziato e la Conferenza del Labour Party, la prima con Corbyn al potere, dal 27 al 30 settembre, certamente definirà e organizzerà la struttura interna del partito. Nondimeno non saranno solo rose e fiori visto che Corbyn è stato già criticato dalla donna che aveva elogiato, Harriet Hartman, per non aver nominato delle donne alle cariche più importanti del Governo Ombra. Ciò ha spinto altre donne che sono nel partito da più tempo a offrirgli il loro sostegno. Le opinioni esterne che seguiranno al primo giorno della Conferenza contano moltissimo per Thomas Piketty, che ha detto, “Ora il Labour Party ha la meravigliosa opportunità di costruire un'economia politica fresca e nuova che metterà in luce quale fallimento sia stata l'austerità per il Regno Unito e l'Europa."
Non conosco Jeremy Corbyn, ma in confronto alla maggior parte dei politici esistenti, credo che Corbyn abbia la dedizione necessaria nei confronti della sua gente e voglia fare la differenza nel Regno Unito. Naturalmente tutti sappiamo che un uomo al potere può facilmente cambiare il suo comportamento e ridefinire rapidamente i suoi obiettivi, ma il futuro resta ancora da vedere. Potremmo sia rimanere sorpresi dai futuri titoli dei giornali che da qualche episodio riguardante il leader laburista che sia stato tirato fuori dal fondo della sua culla, - dato che non possiamo controllare i media - ma dovremmo mostrare più rispetto nei suoi confronti per l'umiltà e l'umanità dimostrata e aspettare di vedere se sarà all'altezza dei compiti che si prefigge.
Translated from Corbyn's Hurdles: Tory Propaganda and Hostile Media