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Vilnius, tra fede e leggenda

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Default profile picture vincenzo madeo

società

Il paesaggio di Vilnius è punteggiato dai numerosi edifici di culto. Un aspetto che rievoca le numerose religioni che hanno coesistito insieme per centinaia di anni.

L’immagine della Madre della Misericordia della Ausros Vartai (la Porta dell’Aurora) è una delle più venerate non solo in Lituania, ma anche in Polonia, Bielorussia e Russia. Sia cattolici che ortodossi si recano qui in preghiera. Oltre a credere che l’immagine possieda poteri miracolosi, rappresenta da sempre un simbolo culturale e politico per molti lituani.

I numerosi motivi con il tema del cuore e della croce sono stati collocati sui muri del sacrario dai pellegrini. Ogni angolo delle pareti è stato ricoperto da queste piccole offerte votive.

I raggi dell’immagine della Beata Vergine Maria sono stati ricoperti in oro nel XVII secolo da un artigiano sconosciuto.

Lo stesso sacrario è piuttosto piccolo, ma è sempre stracolmo di oggetti votivi giunti da ogni dove.

Prima della Seconda Guerra Mondiale, Vilnius era conosciuta come la Yerushalayim de Lita (Gerusalemme della Lituania).

Gli ebrei rappresentavano circa il 40% della popolazione di Vilnius, un centro cui faceva concorrenza solo la stessa Gerusalemme per quanto riguarda gli studi sulla Torah, con le sue oltre 100 sinagoghe. Oggi ne rimane solo una (dipinta).

L’iscrizione in ebraico recita Una casa di preghiera è un posto di pace per tutti gli uomini.

(Photo: Jorden Van der Ven)

Quando si entra nella Chiesa Russa Ortodossa dello Spirito Santo, tra le cose che colpiscono maggiormente vi sono i colori ricchi e vibranti utilizzati in tutta la chiesa.

Un sacerdote osserva con attenzione la chiesa.

Quella cattolica è oggi la fede più diffusa a Vilnius. Anche se ciò non appare in modo evidente osservando le chiese in rovina, esso appare molto più chiaramente osservando i fedeli. Questa è la Chiesa di San Nicola che offriva al suo interno un fascino eccezionale. Il contrasto tra la fede riscontrata nella gente e lo stato degli edifici è molto ben rappresentato nelle immagini di Gesu realizzate dai bambini.

(Foto Jorden Van der Ven)

Si dice che la Lituania sia un Paese molto superstizioso e pieno di curiose abitudini. Ne ho scoperta una delle più affascinanti camminando lungo il ponte che attraversa la zona dell’Užupis. È tradizione che il giorno delle nozze, i neo sposi pongano un lucchetto sul ponte come simbolo della loro unione. Subito dopo gettano l’unica chiave nelle acque del fiume sottostante.

Translated from Picturing faith in Vilnius