Viaggio Italiano: la storia dei migranti va in scena
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Laura BaroIn una libreria solidale in una piccola cittadina della Toscana, l'attore Mario Spallino porta un pubblico ristretto in un viaggio con i migranti e i rifugiati che provano a costruirsi una vita in Italia.
Esamina la stanza, guardando da vicino le persone riunite davanti a lui, e poi inizia a raccontare un viaggio. Non è il suo viaggio, ma quello di un giovane su un treno, un migrante sulla strada verso un lavoro di cui ha sentito parlare. Il giovane viaggiatore è armato soltanto di una borsa e sta giocando a nascondino con il controllore. Il gioco però finisce in fretta. Il capo treno ha scoperto che il nostro giovane viaggiatore è senza biglietto, e si assicura di farlo sapere a tutta la carrozza, prima di buttarlo cerimoniosamente giù dal treno alla stazione successiva. Per ora, il viaggio è finito.
Mi trovo da Dal libro alla Solidarietà, una libreria solidale nella piccola cittadina toscana di Fivizzano, su invito di Carmine Mezzacappa, mio amico e presidente dell’associazione. Per un’unica sera il negozio è stato trasformato in un teatro improvvisato. L'attore Mario Spallino ci sta facendo fare un giro per l’Italia. È un viaggio fatto insieme ad Emergency, un’associazione che lavora con rifugiati e migranti che stanno cercando di costruirsi una nuova vita in Italia.
Il Viaggio Italiano di Mario ci porta nelle vite parallele di un gruppo spesso lontano dalla società tradizionale. Oltre al nostro viaggiatore sul treno, incontriamo i lavoratori stagionali nel sud Italia che vivono in dormitori stracolmi di gente, i profughi che arrivano sui barconi alla ricerca della loro “terra promessa” e il crescente numero di “migranti” italiani in cerca di lavoro. Mario ci racconta della sua visita con il polibus, l’ambulatorio mobile di Emergency, ai migranti raccoglitori stagionali di frutta e verdura nel sud Italia. Queste sono le storie di uomini che spesso lavorano nell'economia informale. L’ambulatorio è in grado di fornire assistenza sanitaria e supporto medico a persone il cui lavoro e condizioni di vita farebbero inorridire la maggior parte degli italiani.
A riprova delle opinioni sempre più polarizzate sui rifugiati in Europa, Mario durante il viaggio incontra anche persone pronte a esprimere la loro visione anti-profughi. Lui ritiene si tratti della stessa paura e avversione per il diverso che molte generazioni di italiani hanno sperimentato in passato, quando hanno lasciato il loro paese diretti verso terre straniere in cerca di lavoro e di una vita migliore.
Viaggio Italiano sta girando l'Italia da un paio d'anni con lo scopo di portare la voce dei migranti a un pubblico più vasto. E ora sembra più importante che mai. Solo quest’anno più di 140.000 migranti sono arrivati sulle coste italiane. Allo stesso tempo, mentre in tutta Europa si innalzano confini, la retorica politica è sempre più ostile nei confronti dei rifugiati. Lo stallo su una soluzione europea comune implica che paesi come l'Italia e la Grecia continueranno ad essere in prima linea nella crisi. Se Viaggio Italiano può fare qualcosa, è dare voce ai migranti e portare alla luce le loro storie.
Ad ascoltare Spallino ci sono volontari della libreria, persone che lavorano con Emergency e il pubblico in generale. Mi trovo qui solo per questa giornata, ma mi hanno subito fatto sentire parte della comunità. Parlare con alcuni dei volontari della libreria dopo l’incontro e sentire la loro passione mi fa pensare che nel clima attuale di stallo politico spesso sono i posti come questo, centri comunitari, librerie solidali e reti locali, a prendere in mano la situazione.
Translated from Viaggio Italiano: The migrants' story brought to the stage