Uscire a sinistra: il caso controverso sulla Brexit.
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Maria Cristina TamagniniDiscorsi importanti al centro del dibattito che si basa molto sulla paura e sull'idea di speranza. Per una minoranza di britannici di sinistra, il referendum pone un dilemma interessante. Eccone alcuni.
Nel referendum europeo ci sono tre correnti differenti: chi vuole rimane nell'UE, chi vuole uscire (i Brexeteers) e gli indecisi. Attraverso la stampa David Cameron e Boris Johnson, gli ideatori delle campagne del "rimanere" e del "lasciare", hanno intavolato discussioni confuse, con evidente allarmismo da parte di entrambe gli schieramenti e scambiandosi numerose critiche.
Nella maggior parte dei casi, la stampa si è limitata a dare voce a questo conflitto tra le due parti in cui le orecchie del pubblico hanno ascoltato solo che urla in maniera confusa. Non c'è da stupirsi se la gente ha chiesto spesso ai politici di dire chiaramente come stanno le cose.
Le tre categorie dei discorsi dominanti
Secondo chi vuole rimanere nella destra, la base di questa decisione è tendenzialmente di carattere economico. Fare affari con il resto dell'Europa avvantaggia l'economia britannica: è un bene per i clienti che beneficiano di prodotti importati più economici ed è un bene per il business britannico che dipende dall'esportazione.
Altri della destra non sono d'accordo, mettendo grande enfasi sulla tematica dell'immigrazione. Uscire dall'Europa permetterebbe alla Gran Bretagna di alzare un ponte levatoio sulla migrazione europea. Un'altra questione importante è la mancanza di democrazia all'interno dell'UE, dove il potere esecutivo non eletto (la Commissione) ed una legislazione senza potere (il Parlamento) sono stati votati da meno del 20% della popolazione.
Assoluto, completo ottimismo
Sfortunatamente, la questione dominante deell'idea della sinistra di rimanere è costruita e fondata sull'ottimismo, non sulla realtà. L'UE non è una forza collettiva. Mentre alcuni dei fondatori dell'UE immaginano un'Europa socialmente di ampie vedute, i comuni cittadini ed i lavoratori sostengono che questa idea non é mai stata messa in atto.
Nella sua forma originale, l'UE consisteva nell'integrazione di alcuni elementi dell'economia degli stati membri con lo scopo di plasmare la codipendenza ed assicurare la pace. Tutto ciò ha avuto un effetto incredibile ed uno dei punti positivi dell'UE - anche se spiegare il ruolo dell'UE è difficile poichè alcuni stati membri sostengono guerre al di fuori del continente e sono, in parte, i responsabili dell'attuale crisi umanitaria. Il punto debole del Parlamento europeo è stato quello di comandare sempre di più giorno dopo giorno, con molti stati che hanno pensato di ritornare a tendenze nazionalistiche.
Fatti recenti hanno messo a fuoco la battuta d'arresto dell'UE. La recente crisi economica ha dimostrato ulteriormente il potere di un esecutivo antidemocratico e lo schieramento con la troika per punire la Grecia, imponendo austerità, demolendo la sua economia come anche il suo settore pubblico (la privatizzazione e la deregolamentazione sono norme attuate dall'UE), e richiedendo che le banche (alcune delle quali hanno venduto "titoli tossici", obbligazioni a basso rischio ma di scarsissima qualità o dal valore pari a zero) restituiscano i soldi dati alla Grecia per evitare la bancarotta.
Un'Unione Europa dedita alle persone?
Una volta è stato chiesto a Ghandi cosa pensasse della civiltà occidentale, ed egli rispose: "Penso che sarebbe una buona idea". Lo stesso si può dire per l'UE. Come molti, voglio un'Unione Europea dedita ai bisogni della gente, non a quelli delle grandi imprese. Voglio un europeismo solidale, non un ritorno al nazionalismo. Un'Europa sociale, democratica che offra economia e benefici sociali a tutti - specialmente alle persone più deboli - piuttosto che la demolizione del settore pubblico e dei titoli sociali che ne dipendono.
Gli striscioni esposti nelle istituzioni europee a Strasburgo riportano: "Democrazia, diritti umani, stato di diritto". Sebbene queste diritti siano limitati ai cittadini all'UE, non dovrebbe essere così. Questi tre diritti fondamentali sono universali e devono essere garantiti anche alle persone che si allontanano dalle proprie case in cerca di maggiore sicurezza ed arrivano in Europa poichè credono che noi davvero difendiamo i diritti umani ed il d0vere ad una vita disgnitosa e pacifica.
Un portavoce dei rifugiati e dei migranti ha recentemente affermato a Strasburgo che "Ci sono due tipi di persone in fuga: chi è alla ricerca di una vita migliore e chi è alla ricerca della vita." L'UE fallisce in entrambe i casi a tal punto che mi vergogno di far parte di questa unione.
Uscita a sinistra?
Un'uscita a sinistra sarebbe un'uscita ostile di un gruppo che non è molto convinto di lasciare l'UE poichè se la Gran Bretagna uscisse, un governo conservatore avrebbe quattro anni per smantellare i diritti e le protezioni sociali che i britannici hanno ottenuto grazie all'UE.
Se non ci sono cambiamenti fondamentali nella struttura dell'UE - e se ha deciso di continuare ad agire con trattamenti disumani di persone vulnerabili - si potrebbe pensare che non sarebbe poi tanto sbagliato uscirne.
Mentre si testimonia un aumento del nazionalismo, dell'atteggiamento anti-immigrazione in molti paesi dell'Europa, la sinistra ha raggiunto anche la Spagna, Portogallo e la Grecia così come il partito britannico dei Laburisti sotto Corbyn. L'unica speranza è che queste due fazioni della sinistra si espandano ed interagiscano insieme. Per un pan-Europeo critico dell'UE, il referendum non offre molti dilemmi.
Translated from Exit Left: A reluctant case for Brexit