Una fatwa assurda contro il ciclismo femminile in Iran
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Veronica BecoLa Commissione delle Donne del Consiglio Nazionale della Resistenza iraniana ha denunciato una recente fatwa della Guida suprema iraniana, Ali Khamenei, che impedisce alle donne di andare in bicicletta.
In un comunicato pubblicato questa settimana, la Commissione afferma : « La Guida suprema del regime dei Mullah in Iran ha pubblicato una fatwa oscena per impedire alle donne di andare in bicicletta in pubblico. Egli ha giustificato la decisione affermando che " l'utilizzo della bicicletta in pubblico per le donne, sotto gli occhi degli uomini (al di fuori dei familiari) deve cessare, perché attira l'attenzione degli uomini. Il che si qualifica come fonte di corruzione per la società ed è contrario alla castità delle donne" ». (i media di regime, 10 settembre 2016)
Una settimana prima di questa fatwa, Khamenei aveva inoltre dichiarato a proposito del « ruolo della donna », in un intervento "sulla direzione e sulla politica generale dello Stato e sulle politiche familiari : « Il ruolo e la missione delle donne è di essere madri e di occuparsi della casa » (sito della Guida suprema, Ali Khamenei, 3 settembre).
Questa fatwa e le risibili dichiarazioni del dittatore iraniano, che mostrano bene la natura profondamente integralista dei Mullah al potere in Iran, suscitano scherno e indignazione tra la popolazione e in particolare tra le donne. Il regime misogeno dei Mullah, incapace di rispondere alle legittime rivendicazioni della popolazione e degli iraniani, cerca di rispondere alla sua crisi con l'intensificazione della repressione sociale. Una attitudine che rivela ancora una volta il carattere chimerico del concetto di moderazione tra i Mullah.
Gli iraniani che amano la libertà sono oggi in prima linea nel movimento per il cambiamento del regime in senso democratico in Iran e per la fine della dittatura religiosa e misogina.
La fatwa
L'agenzia di stampa ufficiale Fars ha pubblicato il 10 settembre la famosa fatwa della Guida suprema dei Mullah :
« Le donne in bicicletta in pubblico e di fronte ai namahram [tutti gli uomini al di fuori del padre, del marito, dei figli o dei fratelli della donna] attirano spesso l'attenzione degli uomini e portano la società verso la corruzione morale e la dissolutezza. Questo è contrario alla castità delle donne. E' necessario abbandonare questa pratica. Se invece le donne si trovano in bicicletta di fronte agli uomini mahram [la categoria di uomini appena citati], non ci sarà alcun problema ».
Translated from Une fatwa obscène contre le cyclisme féminin en Iran