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Tutti pazzi per il Sziget Festival

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Default profile picture michela zanotti

Dal 9 al 16 agosto appuntamento a Budapest per i 400.000 fans dei 400 concerti dello Sziget festival. Tra i quali, quest'anno, spiccano i Radiohead.

Ferragosto. Il sole che picchia sopra le nostre teste e l’aria che odora di alcol e dolci. Hippie, punk crestati e vari altri personaggi si affollano davanti al palco più grande. L’ungherese predomina ma si sente anche parlare tedesco, francese, olandese, italiano… Non appena il gruppo attacca, ha inizio il Festival di Sziget (leggi “sighet”).

Nonostante il nutrito gruppo di punk e hippie, il Festival si propone di raggiungere tutti gli strati sociali. Andrea Vidò, uno degli organizzatori, dichiara: «Il nostro festival abbraccia tutte le forme d’arte: dalla danza alle arti drammatiche fino alle più svariate forme musicali, dalle esibizioni d’arte raffinata agli artisti di strada. Puoi trovare di tutto qui al Sziget! È come il festival di tutti i festival, il più grande ostello della gioventù della regione».

Un Festival in pieno centro

In 15 anni di vita il Sziget non solo ha acquisito un nome a livello internazionale, ma ha anche influenzato il gusto musicale e la mentalità degli ungheresi. E la gente non resta più stupita di fronte a un punk con la criniera da mohicano.

Ma non è tutto rose e fiori. Il Sziget è organizzato nel cuore della capitale ungherese. La crescita esponenziale del festival sta causando dei grattacapi per gli organizzatori e coloro che vivono in prossimità dell’isola Hajógyári dov’è organizzato. Del 1997 la petizione del vicinato contro il volume eccessivo degli amplificatori del concerto. Qualche anno dopo la creazione della "tenda" Magic Mirror, uno spazio dedicato ai gay scatenò più o meno la stessa reazione. Ferenc, un ingegnere cinquantaduenne che riconosce l’importanza turistica del festival accusa: «Un festival del genere dovrebbe essere organizzato in periferia, non nel centro».

A dispetto della fama internazionale, una gran parte dei visitatori è ungherese. Vera, studentessa venticinquenne, dichiara: «Per me il Sziget è sinonimo di libertà. Una festa multiculturale dove tutti si rispettano». Molti tuttavia non vedono di buon occhio la crescente popolarità internazionale del Festival. Nel 1993 si trattava di un piccolo raduno organizzato da una coppia di musicisti ungheresi. Laci, un’economista di 27 anni, è un fedelissimo. Che però rimpiange molto «l’atmosfera originaria del Sziget. Il Sziget è diventato un evento pubblicitario».

Think positive, think Sziget

Molti hanno comunque un’opinione positiva del festival. Secondo Nóra, una giovane giornalista di 24 anni, «è positivo che Budapest dia spazio ad un festival enorme dal momento che questo alimenta la notorietà internazionale della capitale. Per molti giovani europei Budapest è inscindibilmente legata al Sziget».

Il Festival risulta molto vantaggioso per molti ungheresi. Nel 2005 è nato un piccolo business: il servizio taxi dal centro città al centro dell’isola. E i prezzi dei locali nei pressi del festival lievitano proprio nei giorni precedenti all’evento. Quest’anno, con artisti del calibro dei Radiohead e di Franz Ferdinand, il Sziget registrerà un successo senza precedenti.

Quest’anno anche cafebabel.com parteciperà al festival. Proporremo numerosi forum e coinvolgenti programmi. Per saperne di più clicca qui

Translated from The madness of Sziget