Talent Campus, la Berlinale dei giovani
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alessandra buonoNella capitale tedesca si è svolta la sesta edizione della Berlinale. Accompagnata da un laboratorio per i giovani talenti che dal 9 al 14 febbraio si sono messi alla prova con dei professionisti del cinema.
Anche quest’anno si è concluso a Berlino il festival del cinema: la Berlinale. Oltre alle star, alla pioggia di flash e a tanto glamour, una particolare attenzione è stata data ad una manifestazione parallela, che dal 2003, anno della sua nascita, attira sempre più persone, ovvero il Berlinale Talent Campus. Ogni anno questa manifestazione riunisce circa 350 giovani talenti offrendo workshop, conferenze o tavole rotonde dove si possono approfondire le proprie conoscenze e confrontarsi con gli altri.
Al Campus partecipano attori, registi, produttori, sceneggiatori e cameraman, e , tutti coloro che hanno a che fare con il mondo del cinema. Lo scopo? Permettere di fare un'eperienza a stretto contatto con esperti del settore.
Il Talent Campus dura sei giorni, durante i quali vengono presentate diverse iniziative. Le manifestazioni si svolgono al Teatro Hebbel a Kreuzberg, un quartiere di Berlino. Diversi gli argomenti trattati, da “come posso affrontare al meglio un casting?” a “come posso diffondere il mio film su internet?”, o ancora “come posso ottenere finanziamenti per un film attraverso la cooperazione internazionale?”.
Quest’anno si è parlato di Screening Emotions, ovvero emozioni e film. Passate in rassegna le diverse tappe della creazione: partendo dalla filosofia che è alla base del film, alla preparazione, alla sua messa in opera, alla postproduzione e, infine, alla sua commercializzazione.
(Foto: ©berlinale-talentcampus.de)
Garage Studio: film a tempo record
Uno dei momenti clou della manifestazione è stato sicuramente il Garage Studio. Quattro registi, tra oltre 70 candidati, sono stati scelti per partecipare a questo progetto di regia. A molti potrà sembrerà banale, ma per i giovani emergenti rappresenta una vera e propria sfida: girare in un giorno un vero e proprio film, montarlo e renderlo accessibile al grande pubblico tramite internet.
Anche quest’anno si sono formate quattro squadre miltietniche che si sono messe al lavoro, realizzando i loro cortometraggi: On time, Eddi, It Could Happen to You e The String Puppet, che sono stati presentati al pubblico durante l’ultima giornata di Campus con il titolo Four flicks for clicks.
It Could Happen to You
Guarda i cortometraggi Flicks for clicks del progetto Garage Studio: clicca qui
OPINIONI/ "Una settimana all’insegna del cinema, workshop, discussioni e contatti"
Julia, dalla Polonia, è un’aspirante attrice. Si è appena diplomata alla Scuola Superiore di Teatro di Breslavia, ed ha già lavorato per il film di Hans Christian Schmidts, Lichter, peraltro già premiato. È entusiasta della settimana passata a Berlino: «Il Talent Campus si è rivelato un’ottima opportunità per incontrare gente da tutto il mondo». A colpire Julia sono stati i differenti modi con cui le persone dei vari paesi entrano in contatto. «Ovviamente ci sono differenze fondamentali tra le varie culture. Ad esempio le persone dell’Europa dell’est sono un po' più riservate e tendono ad esprimersi poco, al contrario italiani e spagnoli sono estremamente calorosi. È appassionante».
Laure, di Lione, non è d'accordo: avrebbe preferito discutere d’arte piuttosto che di commercializzazione. Ha studiato alla scuola nazionale di teatro di Lione, e presto sarà in scena a Nancy. Il Talent Campus le è servito per conoscere nuove persone e per avere la possibilità di guardare film.
La formula funziona: il Talent Campus crea i talenti di domani. Fernando Eimbcke, regista messicano, è stato presentato quest’anno a Berlino con il suo film d’esordio Lake Tahoe. Chi non vorrebbe seguire le sue orme?
Translated from Talent Campus: Internationaler Nachwuchs auf der Berlinale