Spagna: porta d'ingresso della cocaina
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Marco RiciputiConsumo di droga in Europa, concorsi Epso, il futuro del Kosovo e la Serbia alle porte dell'Ue. Le ultime da Bruxelles.
Guarda su Epso per lavorare a Bruxelles
Vuoi lavorare a Bruxelles? D’obbligo, questa settimana, dare un'occhiata alle offerte di Epso, l’Ufficio per la selezione del personale dell’Unione europea. Cercano aspiranti talenti provenienti da Romania e Bulgaria, domande presentabili da giovedì 22 novembre. Si cercano esperti di diritto, economia e pubbliche relazioni. Stesse opportunità anche per gli altri abitanti dei Paesi entrati nell'Ue nel 2004, fatta eccezione per Cipro. Ma attenzione: non servono traduttori. La potente eurocrazia ne ha già a sufficienza per conquistare il mondo.
Il tormentone Kosovo
Non importa quanto vicini o lontani siano i paesi candidati all’ingresso nell’Ue: tutti possono sentire il fiato sul collo delle istituzioni europee. La Serbia è ancora disperatamente alla ricerca di un pass per l’Unione. Dovrebbe riuscire a strappare lo status di candidato il prossimo anno, con o senza la provincia sud del Kosovo, che potrebbe perdere sulla strada verso Bruxelles. Martedì 20 novembre i leader di Belgrado e Pristina si sono incontrati per l’ennesimo faccia a faccia alla Commissione europea per cercare un accordo. Il Kosovo vuole l’indipendenza. La Serbia vuole il Kosovo: provate voi a metterli d’accordo…
Più bimbi per l’Europa
Questa settimana Bruxelles si è fatta sentire. In un rapporto del Comitato per l’occupazione discusso mercoledì 14 novembre si è parlato di vicende private dei cittadini, come il futuro demografico dell’Europa. Un problema che ha sottolineato come «la scelta di avere figli spetti all’individuo», anche se ritiene sia «possibile incrementare la natalità.» Il messaggio del Parlamento europeo non potrebbe essere più chiaro: l’Europa ha bisogno di più bambini, datevi da fare gente! Sicuramente Bruxelles troverà il modo di influenzare la natalità, magari con una politica inversa a quella cinese: fai un figlio, avrai il secondo gratis.
L'1,3% degli europei sniffa
È quanto ha affermato il dossier 2007 dell'Osservatorio Europeo delle Droghe e delle Tossicodipendenze reso pubblico il 22 novembre. È la Spagna il Paese europeo col più alto tasso di consumo di droghe e la porta principale per l’ingresso della cocaina nell’Ue. Un vero paradosso secondo il Direttore dell’Osservatorio Wolfgang Götz visto che in Spagna i controlli sul traffico di stupefacenti sono i più severi dell'Ue.
Foto nel testo: Kosovo (Litscher/ Flickr), Bebè(fsilva/Flickr), cocaina (jpIreland Photoline/ Flickr)
Translated from Cocaine Spain