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Siviglia, lettera d'amore di una londinese

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Translation by:

CostanTino Caputo

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Sebbene sia una famosa meta turistica, l'enorme numero di visitatori non riesce a rendere l'idea di quanto fascino, quanta bellezza e vivacità possa offrire Siviglia, il cuore della Spagna, la Spagna autentica. Lettera d'amore di una studente londinese.

Siviglia, la capitale del Sud, sorge lungo le sponde alberate di palme del fiume Guadalquivir, nella parte occidentale dell'Andalusia, la regione autonoma più meridionale della penisola Iberica. Siviglia è piena di contraddizioni: una città potenzialmente ricca, ma con un alto tasso di disoccupazione, con uno dei quartieri tra i più pericolosi della Spagna, Tres mil viviendas: un quartiere senza legge, da cui postini, netturbini e gli stessi poliziotti si tengono alla larga.

La lunga e calda estate, tra danze e processioni

Il cuore pulsante dell'estremo sud è la lunga estate che comincia da maggio fino a tutto il mese di ottobre: notti mondane e intense, temperature che superano spesso i 40 gradi, tantissimi luoghi da vivere in una città seducente e meravigliosa, che è stata fonte di ispirazione per la Carmen di Bizet e per la Sevilla del compositore spagnolo Isaaac Albeniz.

A Siviglia sorge la piu grande cattedrale gotica del mondo con il suo campanile della Giralda uno dei tre minareti almoadi che restano al mondo. Con i suoi otto secoli di vita. il minaretto è ciò che resta della moschea sostituita dalla cattedrale nel 1402, dopo che il re Alfonzo X ne vietò la distruzione da parte dei Mori, che non volevano che i conquistatori cristiani godessero di tale stupefacente bellezza architettonica.

Uno dei migliori esempi di architettura mudejar, stile sviluppatosi durante il regno cristiano della Spagna, ma che utilizzò influenze architetturali islamicheIl palazzo ed i giardini dell'Alcazar, probabilmente alla pari con l'Alhambra di Granada per lo splendore architettonico, sono una testimonianza della cultura moresca in Spagna, esaltano le incredibili abilità degli artisti musulmani, ebrei e cristiani. Nei cortili ombreggiati, tra fontane e pavoni, i giovani artisti trovano refrigerio dal caldo cocente della città, per trascorrere un pomeriggio d' ispirazione in questa oasi di calma e di colori, i loro pennelli danzano sulle tele, il profumo delle arance dolcemente li inebria.

La capitale andalusa (ma non ditelo agli abitanti di Cadice, Granada e qualsiasi altra città della regione, tutte degne di tale appellativo) è sede del Museo delle Belle Arti, secondo solo a quello di Madrid, dell' Archivo De Indias, che contiene i documenti della scoperta dell'America da parte di Colombo  la cui tomba si dice sia nella Cattedrale), della Plaza de Toros de la Maestranza, una delle poche arene che ospitano le corride in Spagna, sebbene ne siano vietate le riprese in TV.

La tradizione continua con la Semana Santa e la Feria de Sevilla, dove gli abitanti si accalcano tra le vie de Los Remedos, un quartiere residenziale a sud del fiume: scene di convivialità con piatti di prosciutto e formaggio accompagnati da una dose  abbondante di Rebujito, una miscela inebriante di limonata e manzanilla, uno sherry che viene dalla vicina Sanlucar De Barrameda, a nord ovest della provincia di Cadice. Donne vestite con stretti abiti gitani da flamenco sono affiancate dai loro uomini a cavallo (che per l'occasione portano le basette più lunghe del solito), un'atmosfera che ti indietro nel tempo di qualche secolo.

I quattro quartieri di Siviglia

Il modo migliore per cogliere la vera essenza di Siviglia, sentirne lo spirito che fuoriesce dalle porte delle case o scorre dai suoi balconi è semplicemente camminare nei suoi quattro quartieri.

La Macarena si estende nella parte nord della città, fino alle mura della città vecchia. Tra i vicoli fatiscenti e i muri striati si svolgono mercatini, e si incontrano luoghi davvero alternativi, come l' Alameda de Hercules (viale di Ercole), e le vie circostanti: Ercule si riteneva fosse il fondatore di Siviglia.

La zona del porto El Arenal, così chiamata per l'antica natura sabbiosa della riva orientale del fiume, che dal fiume stesso si estende fino a Santa Cruz, comprende molti siti turistici tra cui la Torre del Oro dove ha sede il vecchio museo marittimo e la Plaza de Toros, dove si trova l' arena.

L'antico quartiere ebraico di Santa Cruz è molto popolare tra i turisti. Allontanandosi in direzione est dalla cattedrale, tra strette vie acciottolate e tortuose, si scoprono innumerevoli cortili silenziosi ed itinerari nascosti.

Infine Triana, in passato il quartiere operaio e gitano , dove è nato il flamenco, il famoso ballo sevigliano. Può capitare, passeggiando in un vicolo deserto, di ascoltare le corde di una chitarra pizzicate magistralmente,insieme al dolce lamento di un cantante di flamenco, che si fonde con il fruscio di una palma. Raramente i visitatori si avventurano al di là di Calle Betis, la via turistica alberata piena di bar e ristoranti che costeggia la riva del fiume.

Triana dà una tale sensazione di crudezza e povertà che si ha la sensazione di essere in un altra città: con i suoi muri scoloriti, i manifesti sbiaditi sbattuti dal vento, ricorda non poco Palermo in Sicilia, ma appena ci si imbatte in un piccolo bar che vende tapas, cola de toro, pulpo e il miglior jamon che la città possa offrire, allora sì che ti senti in Spagna... quella autentica, ed è davvero una sensazione unica!

Foto: home page (cc) slimmer_jimmer/flickr; Alcazar (cc) tilo2006/flickr; Torre del oro (cc) seiho/flickr

Translated from Guide to Seville: a British love letter