Regno Unito ed Europa: il punto a un giorno dal voto
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Ana MazzaUn giorno prima delle elezioni nel Regno Unito, i Conservatori e i Laburisti sono testa a testa nei sondaggi. Il leader dei Conservatori e Primo Ministro David Cameron ha rinnovato la sua promessa di indire un referendum sull'uscita dall'UE, se eletto. Gli analisti di tutta Europa avvertono gli inglesi sulle conseguenze della "Brexit" e li esortano a riflettere attentamente, prima di votare.
Salzburger Nachrichten: Il dilemma della Brexit - Austria
La questione della Brexit - ovvero dell'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea, ndt - continuerà a tenere occupata l'Europa indipendentemente dal risultato delle elezioni, prevede il quotidiano cristiano-liberale Salzburger Nachrichten: «Con le elezioni di questa settimana gli inglesi decideranno se ci sarà o meno il referendum. [...] Secondo i sondaggi, circa un terzo della popolazione sarebbe attualmente favorevole all'uscita dall'UE. Pertanto gli inglesi dovranno discutere del loro futuro in Europa al di là del risultato delle elezioni di questo giovedì. Nemmeno i partiti europeisti possono permettersi il lusso di lasciare il campo libero a euroscettici e populisti come Nigel Farage dell'Ukip, sbaglio che impedirebbe loro di allontanare lo spettro della Brexit. Che sia tramite un referendum, come auspica Cameron, o grazie a un altro mezzo di pressione, il fatto rimane uno: il prossimo governo dovrà discutere le riforme con l'UE, e tutte le parti potranno trarne beneficio. Perché gli inglesi condividono con gli altri cittadini dell'Ue diverse preoccupazione tra cui, tanto per fare un esempio, la necessità di ridurre la burocrazia e di incrementare trasparenza». (05/05/2015)
Pohjalainen: Il Regno Unito? Troppo debole per farcela da solo -Finlandia
Se gli inglesi dovessero votare per l'uscita dall'UE, scrive il quotidiano liberale Pohjalainen, di sicuro non ne uscirebbero avvantaggiati: «Attualmente l'Europa occidentale ha come polo bancario Londra. Ma come cambierebbe la situazione del Regno Unito se questo non facesse più parte dell'UE? Senza ombra di dubbio il cuore del mondo finanziario si sposterebbe gradualmente verso la Germania, e le possibilità per la Gran Bretagna di commerciare liberamente con gli stati membri dell'UE dovrebbero essere riviste. La mossa di Cameron sembra strana anche per quanto riguarda la politica estera, dal momento che l'influenza del Regno Unito al di fuori dell'UE diminuirebbe drasticamente. Anche il suo incrollabile alleato, gli Stati Uniti, nutre dei dubbi sulla scelta di Cameron. […] Il Regno Unito non è sufficientemente forte da sperare di avere un futuro migliore al di fuori dell'UE». (05/05/2015)
Euinside: La Brexit sarebbe una grossa sconfitta per tutti noi - Bulgaria
La Brexit sarebbe un male sia per i britannici che per l'UE, scrive sul sito euinside la blogger Adelina Marini: «L'uscita della Gran Bretagna dall'UE sarebbe in segnale di un paese coraggioso diventato timido; di un paese con ambizioni globali che scelglie di restare soltanto uno spettatore; di un paese noto per la sua apertura al mondo che chiude una porta aperta ai suoi vicini; di una nazione che ha costruito la sua storia fidandosi degli altri e che ora definisce se stessa attraverso il risentimento nei confronti del prossimo. Non ci sono ancora studi approfonditi che dimostrino come l'eventuale uscita della Gran Bretagna potrebbe influenzare l'UE, ma le varie idee che circolano attraverso l'Europa suggeriscono la grave perdita di una preziosa, liberale, aperta e tradizionale potenza commerciale». (04/05/2015)
La Repubblica: Solo i LibDem possono salvare il Regno Unito- Italia
I Liberal Democratici saranno decisivi per il futuro della Gran Bretagna, scrive lo storico e analista sociale Timothy Garton Ash sul quotidiano della sinistra liberale La Repubblica: «Il risultato sarà quasi certamente una coalizione o un governo di minoranza: tutti terribilmente non britannici e tipicamente continentali. Ma diversamente dalle elezioni Europee il risultato potrebbe essere l'uscita della Gran Bretagna dall'Ue e della Scozia dal Regno Unito. [...] Tutti questi sono aspetti che, da elettore inglese, vorrei evitare. Nonostante alcune di queste decisioni possano rivelarsi molto complicate, il messaggio è chiaro: votate con la testa. Date tutte le priorità precedentemente menzionate, è importante che ci siano quei 35 irriducibili parlamentari Liberal Democratici in grado di costituire una coalizione con una delle due fazioni oppure di condizionare un governo di minoranza, con Laburisti o coi Conservatori, orientato a sinistra oppure a destra». (05/05/2015)
Translated from Two days to go: the European view on the UK elections