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Perché le favole sull'Erasmus non sono storie vere

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Francesco Pagano

Lifestyle

Secondo l’ultimo rapporto della Commissione Europea sugli effetti dell’Erasmus sulla vita dei giovani europei, questo salverebbe i giovani da disoccupazione, solitudine e povertà. È vero oppure si tratta di una strategia di comunicazione? Può una persona che non ha mai preso parte al programma Erasmus avere successo nella vita? Abbiamo chiesto ai giovani europei se credono ancora alle favole.

David non ha un lavoro, perché ha riso in faccia all’esperienza Erasmus

Sono quattro anni che David sta cercando lavoro, senza successo. All’inizio, non era in grado di individuare la causa dei suoi fallimenti, ma la risposta era facile: David non ha mai preso parte al programma Erasmus, mentre, come provano i rapporti, questo è il primo punto che un datore di lavoro elenca quando assume gente nuova. La ragione di questo è principalmente il fatto che solo l’Erasmus ti permette di ottenere i sei tratti della personalità legati alle possibilità di impiego: tolleranza dell’incertezza, curiosità, fiducia, serenità, decisione e capacità di risolvere i problemi.

Mana (Belgio): Erasmus il “primo punto”? Lo trovo un tantino esagerato… E l’esperienza? Tanti laureati dimenticano che la vita professionale inizia quando sei coinvolto in un'attività di volontariato per ottenere capacità e competenze durante gli studi, accrescendo così le tue possibilità quando competerai con altri candidati. Inoltre, la lista delle caratteristiche è soggettiva per ogni datore di lavoro: cosa dire di qualità più comuni quali affidabilità, efficienza, multi-tasking, apprendimento veloce, eccetera eccetera?

Sheila non ha un fidanzato, ma lo avrebbe se fosse stata in Erasmus

Sheila vive in solitudine e ogni sera piange tutte le lacrime che ha perché non ha un fidanzato. Perdipiù, non ha un fidanzato che venga da un paese straniero. Come tutti sappiamo, una ragazza che non ha un fidanzato non può essere felice e se questo non è straniero è anche peggio. Comunque è solo una sua scelta, perché ne avrebbe uno se avesse preso parte all’Erasmus. Come dimostrano gli studi, se sei europeo, puoi avere successo in amore solo se hai fatto l’Erasmus. E poi, grazie all’Erasmus, ci sono molti più bambini in Europa di quanti non sarebbero nati in Europa senza il programma. 

Chloé (Francia): Penso che probabilmente Sheila non deve cercare lavoro o un appartamento. Se ha abbastanza tempo per stare dietro a certi problemi, buon per lei. Ma di sicuro non vive nel mondo reale. Pensare al tuo fidanzato come a un attributo sociale, una “prova” della tua apertura mentale, non fa parte del mondo reale. Mi chiedo se l’Erasmus le avrebbe reso la sua vita migliore…

Petra non avrebbe mai immaginato di vivere all’estero se non fosse partita in Erasmus. Prima di partire non aveva nemmeno realizzato che si potesse vivere fuori dal proprio paese. Avere amici in paesi diversi era come concepire una Pamela Anderson al naturale. Semplicemente impossibile da immaginare. Solo l’Erasmus può illuminarti in questo campo.

Caroline (Svezia): Non ho letto lo studio per intero, ma commentando il tuo passaggio, penso che coloro i quali non andrebbero altrimenti all’estero possano farlo con l’Erasmus, poiché è un modo abbastanza sicuro di avventurarsi. Ma trovo un’esagerazione che qualcuno non avesse mai realizzato di poter vivere all’estero senza il programma. La gente si trasferisce per lavoro da lungo tempo. Parlo di milioni di europei emigrati negli Stati Uniti 150 anni fa. Senza borse di studio! E gente che si sposta fra paesi europei da non so nemmeno quando. Ma penso comunque che l’Erasmus possa ridurre la soglia di timidezza per partire all'estero e che una persona che non si candiderebbe mai per un lavoro al di fuori dai confini nazionali, potrebbe comunque essere disposta a spendere qualche mese in Erasmus con le comodità di avere tutte le pratiche amministrative sbrigate, un carico di studi solitamente leggero e tanti amici, magari anche dallo stesso paese, nella stessa situazione, con gli immancabili eventi, eccetera eccetera. Non ho mai fatto l’Erasmus, perciò ho questa immagine degli studenti un po’ viziati, che non devono avere a che fare con i normali problemi della vita all’estero e passano il tempo solo a ubriacarsi senza preoccupazioni, ma magari anche quella è una favola, o io sono semplicemente invidiosa.

Read the REPORT.

Translated from Does Erasmus really mean happily ever after?