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Opinioni di un giovane apatico in Slovenia

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societàPolitica

Con il 67% dei voti, il 2 dicembre, il primo ministro uscente Borut Pahor  è diventato presidente della Slovenia. Durante la corsa alla presidenza, gli sloveni hanno protestato contro l’élite politica di ladri, bugiardi e corrotti, del nostro (non più) amato paese. Io non c’ero. Faccio parte della cosiddetta "gioventù apatica" a cui non interessa niente, come direbbero i miei amici.

Sì, è la verità.

Ci sono state proteste in tutte le più importanti città in Slovenia: 10.000 persone hanno protestato in piccoli gruppi contro la polizia a Lubiana il 30 novembre, mentre proteste regionali più pacifiche hanno avuto luogo a Novo Mesto, Celje, Koper e Nova Gorica. Nella seconda città slovena per grandezza, Maribor, il cui nome quest’anno è stato su tutte le bocche europee per essere la “Capitale europea della cultura 2012”, tutto è iniziato ai primi di ottobre. Il 28 novembre, circa 10.000 persone hanno protestato contro il sindacoFranc Kangler, il cui ruolo politico è evidentemente corrotto. La gente vuole le sue dimissioni.

L’élite politica cammina libera

La Slovenia ha lasciato la Repubblica Socialista Federale di Yugoslavia e ha proclamato la sua indipendenza nel 1991 dopo una breve guerra esplosa più tardi in altri paesi slavi. Io avevo sette anni all’epoca e non avevo capito esattamente cosa stesse succedendo. Ancora adesso non mi è chiaro. Da quel momento, l’élite politica ha continuato a rubare qualsiasi cosa valesse la pena di rubare. Furono introdotte leggi che, in pratica, permettevano il furto dei beni comuni. Per esempio, le industrie venivano intenzionalmente portate alla bancarotta in modo tale che l’élite le potesse comprare più tardi. La gente lo sa, la polizia lo sa, le corti lo sanno, eppure nessuno è stato incriminato per questo.

La Slovenia, paradiso del gioco d'azzardo

La Slovenia è il paradiso dei grandi giocatori e di ogni sorta di attività criminale

Gli esempi non mancano. A settembre l’attivista Bozidar Radisic è stato incarcerato per aver coltivato piante di marijuana, eppure a novembre Dragan Tosic, il capo di un cartello di cocaina, è stato messo in libertà perché le prove in mano alla corte, provenienti dalla Slovenia e dalla Serbia, erano state “ottenute illegalmente” (nonostante quelle provenienti dall’Italia e dall’Uruguay). L’attuale primo ministro di centro-destra Janez Jansa (che è stato anche ministro della difesa nel 1991) è sospettato di fare parte di una banda internazionale di contrabbando di armi (la polizia si rifiuta di controllare il cumulo di prove). Quelle armi hanno aiutato a uccidere persone nella guerra dei Balcani. L’antecedente ministro della polizia Igor Bavčar è venuto improvvisamente in possesso di soldi ed è diventato il proprietario di molte compagnie slovene di successo che, oggi, sono fallite o sono state rivendute. Lui cammina libero. Il precedente primo ministro e l’attuale vicepresidente della banca europea degli investimenti, Anton Rop, è una delle persone più ricche della Slovenia e nessuno si chiede ancora perché. E ce ne sono molti altri. La Slovenia è il paradiso dei grandi giocatori e di ogni sorta di attività criminale. Anche il gangster italiano Maurizio Prestieri una volta ha ammesso che si potrebbe “nascondere” in Slovenia per lunghi periodi perché nessuno lo toccherebbe, nonostante il mandato di cattura dell’Interpol.

Eppure se sei un ladro di galline verrai perseguitato e spedito in prigione. La gente ha deciso che ne ha abbastanza, quando è troppo è troppo - finalmente. L’ambasciata americana in Slovenia ha avvisato i suoi cittadini che “potrebbero esserci ulteriori adunate a Celje il 3 dicembre e a Maribor il 6, insieme agli eventi già programmati a Murska Sobota e Koper”.

Nel frattempo, i media mondiali stanno seguendo in modo sbagliato le proteste in Slovenia. Le agenzie di informazione internazionali e la BBC hanno riportato che le proteste del 30 novembre erano contro i tagli al budget. In realtà erano per la maggior parte contro l’intoccabile, impunita, corrotta e criminale élite politica. La BBC ha anche menzionato che la gente ha lottato contro la "presunta" corruzione. Non ci sono soldi per le scuole ma stiamo comunque comprando aerei per l’Afganistan. Divertente, no?

Foto: (cc) nicobilou; Testo: proteste a Maribor (cc) Jumpin'Jack; Borut Pahor (cc) Simon Plestenjak/ SP official website/ flickr/ Video: (cc) Maja Ikanovic/ youtube

Translated from Losing my apathy: Slovenian protests against corruption grow