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Nostalgia della Polonia

Published on

Story by

Katha Kloss

Translation by:

Marzia Di Bartolomeo

Lifestyle

I gusti culinari della Polonia? L'aria frizzante di Varsavia? L'umorismo di casa? Vi presentiamo una lista esauriente di tutto quello che rende nostalgici gli espatriati polacchi in giro per l'Europa. Fotogallery.

L'aria frizzante di Varsavia

Ogni volta che passo fuori la sala d'arrivo dell'aeroporto, rimango stupita di quanto sia fresca e frizzante l'aria di Varsavia.

Ana, 31. Di Varsavia, vive a Bruxelles

Un assaggio di ieri

Sento un forte bisogno di natura. Anche se sono stata in dei posti davvero maestosi ed esotici, solo quando torno a casa sento che la natura è davvero "mia". Sulle dolci colline piene di boschi, e tra le chiazze dei campi di Podlaskie, a volte è possibile ancora assistere ad una scena dei secoli scorsi: davanti si vede un cavallo che tira l'aratro, dietro l'aratro cammina il contadino, seguito da una cicogna che individua le larve nella terra smossa. Durante l'estate mi manca anche l'odore del pino e delle rose selvatiche, della foresta sabbiosa che si estende lungo la costa.

Kasia, 27. Di Varsavia, vive a Lancaster

Le vere stagioni polacche

Mi mancano le "vere" estati calde e soleggiate. Il gelo degli inverni, bianchi, pieni di neve (e anche di sole). Pupazzi di neve e slittino. Gli autunni colorati, freschi e fruscianti. Le primavere fresche e soleggiate. Mi manca il profumo di tutte le stagioni.

Maciej, 51. Di Torun, vive a Dundee

L'umorismo di casa

Mi manca la gente che fa battute e prende come riferimento i film polacchi, ad esempio Miś. Sono fantastici ma, anche se tradotti, le persone non polacche si trovano in difficoltà nel capire il nostro umorismo.

Kasia, 27. Di Varsavia, vive a Lancaster

Una scena dal film Miś (1982)

Una visione diversa sulla divisione del mondo

Mi mancano le notizie del telegiornale che non parlano del nostro pianeta come se gli Stati Uniti fossero il centro del mondo, e il Regno Unito, la Francia e altri Paesi fossero i principali satelliti.

Kasia, 27. Di Varsavia, vive a Lancaster

Dove la terra è neutrale

Mi manca anche come le persone polacche si comportano le une con le altre. All'estero non sono troppo amichevoli verso l'altro. Siamo più accoglienti con l'altro, quando siamo tra polacchi, quando la terra o la cultura sono neutrali. Quando siamo all'estero perdiamo qualcosa e non ritrovo più questo apprezzamento reciproco.

Artur, 32. Di Kołobrzeg, vive a Sarajevo

La vita urbana

Qui in Slovenia, essendo un piccolo Stato, mi manca la vita urbana, la sua gente, la moda, le opinioni e i pareri.

Jagoda, 32. Di Varsavia, vive in Slovenia

La stazione radio preferita

Mi manca molto la mia radio preferita Trójka... o meglio, alcune voci particolari di alcune stazioni radio che ascoltavo quando ero studente. Erano una buona compagnia in quei giorni.

Agata, 27. Di Varsavia, vive a Bruxelles

Il teatro polacco

È meglio guardare gli spettacoli teatrali nella propria lingua madre, anche se non sono ben interpretati. Nonostante il mio inglese sia molto buono, ho ancora bisogno di concentrarmi sul senso delle battute, leggere tutti i codici e i doppi sensi che l'autore o regista ha inserito. Quando il teatro è in lingua polacca, è più divertente e, anche se non affero tutto quello che l'autore vuole dire, non mi importa sul serio. Quando mi trovo in un teatro all'estero, mi sento un po' più stupida.

Marysia, 32. Di Łódź, ha vissuto in Francia

Il pranzo della domenica

La scelta più ovvia sono i pranzi in famiglia della domenica, il sapore della cucina di mia mamma e dei diversi tipi di carne (l'anatra arrosto e il coniglio erano decisamente miei piatti preferiti), di solito accompagnati da patate e insalata. Sì, anche se la cucina polacca ha la reputazione di essere piuttosto "pesante", di certo non mi dispiacerebbe tornare una volta ogni tanto. E sì... ho realizzato che non mangio più molte patate da quando me ne sono andata dalla Polonia. Tutto quel pelare patate prende troppo tempo!

Agata, 27. Di Varsavia, vive a Bruxelles

Il pane polacco

Il cibo ti riporta alla tua infanzia e ha un buonissimo sapore. Potrebbe essere un pezzo di prosciutto, o una zuppa, o semplicemente del buon pane polacco.

Artur, 32. Di Kołobrzeg, vive a Sarajevo

Biały ser (un tipo speciale di formaggio di vacca), bigos e vodka o il pane: non troverete mai del pane così buono come lo si trova in Polonia!

Jagoda, 32. Di Varsavia, vive in Slovenia

I sottaceti polacchi

E anche l'ogorki kiszone, quegli aspri cetrioli salati, che alcuni spagnoli chiamano "cetrioli marci". Recentemente mi sono ricordato che li odiavo quando ero una ragazzina, ora semplicemente li amo e li devo mangiare ogni volta che torno a casa!

Agata, 27. Di Varsavia, vive a Bruxelles

Le fragole

Ho fatto un piccolo esperimento e ho lasciato le fragole belghe in frigo per 3 settimane. Non sono cambiate di aspetto neanche un po'. Sono rimaste rosse, perfette e lucide. Presumo che non sia sano.

Ana, 31. Da Varsavia, vive a Bruxelles

Le piccole chiacchiere spontanee

Quella sensazione che provi quando stai camminando per strada, e qualcuno improvvisamente ti dice "Ciao" o "Buongiorno" e si ferma per un po', solo per una chiacchierata. So che lo si può fare anche qui, ma a casa è qualcosa di diverso.

Maciej, 51. Di Torun, vive a Dundee

La tradizione

Penso che noi polacchi siamo ancora molto in contatto con le nostre famiglie. Anche se qualcuno non lo ammette, posso dirvi che il Natale fuori dalla Polonia non è la stessa che viverlo a casa. Anche se si ha una nuova famiglia all'estero, probabilmente sarete tutti costretti a recarvi in Polonia per passare il Natale a "casa". La Polonia è tutta una combinazione di cose che resteranno nel vostro cuore per sempre e che porterete ovunque: la lingua, la cultura, la famiglia e la tradizione. Quest'ultima cosa sta andando un po' a scomparire, a causa della mancanza di tempo per pensare ad una cosa "stupida" come la tradizione. Molti giovani preferiscono, o forse fanno finta di preferire, la libertà e l'indipendenza.

Jagoda, 32. Di Varsavia, vive in Slovenia

Casa è dove...

Davvero non mi manca nulla di casa. Direi che mi mancano i miei amici, ma anche la maggior parte di loro sono all'estero. Credo che la chiave per capire questo concetto sia semplicemente il fatto che ho lasciato il mio Paese per curiosità, invece che per altro. Volevo vedere com'era la vita altrove, quindi credo che la vita che avevo in Polonia non soddisfacesse una parte di me. Mi piace l'esotismo, mi piace la diversità, mi piace esplorare e rimanere sorpreso: non riuscivo a trovare tutto questo in una società omogenea come quella polacca.

Ho vissuto in Paesi diversi e non mi sento come se avessi una sola cittadinanza, piuttosto penso di averne diverse. Credo che ci sia una nuova categoria di persone che considerano la domanda "Ti manca casa?" irrilevante, perché la definizione di casa stessa (come il posto in cui sei nato e cresciuto) è obsoleta. Io non ho una casa, mi sono trasferito troppe volte. Ho la casa della mia famiglia, naturalmente, ma non è la mia casa. La mia casa è quella che ho scelto. Sono in cerca di una casa, se vi interessa.

Aleksandra, 30. Di Wroclaw, ora vive a Londra

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Il 25 ottobre 2015, in Polonia si terranno le elezioni per eleggere il nuovo Parlamento: questo articolo fa parte di una serie speciale di approfondimenti, notizie e curiosità per conoscere un po' meglio questo Paese. Se vuoi leggerne delle belle, questa settimana continua a seguire cafébabel.

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Se vieni dalla Polonia e parli polacco, c'è una straordinaria opportunità che può aprirsi per te.

Story by

Translated from What makes Poland's expats homesick