Nascondere e godersi il denaro illegale: istruzioni per l'uso
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Grazia CassisiLa vicenda Panama Papers ha fatto luce su alcune attività finanziarie offshore sospette condotte a livello mondiale. La questione riguarda i metodi mediante i quali signori della droga, gangster, dittatori e politici corrotti traggono vantaggio dai paradisi fiscali esteri per il riciclaggio di denaro sporco.
Criminali, politici corrotti, uomini d'affari, signori della droga e gangster riciclano il denaro sporco all'estero per arricchirsi ulteriormente. Si intrufolano usando scappatoie e stratagemmi contabili, facendo, tuttavia, eccessivo affidamento sui loro intermediari.
La fuga di notizie, proveniente da una fonte interna allo studio legale panamense Mossack Fonseca, ha recentemente portato all'attenzione globale la presenza di scheletri nell'armadio anche di quelle personalità che all’apparenza sembravano credibili. Questi scheletri erano tutti nascosti a Panama. Nonostante questa sia solo la punta dell'iceberg, i Panama Papers hanno dimostrato a tutto il mondo che nessuno è esente dalle indagini giornalistiche, non importa quanto si cerchi di far perdere le proprie tracce.
Ecco i meccanismi della finanza offshore:
1. Ci si reca in un paradiso fiscale offshore come ad esempio il Belize, le isole Bahamas o Panama, vale a dire, Paesi che prevedono delle norme severe in materia di riservatezza assicurata al cliente. Difatti, per le banche di questi Stati costituisce un reato rivelare informazioni relative ai clienti, anche qualora questi ultimi siano indagati per evasione fiscale;
2. Si apre un conto bancario offshore. I conti offshore si sono guadagnati una cattiva reputazione soprattutto perché utilizzati per evadere il fisco e per riciclare denaro sporco. Tuttavia, esistono casi in cui questi vengano utilizzati in maniera lecita per realizzare degli interessi maggiori;
3. Ci si reca presso uno studio legale e si costituisce una società di comodo. Molti studi legali richiedono ai clienti soltanto il passaporto, la patente, un certificato di residenza o delle referenze bancarie. Dopo aver firmato la documentazione necessaria, con molta probabilità, l'ufficio dello studio fungerà da indirizzo della società di comodo in virtù di leggi e norme che creano una barriera protettiva tra la società di comodo e il proprietario effettivo. Quasi sempre queste società possiedono un indirizzo fisico in un paradiso fiscale offshore, utilizzato per detenere e trasferire denaro con la denominazione della società. Questo assicura l'impossibilità di risalire all'identità del proprietario;
4. Si apre un conto bancario per la società di comodo. Dopotutto, perché nascondere del denaro se non lo si può spendere? Vi è un ampio ventaglio di possibilità tra le quali scegliere. Ai primi posti vi sono le Isole Cayman, Monaco, Andorra e la Svizzera;
5. Si spende il denaro delle attività. Il denaro figura tra le attività della società di comodo in questione. Per cui, non vi è alcun problema se si ha intenzione di acquistare una casa nuova nel Paese d'origine. E' sufficiente trasferire la liquidità sul conto bancario della società di comodo e procedere all'acquisto. Le società necessitano di attività, giusto? A questo punto, la casa è di proprietà della nuova società e nessuno sa chi ne sia il proprietario. Questo metodo è applicabile a case, proprietà, auto, aerei e così via;
6. Lo studio legale funge da intermediario. Grazie alla riservatezza, lo studio rappresenta una copertura per la società di comodo e per le sue attività, proteggendole dalla legislazione dei loro Paesi d'origine. Generalmente non forniscono mai i nomi dei loro clienti e, anzi, li supportano nella costituzione di una rete di diverse società di comodo nei casi di clienti con ingenti attività. Qualora i clienti siano indagati dalle autorità internazionali, essi hanno la facoltà di acquisire, invece, una società inattiva: vecchie società di comodo create in modo da sembrare società consolidate con una solida serie di risultati.
Translated from Panama Papers: How it happened