Milano capitale della sharing economy: al via "sharexpo"
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Al via i cantieri per diffondere una "economia condivisa" che coinvolgono start up, cittadini, aziende, pubbliche amministrazioni.
Milano si prepara ad accogliere l’Expo 2015 puntando sulla sharing economy. Non poteva esserci momento migliore per lanciare il progetto "Sharexpo" , realizzato da "Collaboriamo", Fondazione Eni Enrico Mattei, Modacult, Expolab e Secolo Urbano, che mira a trasformare Milano nella capitale globale della sharing economy.
Durante i mesi dell’Esposizione, nella città e nella provincia si moltiplicheranno persone, servizi, eventi, consumi, questo potrebbe essere il contesto ideale per sperimentare i servizi proposti dalla sharing economy. Le ricerche dicono che nel periodo dell’Expo i visitatori potenzialmente interessati alle offerte di sharing saranno il 52%, quindi 10,4 milioni di persone, di cui 4,6 milioni dotate di una forte propensione all’utilizzo di servizi di questo genere.
Concepito durante Sharitaly, il primo evento dedicato all’economia collaborativa in Italia tenutosi il 29 novembre 2013 nel capoluogo lombardo, Sharexpo ha l’obiettivo di individuare proposte e iniziative per la sperimentazione della sharing economy durante Expo 2015.
Il tema della manifestazione “Nutrire il pianeta, energia per la vita” è infatti del tutto coerente con il concetto alla base della sharing economy: una nuova economia basata sulla condivisione, su forme di scambio alternative di beni materiali, servizi e conoscenze e una più efficace ridistribuzione di risorse. Le reti sociali facilitano la promozione di questa economia di scambio e partecipata, focalizzata principalmente sulle pratiche di riuso, sull'efficienza energetica, sulla riduzione dei consumi e dell'inquinamento, sul miglioramento della qualità della vita.
A luglio il progetto Sharexpo è diventato pienamente operativo e si è passati alle proposte concrete. Dalla promozione del coworking e del bikesharing alla condivisione di cibo, case, spazi per l'intrattenimento, beni e servizi (tramite il classico baratto), competenze e conoscenze (secondo la logica della banca del tempo): ce n’è per tutti i gusti e soprattutto per tutte le tasche.
Nel documento ufficiale di lancio di Sharexpo, presentato il 2 luglio 2014, sono stati individuati alcuni obiettivi di massima:
• analizzare il ruolo dei grandi eventi (Expo 2015) come potenziale volano per le “shareable cities”;
• individuare le criticità da affrontare per Expo 2015 e le potenzialità da cogliere in cinque settori (mobilità, ospitalità, ristorazione, tempo libero e lavoro);
• individuare il ruolo della sharing economy e declinarlo nei cinque settori individuati;
• valutare i vincoli da superare: normativi, culturali, organizzativi;
• elaborare una strategia di intervento;
• effettuare uno studio di fattibilità a livello occupazionale, economico, territoriale, culturale, sociale.
Per ulteriori informazioni consultate www.sharexpo.it