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Margot Wallström, l’Europa vista da un blog

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Default profile picture emilia gaudiano

In Europa Margot Wallström e la parola “blog” viaggiano sullo stesso binario. Da quando la Wallström ha iniziato il suo blog nel gennaio del 2005 ha raggiunto la celebrità nel mondo virtuale.

Margot Wallström, il Vice-Presidente della Commisione Europea per le Relazioni Istituzionali e per la Comunicazione, è diventata davvero un fenomeno nel mondo dei blog. Nel primo anno di apertura del suo blog sono stati fatti più di 4000 commenti sui suoi post. Ed ora altri bloggers si collegano regolarmente al sito del Commissario Europeo. Il Parlamento europeo l’ha considerato un successo. Tuttavia è stato anche criticato per avere l’aria da presa in giro, trattando temi eccessivamente personali o futili. Rimane così aperta la questione sull’idea originale del blog: un modo per incoraggiare il dibattito europeo o un mezzo di autocelebrazione?

Un caos creativo

«Ciò che mi piace particolarmente all’interno del dibattito europeo è la diversità» scrive un commentatore sul blog. I dibattiti che si svolgono nel blog non sono assolutamente strutturati: spaziano dall’allargamento dell’Unione Europea a suggerimenti stilistici. Alcuni dei commentatori rispondono direttamente ai post del Commissario, mentre altri utilizzano il blog per discutere tra loro. È difficile seguire il discorso per chi non vi ha mai preso parte. Ma è proprio questo che rende il blog della Wallström uno spazio caotico per il dibattito europeo, ma al contempo un canale per conoscere la vita di un Commissario.

La libertà di essere diversi

Il blog della Wallström dà spazio alla libertà di espressione. Chiunque abbia accesso ad internet può scrivere un commento. Il moderatore Joe Hennon dà poi l’autorizzazione a pubblicarlo. Lo stesso Hennon sostiene di aver censurato solo sette o otto commenti in tutto il primo anno. Inoltre il moderatore svolge un’attività di informazione all’interno delle discussioni indirizzando i bloggers ai siti dell’Ue e chiarendo le questioni che riguardano le istituzioni europee. Il fatto che la maggior parte dei commenti – inclusi i post della Wallström – siano scritti in inglese ha favorito, soprattutto all’inizio la partecipazione di molti cittadini britannici. Hennon ripete spesso che il blog era decisamente squilibrato, ma dopo il “No” alla Costituzione Europea ha iniziato a richiamare altri cittadini europei. «Penso che la parte migliore sia stata quando i francesi e gli olandesi hanno dato un taglio alla discussione sulla costituzione, lanciando invece il vero dibattito sul futuro dell’Europa» conclude Hennon. Nel primo anno il blog ha visto la partecipazione di tutti i cittadini europei, raggiungendo punte di un milione di persone collegate al sito della Wallström, di cui più di 15.000 sono lettori abituali.

Un nuovo spazio

Margot Wallström considerava la nascita del blog un mezzo per creare un nuovo spazio virtuale che impegni gli europei nella discussione. Osservando il numero sempre crescente di partecipanti da tutta l’Europa pare che gli sforzi del Commissario abbiano dato i loro frutti. Nonostante i dibattiti non siano ben strutturati e difficili da seguire i commentatori abituali apprezzano il blog. Un partecipante francese scrive: «Credo che questo spazio offra una rara opportunità per il dibattito europeo». Altri commentatori lo ritengono una buona tribuna per farsi delle opinioni sugli affari riguardanti l’Ue: «Questo blog è l’unico modo per comunicare con l’Ue. Credo sinceramente che mi abbia fatto sviluppare un interesse per l’Ue più di qualunque altro mezzo provato in passato». Il blog offre anche un’interessante percezione della vita all’interno della Commissione Europea. Mentre la Wallström spiega le questioni di cui si è occupata, scrive anche dei suoi viaggi d’affari e riporta le sue avventurose cene di Natale. Nel Libro bianco sulla strategia di comunicazione europea, recentemente pubblicato, la Commissione europea ha identificato lo slogan “dare all’Europa un volto umano” come uno degli elementi fondamentali per una buona comunicazione europea. Il Commissario Wallström ha toccato esattamente questo punto.

Un computer dal volto umano

I visitatori del sito apprezzano questa umanizzazione. Uno dei partecipanti scrive che «è meraviglioso confrontarsi con una persona “umana” e reale della Commissione europea». Il poter offrire contemporaneamente uno spazio per la discussione e presentare il volto umano della Commissione europea ha fatto sì che il blog della Wallström diventasse un importante spazio largamente letto nella blogosfera.

Translated from Wallström’s world