Lost in traslation: la strana arte di tradurre i titoli dei film
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Ada Maria De AngelisQuando si tratta di tradurre titoli di film in lingue diverse, non è così semplice come fare copia incolla su Google Translate e guardare cosa salta fuori. Nel tentativo di rendere i film accattivanti per un pubblico internazionale però gli studi cinematografici spesso se ne escono con risultati quantomeno inaspettati.
Alcuni film sono talmente iconici che il loro titolo funziona in qualsiasi lingua. In Italia Vito Corleone è Il Padrino, in Francia Le Parrain e in Polonia Ojciec chrzestn: padrino una volta, padrino per sempre. Alcuni titoli non hanno bisogno di essere tradotti: ovunque ci si trovi in Europa, basta semplicemente nominare le parole Star Wars e la gente inizia a canticchiare la marcia imperiale ed a fare la migliore imitazione di un Wookie.
Eppure, spesso e volentieri, alcune case di produzione decidono che c'è bisogno di modificare un titolo per conquistare gli spettatori di un mercato straniero. Ed i risultati, inutile dirlo, possono essere a dir poco interessanti.
Prendiamo Die Hard, un grande classico d'azione degli anni '80, il cui titolo però smette di avere un senso se si inizia a considerarlo con troppa attenzione. Mentre i tedeschi hanno optato per un approccio più letterale nella traduzione (il titolo tedesco Stirb langsam sta per "muori lentamente") molti Paesi europei hanno preso ispirazione dal grattacielo gigante dove è ambientato il film. Così in francese è diventato Piège de cristal e in polacco Szklana pułapka, entrambi da tradurre più o meno come Trappola di cristallo, la sua versione italiana.
I sequel però rischiano spesso di diventare un problema. In Polonia ad esempio per tutti i film successivi a Die Hard si è scelto di continuare ad usare Szklana pułapka, anche se John McClane non era più confinato in un grattacielo. Negli anni '90 poi gli italiani hanno ribattezzato il film Home Alone come Mamma, ho perso l’aereo. Dato che il secondo film vedeva Macaulay Culkin perdersi per le strade di New York, il titolo divenne Mamma, ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York, che fu effettivamente scritto con un carattere abbastanza piccolo per farlo entrare nella locandina destinata ai cinema.
Ovviamente però in un mondo sempre più connesso la lingua inglese è diventata sempre più chic. In Francia, con grande dispiacere dell'Académie Française, accade che spesso film in lingua inglese vengano pubblicati con un titolo in inglese diverso dall'originale. Qualche esempio? The Hangover (letteralmente "la sbronza"), ribattezzato Very Bad Trip per ragioni non conoscibili dall'essere umano. In più abbastanza spesso i nuovi titoli francesi includono la parola "sex", perciò No Strings Attached (letteramente "senza legami") diventa Sex Friends, la serie Step Up si trasforma in Sexy Dance e Wild Things in Sex Crimes.
E poi ci sono titoli che ti fanno chiedere in primo luogo se il traduttore abbia visto o meno il film. In Polonia Dirty Dancing è conosciuto come Wirujacy Seks (Sesso in volteggio), Monty Python e il Sacro Graal diventa in Germania Die Ritter der Kokonuss (I cavalieri delle noci di cocco), mentre in alcuni Paesi di lingua spagnola il classico della Disney La carica dei 101 è tradotto come La noche de las narices frias (La notte dei nasi gelati), che suona più come una rivoluzione alla "Fattoria degli animali" che come un adorabile film per famiglie.
Tuttavia, per quanto siano strane le abitudini europee di cambiare i titoli dei film, perlomeno si evita la moda cinese di "spoilerare" l'intera trama. Da quelle parti Il sesto senso è conosciuto come "E' un fantasma!", mentre il titolo in mandarino de La moglie del soldato è tradotto grossolanamente "O no, ha un pene!"
Translated from Lost in Translation: The strange art of renaming movies