La Siria di Bachar el-Assad: quando l'avvenire era in rosa
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Valentina Di BennardoQuesta è la storia di un paragone. Mentre la Siria affonda in una guerra civile senza precedenti, che rimanda la sua fine a ogni battaglia, il fotografo francese Nicolas Righetti pubblica un libro (previsto per settembre 2012) che riunisce i ritratti di Bachar el-Assad risalenti al 2007. A quell'epoca, il paese si trovava in piena effervescenza elettorale: il presidente stava per essere rieletto attraverso un referendum, boicottato dall'opposizione. A Damasco, la sua immagine era affissa dappertutto, in vignette, in poster da 10x10 metri. Intitolato L’Avenir en Rose, il lavoro di Righetti fa il paragone tra i vecchi ritratti e le frasi pronunciate da Assad dopo l'insurrezione del marzo 2011. Dalla presentazione dell'opera, questa galleria riunisce «ritratti moderni e rassicuranti, vicini a proclami di lotta e di resa».
«Noi non abbiamo mai detto che eravamo un paese democratico», Bachar el-Assad. (Foto di © Nicolas Righetti)
«Quello che è importante, è il modo in cui i siriani vi guardano. Io non ho bisogno di essere visto», Bachar el-Assad. (Foto di © Nicolas Righetti)
«Bisogna colpire i terroristi col pugno di ferro», Bachar el-Assad. (Foto di © Nicolas Righetti)
«Non sono un uomo che sfugge alle sue responsabilità», Bachar el-Assad. (Foto di © Nicolas Righetti)
«Quando vado al lavoro, guido da solo fino al palazzo», Bachar el-Assad. (Foto di © Nicolas Righetti)
«Nessun governo al mondo uccide la sua popolazione. Salvo quelli diretti da un folle», Bachar el-Assad. (Foto di © Nicolas Righetti)
«Hanno voluto fare di questa terra d'amore, pace e concordia, una terra di rovine, morte e caos», Bachar el-Assad. (Foto di © Nicolas Righetti)
«A breve proclamerò la mia vittoria sulle forze sovversive», Bachar el-Assad. (Foto di © Nicolas Righetti)
«Ho fatto del mio meglio per proteggere il popolo, non posso sentirmi colpevole», Bachar el-Assad. (Foto di © Nicolas Righetti)
Translated from La Syrie et Bachar el-Assad : un Avenir en roses