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La mia visione per il futuro di Cafébabel

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Translation by:

Viola Stefanello

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Avviamo una serie di piccoli articoli per spiegarvi perché Cafébabel cambia e a cosa assomiglierà il vostro magazine preferito in futuro. Nuovi progetti, nuovi volti, nuove sezioni e, chiaramente, una nuova linea editoriale. Nient’altro.

“Ma perché diavolo non usiamo l’esperanto?”. Questa é un po’ la conclusione a cui si giunge quando ci si mette a ricostruire interamente uno strumento d’espressione partecipativo e plurilinguistico.

Quando ho assunto la direzione di Cafébabel ormai più di un anno fa, sono sbarcato in un’associazione con 16 anni di storia. Sei lingue diverse, migliaia di articoli, decine di team locali… Mi é toccato comprendere le fondamenta di una tale eredità guardando allo stesso tempo al mandato che mi veniva affidato: consolidare la struttura dotando il magazine di una nuova piattaforma partecipativa. Quella vecchia non bastava più ad esprimere la nostra nuova linea editoriale. Abbiamo allora deciso di fare del magazine di Cafébabel un vero progetto editoriale giovane, paneuropeo e di qualità.

Lasciar perdere la comunità di contributori e traduttori che compongono il DNA del magazine e senza i quali tutto ciò non esisterebbe era fuori questione. Ed é quindi per riportarli in primo piano che stiamo sviluppando da capo la nostra piattaforma di partecipazione, permettendo di scrivere o tradurre un articolo in pochi click appena. Non dimentichiamo neppure che abbiamo partecipato alla formazione di diversi giornalisti europei attraverso il nostro magazine partecipativo in questi ultimi anni, ed é anche per rendere loro omaggio che la nostra linea editoriale evolve. Non getteremo la spugna rispetto all’importanza dell’Europa e del multilinguismo. Certo, l’ideale europeo di un’assenza di frontiere in un dato spazio culturale e geografico é messo male, di questi tempi. Ma senza dubbio raccontandolo in modo diverso e andando a scoprire da vicino cosa succede veramente riusciremo a cambiare il corso della storia. Impossibile poi distanziarsi dalla diversità linguistica del continente. Dunque abbiamo deciso di mantenere le nostre fondamenta plurilinguistiche per fare eco alla nostra storia, a quella dell’Europa ma soprattutto per il gusto di mettersi in gioco, perché pensare, fare e pubblicare un magazine in sei lingue non é facile.

Ed eccolo, é arrivato il momento di un nuovo Cafébabel. “Bisogna che tutto cambi perché tutto rimanga uguale,” si dice. E noi, noi non abbiamo affatto cambiato per cambiare il nostro modo di pensare: continuiamo a voler professionalizzare il giornalismo partecipativo e ad assumere il plurilinguismo come caratteristica intrinseca del multiculturalismo europeo! Una piattaforma aperta al grande pubblico e accessibile a tutti, dei giornalisti professionisti per editare i vostri articoli ed accompagnarvi nella loro stesura. Infine, un sito pubblicato in 6 lingue con delle antenne in diversi paesi per continuare a diffondere l’idea di un’Europe in real life ed incontrarvi ovunque siate in Europa. Questa é la nostra ambizione. Ora é il vostro turno: raccontateci una storia!

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Cafébabel cambia. Tenetevi pronti!

Translated from Ma vision pour le futur de Cafébabel