La lista della spesa
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Non è un invito ad approfittare dei saldi, né uno slogan per le prossime elezioni europee. Ma la squadra inedita dell’altra Europa: ecco a voi i "neo-con" europei.
Non sono né di destra, né di sinistra. Anzi, sono ignorati con sufficienza a destra e detestati dalle sinistre più o meno democratiche europee. Non hanno un partito che li accomuni, né un dogma, né un giornale di riferimento. Ma idee in grado di stravolgere (e forse migliorare) il modo di pensare e vivere l’Europa. Nessuno di loro detesta l’America ed il suo modello, nessuno di loro rinuncerebbe all’esistenza di Israele – unica democrazia del Medio Oriente, tutti criticano le inerzie e le paure dell’Europa dalla politica estera, all’economia. Ecco la lista dei "neo-con" europei, che sarebbe divertente candidare a guidare l’Europa, alle prossime elezioni europee.
I quattro moschettieri franco-neo-cons
Jean-François Revel, accademico, tra i più eminenti pensatori liberali europei, recentemente autore di un saggio “L’obsession antiaméricaine” che ha stigmatizzato le regressioni intellettuali e gli unanimismi delle élites francesi: per lui l’unica rivoluzione possibile (e lo ha scritto negli anni ‘70) è la rivoluzione americana, con l’individuo ed i suoi diritti al centro del mondo.
Alain Finkielkraut, filosofo, deve moltissimo al pensiero di Hannah Arendt, interpreta l’antintellettuale per eccellenza: oppositore della Grande Serbia ai tempi di Milosevic, denuncia la “barbarie del mondo moderno” senza cadere né nella tentazione apocalittica e strumentale del vetero-marxismo. Dalle colonne dell’Arche, rivista ebraica francese, si scaglia contro ogni relativismo culturale e sorveglia il sempre meno latente antisemitismo d’Europa.
Bernard Kouchner, è il leader storico dei french doctors, già ministro della sanità con Jospin, è stato l’unico a sinistra ed in Francia a sostenere la necessità di un intervento militare nei confronti del regime di Saddam. Oltre la sovranità nazionale tanto cara ad una certa Francia. Pensando al diritto-dovere di ingerenza, quando il diritto alla vita è calpestato.
André Glucksmann, tra Dostorjevskj e la riscoperta della funzione di “Dio” il filosofo francese è sceso in campo contro il massacro russo in Cecenia, spronando l’Europa a riconoscersi in un progetto comune e non solo nel mero antiamericanismo
L’omosessuale che odia l’islam
Pym Fortuyn ed i suoi, stigmatizzati come xenofobi e razzisti da gran parte della stampa europea, promuovono l’integrazione totale degli immigrati all’insegna del diritto e della tolleranza. Non a senso unico, per non essere populisti…
Quelli di Stoccolma
Sono quelli che non si accontentano del cerchiobottismo economico della Costituzione di Giscard e percepiscono il declino della cosiddetta “economia sociale di mercato”. Hanno costituito un network transnazionale di think tanks che intende influenzare le politiche europee. Eccoli.
Civitas a Londra si occupa di società civile, famiglia, assistenza. In un’ottica nuova, perché si può arrivare al welfare senza passare dal welfare state.
Timbro è uno dei più importanti centri di ricerca svedesi e si permette di confutare tutti i luoghi comuni sul virtuosismo del modello comunitario nordico.
Paradigmes è il pensatoio francese del gruppo: metodo comparativo per capire quale Europa ci conviene in ogni campo.
Center for the New Europe, è il cervello pulsante dell’Europa pro-global: dai brevetti al commercio internazionale, l’alternativa intelligente a José Bové.
I radicali
Marco Pannella, leader dei radicali italiani e trasnazionali. Prima durante e dopo la guerra in Irak ha lanciato una proposta nonviolenta alla “politica estera europea”: esilio, immunità senza impunità per Saddam e transizione democratica sotto egida ONU. Denunciando al Parlamento europeo la deriva dell’Europa di Vichy, complice dei dittatori di tutto il mondo.
Emma Bonino, ex-commissario europeo ai rifugiati, si batte dal Cairo per la democrazia nel mondo arabo. Ha promosso con il governo yemenita una conferenza regionale su diritti umani, democrazia e Tribunale Penale Internazionale nel Medio Oriente. Nell’indifferenza dell’Europa ufficiale. Insieme a Pannella ha fondato poche settimane fa’ il Partito Radicale Europeo.
Dream team o unione dei cocci, reazionari o visionari. Tu da che parte stai?