La Gran Bretagna di David Cameron: bentornati al 1984
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Giulia FrattiniSebbene la Gran Bretagna sia la patria dei diritti civili e politici d'Europa, oggi, sembra aver perso la bussola. Dalle leggi che colpiscono la libertà di espressione delle associazioni, al blocco dei siti pornografici, il governo di David Cameron sta intraprendendo un percorso degno di un romanzo orwelliano.
Il 3 settembre, il governo britannico, guidato da David Cameron, ha presentato in Parlamento un progetto di legge sulla trasparenza delle attività lobbistiche e apartitiche e sull'organizzazione dei sindacati. Battezzata dai suoi numerosi oppositori come “legge bavaglio”, essa contiente misure per limitare l'attività politica di organizzazioni non partitiche nell'anno che precede le elezioni. Apparentemente, la legge sembra limitare i finanziamenti da parte dei sindacati o di influenti lobbisti. In realtà, qualsiasi campagna o attività politica che potrebbe compromettere il risultato elettorale verrebbe severamente regolamentata. Il progetto di legge propone di limitare il finanziamento per le campagne non sostenute da partiti politici a poco più di 450.000 euro e di introdurre sanzioni penali per chi esercita il proprio diritto di parola.
Il ministro della verità
Sindacati, gruppi di azione e altri partiti politici hanno condannato queste misure draconiane. Se infatti venissero approvate, costituirebbero una grave violazione delle libertà civili in Gran Bretagna e consentirebbe ai partiti di diffondere la loro propaganda elettorale senza incontrare un'opposizione da parte della società civile. In effetti, organizzazioni e associazioni non potranno dire la loro riguardo a qualsiasi questione di rilievo per paura di essere intrappolate nella nuova legge, accusata di essere eccessivamente complessa e troppo vaga. La coalizione al governo (conservatori e liberal-democratici) è stata accusata per aver cercato di accelerare l'iter legislativo in Parlamento. L'associazione 38 Degrees sta incitando i cittadini a scrivere ai politici eletti nelle rispettive circoscrizioni, per protestare contro questa allarmante proposta.
Eppure, questa legge è solo la ciliegina sulla torta che arriva dopo una serie di altri casi preoccupanti. A maggio, Edward Snowden, un ex collaboratore agente della CIA, aveva rivelato informazioni riservate su come, sia negli Stati Uniti che in Gran Bretagna, i servizi segreti spiassero i loro cittadini attraverso internet e spendessero milioni di euro per cercare di intercettare comunicazioni private. La giornalista americana Glenn Greenwald aveva fatto trapelare la notizia sul The Guardian (giornale britannico posizionato a sinistra). Come per magia, ad agosto, il suo compagno, David Miranda, è stato sottoposto a 9 ore di fermo in un aereoporto britannico e privato di tutti i suoi dispositivi elettronici, in ottemperanza alla legge contro il terrorismo (il Terrorism Act era stato approvato dal governo laburista di Tony Blair nel 2000, ndr.). Era di ritorno da una visita a una degli altri protagonisti dello scandalo sulla CIA, la video documentarista Laura Poitras. Successivamente è stato rivelato come il governo britannico abbia ordinato al The Guardian di distruggere i dischi fissi che contenevano i documenti riguardanti Snowden.
No Porno
Il governo conservatore-democratico ha anche intenzione di bloccare i siti web di pornografia, trasformandone la fruizione in un servizio ricevibile solo tramite richiesta esplicita. Sebbene possa sembrare un'azione relativamente innocua, la censura di governo, di qualsiasi tipo, crea un precedente preoccupante. Se questo provvedimento, sponsorizzato dal premier David Cameron, verrà messo a punto, è possibile che altri siti internet, considerati "non appropriati", vengano bloccati automaticamente; inclusi quelli con un contenuto esoterico, estremista o legato ad atti terroristici. George Orwell, in 1984, descriveva il piano distopico di controllo da parte dello Stato in questo modo: “Chi controlla il passato controlla il futuro: chi controlla il presente controlla il passato”.
Mentre il governo fa passare la sua proposta come una questione di sicurezza e protezione dei minori, la domanda è se l'esecutivo possa censurare e filtrare le informazioni contenute su internet. Anche per coloro che sostengono che gli innocenti non abbiano nulla da temere, il progetto di legge sul comportamento anti-sociale, il crimine e la polizia potrebbe essere fonte di preoccupazione. Questo provvedimento colpirebbe infatti chiunque “si adoperi o minacci di adoperarsi in atti capaci di causare fastidio o seccature verso qualsiasi persona”. Una definizione a dir poco generica. In questo modo viene "potenzialmente" violata la libertà d'espressione ed "eliminato" il diritto di associazione e manifestazione. Il timore è che i cittadini non se ne accorgano e che si mobiliteranno contro questi disegni di legge autoritari e oppressivi quando ormai sarà troppo tardi. A quel punto, a legge approvata, i diritti politici e civili in Inghilterra e Galles non esisteranno più. Come diceva Orwell: “Alla fine il partito annuncerà che due più due fa cinque e dovrai crederci".
Video Credits: 38 Degrees Tv/youtube
Translated from Thoughtcrime: censorship in the UK