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La fine di un'era: chi è Angela Merkel?

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Translation by:

Giulia Iuppa

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Domenica 26 settembre, la Germania ha raggiunto il bivio politico più significativo da quando Angela Merkel è stata nominata cancelliera nel 2005. Le elezioni per nominare la persona che prenderà il suo posto sono ora ufficialmente iniziate. "La mia domanda ad Angela Merkel", un podcast co-prodotto da Cafébabel e Bulle Media, ripercorre la carriera della Merkel, dalle sue prime campagne ad oggi. Ascoltalo qui e leggi il nostro riassunto qui sotto riguardo le poste in gioco.

Angela Merkel si prepara a lasciare la scena politica dopo 16 anni alla guida della Germania. Diversi personaggi stanno competendo per sostituire la calma, pragmatica, persino placida leader che il pubblico tedesco ha soprannominato "Mutti" (madre). Primo tra tutti, Olaf Scholz (SPD), il quale è noto per la sua mancanza di carisma. Il secondo, Armin Laschet (CDU), conosciuto per la sua apparente mancanza di empatia e, infine, Annalena Baerbock (Verdi), che ha la reputazione di essere un'imbrogliona.

Reminder: Come funziona il sistema di voto in Germania?

La Germania è composta da 16 Länder e 83 milioni di persone, e ci sono tre passi da fare prima di poter eleggere un nuovo cancelliere - che per la prima volta dopo quasi due decenni sarà un uomo.

Prima di tutto, i cittadini e le cittadine vanno a votare i candidati e le candidate che vogliono rappresentarli. Poi, sulla stessa scheda ma su una pagina diversa, eleggono la lista dei partiti dei rispettivi candidati e candidate. Se la lista e il suo candidato o candidata principale ottengono un numero sufficiente di voti, entrano nel Bundestag, il parlamento federale tedesco, dove vengono proposte, discusse e votate le leggi.

Curiosità: il Bundestag può ospitare oltre 700 deputati

Una volta che i deputati e le deputate vengono eletti e le liste scelte, devono decidere tra di loro chi sarà il prossimo cancelliere. È qui che il processo elettorale tedesco affronta la questione dell'"affidabilità dei politici".

A differenza della Francia, dove i cittadini e le cittadine eleggono direttamente il loro presidente per i successivi cinque anni, il sistema tedesco preferisce dare a cittadini e cittadine la possibilità di eleggere un gruppo di politici che a loro volta si impegnano a scegliere il leader giusto per tutto il paese. Questa è una grande responsabilità poiché, secondo una legge del 1949, i poteri del cancelliere consistono nel "[dare] l'orientamento politico del paese e [assumersene] la responsabilità".

È quindi importante formare una lista forte, capace di stabilire una coalizione di maggioranza nel Bundestag: maggiore è il numero dei tuoi compagni di partito e più grande è la dimensione della lista o delle liste a cui sei associato, più alta è la probabilità di vedere il tuo nome accanto al titolo di Cancelliere.

Chi adesso?

La competizione per la cancelleria tedesca è stata brutale quest'anno. Al momento sono emersi due favoriti, il che sta avendo un impatto dirompente sul possibile risultato del processo di coalizione.

Armin Laschet, il successore di Angela Merkel a capo della CDU, l'Unione Cristiano-Democratica, ha toccato il fondo nei sondaggi dopo aver mostrato al mondo il suo miglior volto sorridente mentre visitava le vittime delle inondazioni di luglio - inondazioni che hanno ucciso circa 190 persone. Eppure, nonostante questo, il suo partito si è avvicinato al numero vincente di voti: 196.

Il vincitore ufficiale, Olaf Scholz, nel frattempo, (noto anche come Scholzomat, cioè "il robot"), ha ottenuto 206 voti.

Scholz rappresenta la SPD, i socialdemocratici - partito che ha lottato per avere successo alle elezioni dai primi anni 2000. Questo improvviso ritorno permette loro di riempire potenzialmente l'enorme buco lasciato dall'alleanza tra CDU e CSU (quest'ultima è l'Unione Cristiano-Sociale, partito bavarese), un'alleanza che ha guidato il paese per 16 anni con Angela Merkel alla guida. L'ultima volta che la SPD è stata al potere era alla fine degli anni '90, poco dopo la caduta del muro di Berlino, quando Helmut Kohl passò con riluttanza il testimone a Gerhard Schröder.

Un piano per Scholz per mantenere il controllo, e per aggirare l'Unione Cristiano Democratica, sarebbe quello di allearsi con l'FDP (Partito Democratico Libero, che non è mai stato vicino al potere dal 1974) e i Verdi. Il partito di Annalena Baerbock, che non è stato all'altezza delle aspettative, ha raggiunto il 14% dei voti, conquistando 118 seggi. Questo risultato li posiziona al terzo posto nella lista dei partiti politici più influenti nel parlamento federale tedesco.

Quali sono le aspettative nei loro confronti?

Moltissime. Angela Merkel è arrivata al punto più alto della politica tedesca essendo intelligente, discreta e diretta allo stesso tempo. Ha giocato in modo divertente, ha giocato in modo forte, ha giocato in modo subdolo. Ha dato prova di sé anche sulla scena internazionale, scalando i ranghi dell'UE fino a diventarne il leader non dichiarato. Il suo recente ruolo di mediatrice di potere nell'approvazione del Recovery Fund è sufficiente a dimostrare l'autorità che ha conferito alla Germania sulla scena europea.

Ha combattuto ogni battaglia del XXI° secolo, dallo shock dei Lehman Brothers alla questione dell'energia nucleare. Ha parlato con tutti i leader dell'Europa orientale e occidentale e li ha resi simpatici, o almeno rispettabili. Incluso Viktor Orbán, con il quale ha coltivato un rapporto molto particolare. Dato che la Merkel è nata nell'ex Germania dell'Est, ma anche perché tante industrie tedesche avevano e hanno sede in Ungheria, ha chiuso gli occhi di fronte a una certa quantità di comportamenti antidemocratici (come nel 2015 quando Orbán ha lanciato una campagna anti-migrazione, inviando milioni di volantini di 18 pagine a cittadini e cittadine ungheresi per esortarli a votare "no" al suo referendum sull'accordo europeo sui trasferimenti).

Valutare il percorso di Angela Merkel è un compito lungo e complesso. Ecco perché qui a Cafébabel abbiamo deciso di aiutare i nostri lettori e le nostre lettrici a valutare la sua eredità, e capire meglio come è arrivata dove è arrivata, co-producendo con Bulle Media il podcast "La mia domanda ad Angela Merkel". Potete ascoltare come la nostra giornalista fittizia Emilia ricostruisce la vita e la carriera di Angela Merkel. Lei intervista merkologi come l'eminente Jacqueline Boysen, Joyce Mushaben, Florence Autret e Judy Dempsey; e noti personaggi politici di tutto il mondo come Alexis Tsipras, Jean-Claude Juncker, François Hollande e Michèle Alliot-Marie (e sì, tutte le interviste sono reali).

"La mia domanda ad Angela Merkel" è disponibile in streaming qui.

Story by

Anne Billoët

French journalism student, Anne loves music (a world without disco, Hamza and the Red Hot Chili Peppers can not exist), feminism and what's hot and crazy in this world. She really doesn't understand the fear of change and the hate born of comparison.

Translated from The end of an era: who is Angela Merkel?