[ita] Iran: Accordo o compromesso?
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Manuela CedroniDopo aver ascoltato la difesa di Obama sull'accordo nucleare raggiunto con L'iran, all'American University di Washington, mi domando se noi che facciamo parte dell'ala "occidentale" in questo tavolo negoziale, stiamo perdendo un'altra occasione di proporre norme migliorative per la tutela dei diritti dell'uomo e la libertà dei cittadini di quel paese.
Nel suo discorso, durato cinquantacinque minuti, davanti non solo all' American University di Washingtong ma al resto del mondo, il Presidente Obama, oltre ad esporre i benefici dell'accordo nucleare raggiunto con l'Iran, ha dedicato una buona parte del suo intervento a rispondere a tutte le critiche che in questi giorni occupano pagine di blog, articoli e titoli. È comprensibile che a poca distanza dalla firma del suo secondo mandato, al Campidoglio, il discutibile titolare del premio Nobel per la Pace voglia evitare posizioni che possano appannare una delle poche perle della collana che potrebbe dare lucentezza alla storia degli Stati uniti dopo il suo mandato.
Anche se tutto il merito sembra essere di Obama, questo risultato non porta esattamente l'etichetta "100% Made in USA", anche Cina, Russia e Europa ( quest'ultima in due formati, il concentrato UE e i protagonisti, Germania, Regno Unito e Francia) hanno scattato la foto finale insieme al Ministro degli Esteri iraniano.
L'accordo presenta un ottimo aspetto. Tutte le debolezze sono state minuziosamente coperte, sia quelle strategiche sia quelle tecnologiche e economiche, di modo che la Republica Islamica, un tempo membro dell'occhio diabolico, diventi ora bastione di una futura prosperità e sicurezza dell'area. È innegabile, però, che il processo è stato un chiaro esempio di come la diplomazia, unendo componenti geostrategici, interessi economici e commerciali e opportunità politiche dei partecipanti, è stata in grando di sostituire i missili e i stivali, for a change. Inoltre, nel suo discorso Obama ha aggiunto che dopo vari trillioni di dollari e un migliaio di morti, valeva la pena provare un'alternativa. E questa è una cosa buona. Poteva essere migliore, però.
Piuttosto che i missili e i droni, le potenze occidentali hanno scelto la diplomazia per trovare una soluzione a un problema che colpisce tutti; tutti coloro che oltre ad essere vicini all'Iran, possono diventare degli obiettivi, per ora bloccati, di tentativi di guerra nucleare. Perchè, però, al momento della trattativa non si è parlato dei diritti umani della popolazione iraniana?
Prendendo in considerazione i diritti umani
Mi sono preso il disturbo di cercare l'espressione "Diritti Umani" in tutto il testo dell'accordo nucleare. Viene menzionata solo tre volte, per dire che gli Stati Uniti cesseranno, con alcune eccezioni, l'applicazione di una legge approvata al Congresso del 2012, la "Iran Threat Reduction and Syria Human Rights Act". Nella suddetta, si dava libertà al Presidente di vigilare e sanzionare le possibili violenze dell'amministrazione iraniana, dopo le elezioni del 2009. Al contrario,con l'accordo appena raggiunto, si chiude un occhio davanti alle violazioni dei diritti umani. Ed è proprio per questo che si sarebbe potuto fare di più.
La completa rimozione o l'alleggerimento delle sanzioni, come segnalano le organizzazioni che vigilano sui diritti dell'uomo nel mondo, non cambia il fatto che la situazione in Iran, dall'arrivo al potere del riformista Rouhani nell'agosto del 2013, è solo che peggiorata. Continua la repressione delle libertà fondamentali e le gravi violazioni dei diritti umani. Le donne e le minoranze religiose ed etniche sono vittime di discriminazioni giornaliere mentre i carcerati di coscienza non hanno garanzia di un processo giudiziario.
In più: sono stati detenuti dozzine di blogger e giornalisti nel 2014, e il governo blocca costantemente siti web, interferendo per di più con le emissioni straniere via satellite. In questo stesso anno, secondo fonti ufficiali, ci sarebbero state più di 200 esecuzioni (potrebbero, però, superare i 600) e alcuni di loro, al momento del reato, erano minori di età.
Insisto, si sarebbe potuto fare di meglio. Questa volta, non abbiamo avuto la vista lunga.
In concreto, essendo europeo, mi piacerebbe chiedere a quell''Europa così unita, che ha partecipato alla trattativa, incarnata dalla Sig.ra Mogherini, di raggiungere un accordo, dove la libertà e i diritti delle persone siano oggetto dettagliato, come lo sono le questioni tecniche ed economiche dei 159 fogli dell'accordo recentemente firmato. E fare così la differenza.
In ogni caso, sebbene possa sbagliarmi, come Obama preferisco una trattativa pacifica piuttosto che la guerra, di cui già abbiamo potuto constatare varie volte le conseguenze.
Altri collegamenti
Web della Casa Bianca, con spiegazioni sui benefici dell'accordo (inglese)
L'accordo, tale e quale (en PDF) (inglese)
Altra versione dell'accordo con l'Iran (inglese)
Il video del discorso di Obama (inglese)
Grave situazione dei diritti umani in Iran. Rapporto del HRW (spagnolo)
Translated from Opinión: Irán, buen acuerdo vs mejor acuerdo