[ita] GRECIA: UNA PRESIDENZA A BASSO COSTO?
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Fabrizio Jean-Pierre PascalLa Grecia assumerà per la quinta volta dal suo ingresso nell'Unione Europea, la presidenza del Consiglio dell'UE. In prospettiva ad un anno elettorale, questa presidenza opererà in un modo tra i più particolari, a testimonianza, ancora una volta, della politica di un Paese sottoposto a dieta ferrea.
La Grecia ha assunto per la quinta volta dal suo ingresso nell'Unione europea, nel 1981, la presidenza del Consiglio dell'Unione Europea. Questa quinta presidenza sopraggiunge in un momento in cui l'UE, in crisi, deve fare i conti con le misure di prosperità e di stabilità, le quali possono essere raggiunte solo a condizione di lavorare per la riaffermazione di una certa missione europea. E' sotto la presidenza greca che, inoltre, andranno a svolgersi le elezioni europee del 2014, in un'Europa nella quale le soluzioni proposte fino ad oggi - politiche e piani di austerità successivi - non hanno davvero rassicurato i cittadini in merito alla ragionevolezza di un'Europa a 28.
Une PrESIDENZA un pO' particOLARE
La presidenza greca disporrà di soli 4 mesi per trattare i documenti che le saranno affidati, in vista delle elezioni del Parlamento europeo nel maggio 2014. In più, questa presidenza sarà posta - senza grandi risoluzioni - sotto il segno del risparmi. Mentre le precedenti presidenze disponevano di un budget che si aggirava tra i 60 e gli 80 milioni di euro amministrati da 250 funzionari, la Grecia dovrà accontentarsi di molto meno e di appena 130 funzionari.
Il segretario di Stato per gli Affari Esteri Dimitris Kourkoulas ha dichiarato, durante una conferenza stampa organizzata giovedì 12 dicembre, che la presidenza greca sarebbe una « cost-efficient Presidency », cioè una presidenza che non spende molto ma, al tempo stesso, efficace. Egli spiega : « data la situazione finanziaria, avremo a disposizione il budget più limitato per la presidenza rispetto agli altri Paesi che hanno assunto la carica negli anni precedenti, sarà una presidenza molto spartana. » Dans le fond comme dans la forme, on dira que ça tombe bien.
Un lavoro di fondo sui valori europei e un accento pedagogico che concerna il costo di una probabile disaffezione (democratica) all'idea europea, sembra indispensabile a questa presidenza per evitare un'ondata euroscettica alle prossime elezioni. Dal suo canto, il Primo Ministro Antonis Samaras ha presentato le vere priorità della presidenza greca al vertice europeo dello scorso 20 dicembre: crescita, occupazione, coesione e approfondimento dell'unione bancaria e fiscale, la lotta contro i flussi migratori ai confini esterni dell'UE e il rafforzamento della politica marittima integrata dell'UE.
Poi a questo punto, la Presidenza lavorerà anche al consolidamento dell'Unone economica e moneria e, soprattutto, alla sua dimensione sociale e al coordinamento delle politiche fiscali e monetarie. Tutto ciò per promuovere e consolidare l'Unione bancaria e ridare fiducia nell'economia europea. La questione centrale sarà la messa in pratica dei nuovi meccanismi economici di gouvernance.
DIETA FERREA
In un periodo di crisi, la questione dell'immigrazione illegale diventa centrale, in particolare per i Paesi frontalieri dell'Europa, che sono inoltre tra i più toccati dalla congiuntura. La presidenza greca vuole dunque sottolineare gli effetti positivi e la necessità di una politica europea comune in materia di immigrazione. La gestione e la sicurezza delle frontiere marittime sarà un altro tema importante del primo semestre del 2014. La Grecia si auspica di poter ridefinire e rilanciare la politica marittima europea attraverso tutti questi aspetti.
Per ciò che concerne l'allargamento, la futura presidenza vuole essere vigile di fronte alle situazioni e alle crisi che stanno affrontando i nostri vicini, dalla situazione siriana al rinforzamento delle relazioni europee con la Moldavia. Il Primo Ministro greco ha concluso la conferenza stama ricordando che il progetto di uscita dalla crisi della Grecia si deve organizzare grazie agli sforzi effettuati dal popolo greco
Samaras si auspica infine che, in un'Unione europea nella quale le differenze tra il Nord ed il Sud si allargano, la presidenza greca sia il riflesso di una politica europea che si trasformi da quella del dogma di austerità a quella di un'Europa della crescita. Le sfide per questa presidenza saranno dunque sia economiche che democratiche. Resta da vedere cosa sarà possibile realizzare con i pochi mezzi disponibili e con il poco tempo a disposizione.
Translated from Grèce : une présidence low-cost ?