Il sindaco ungherese che gira un "film d'azione" anti-immigrati
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Federica RemondiUna musica da action movie in crescendo, SUV e cavalli della Polizia, le immagini satellitari di Google Maps e, ovviamente, una panoramica della nuova barriera al confine con la Serbia. Questo cortometraggio girato dal sindaco di una piccola cittadina ungherese potrà convicere i rifugiati a prendere strade alternative verso l'Europa?
László Toroczkai, il sindaco ultra-nazionalista di Ásotthalom, una piccola cittadina di confine nel sud dell'Ungheria, ha decisamente un debole per la teatralità. È così estremista che è stato espulso dal partito nazionalista Giustizia e vita, predecessore dell'attuale partito Jobbik, che naturalmente lo ha aiutato nella condivisione di questo film amatoriale, volto a scoraggiare i migranti in arrivo nel suo Comune.
In passato Toroczkai è stato espulso da Serbia, Romania e Slovacchia per essere stato un irredentista. Alla testa del Movimento giovanile delle 64 contee (i dipartimenti della Grande Ungheria, n.d.r.) che reclama i territori ceduti dal Paese magiaro dopo la Prima guerra mondiale, nel 2006 ha guidato un commando all'assalto della sede di MTV, facendosi fotografare di fronte alla stessa.
Dopo aver vinto le elezioni comunali di Ásotthalom, con un incredibile 71,5% dei voti (e in verità con solo il 37,4% di affluenza), a quel che si dice Toroczkai ha mantenuto un basso profilo, nascondendo il suo passato da estremista. Fino ad ora.
Il messaggio lanciato agli immigrati: "L'Ungheria è una pessima scelta. Ásotthalom è la peggiore" (YouTube)
Translated from Hungarian mayor makes anti-immigration action movie