Il lessico della risata: gli europei muoiono dal ridere
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Serena IacobucciOltre ai famosi LOL e LMAO nati nell’epoca di Internet, l'Europa ha altre centinaia di modi per descrivere una risata. Dal francese petit rire allo spagnolo carcajada, gli abitanti del vecchio continente sono molto creativi quando si tratta di ridere. Facciamoci una risata insieme, in sei lingue diverse.
Non so voi, ma io ne ho abbastanza di tutte queste cattive notizie. Tra economia, Brexit e la minaccia del terrorismo, ho davvero bisogno di una parentesi comica, ora più che mai. Sono passati appena tre mesi dall'inizio del nuovo anno, ma ogni mattina, mentre scorro velocemente i titoli dei giornali, mi viene voglia di cancellare il mio account Twitter per sempre e mettermi a dormire fino al 2017.
Ma, nonostante il pessimismo che dilaga tra le notizie di attualità, il potere della risata è partito al contrattacco. Che si tratti di satira da intellettuali o di una scimmia che cavalca un maiale, tutti noi abbiamo qualcosa che ci fa ridere di gusto. E, come direbbero gli anglofoni: «Laughter is the best medicine,» ovvero ridere è la miglior medicina.
Gli europei, in giro per il vecchio continente, crack up, ricanent, chichocza, guffaw, se tronchan, se bidonnent, splutter o gackern come una gallina tedesca, ogni volta in cui hanno bisogno di qualcosa che li tiri un po' su di morale.
Oltre a una risata, però, possiamo fare anche un sorriso. In Spagna i sorrisi vanno da oreja a oreja (da un orecchio a un altro). Gli italiani esagerano ancora di più e sorridono a 32 denti.
Ridere sotto i baffi…
A quanto pare, però, non sono solo gli essere umani a ridere. Gli inglesi, ad esempio, sono noti per ridere come a hyena (una iena), a banshee (una creatura leggendaria dalle fattezze femminile) o, cosa ancora più bizzara, come a drain (un lavandino).
La Francia, invece, tira in ballo il suo caro, vecchio amico Quasimodo. Infatti i francesi ridono come un bossu (un gobbo) o addirittura come une baleine (una balena). Lo stesso non si può dire per une baleine à bosse (la balena gobba) che, a quanto pare, è invece un animale molto serio e composto.
Lo stesso vale per l'umile pollo, spesso scomodato dai tedeschi per esprimere sorpresa o meraviglia. «Da lachen ja die Hühner,» infatti, equivale più o meno al nostro «fare ridere i polli».
Mentre gli inglesi stanno attenti a non «splitting their sides» (spaccarsi i fianchi), noi italiani temiamo di spaccarci la pancia, spanciandoci dalle risate. Per non parlare degli spagnoli che rischiano di rompersi un posto ancora più scomodo, ovvero di «partirse el culo».
Se c'è troppa violenza per i vostri gusti, potete sempre chiamare un medico, come fanno i tedeschi che «lachen bis der Doktor kommt» (ridono finché non arriva il dottore). Nel peggiore dei casi, una battuta troppo divertente potrebbe essere addirittura fatale: gli italiani muoiono dalle risate, i francesi «meurent de rire», i polacchi possono «umierać ze śmiechu».
Morire dal ridere? Non c'è davvero niente da ridere…
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Questo articolo fa parte della nostra serie di articoli La Torre di Babele, che osserva le particolarità delle lingue europee.
Translated from The lexicon of laughter: Europe splits its sides