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I Babeliani del 2014

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Se non ne potete più di sentir parlare di Emma Watson, Marine Le Pen Vladimir Putin, date un'occhiata ai nostri personaggi dell'anno!

GENNAIO: Vincent Lacoste

Vincent Lacoste è un astro nascente del cinema. Ma non lo sa. Arruolato "per caso" per il suo primo film di successo, Il primo bacio (Les Beaux Gosses), ha interpretato diversi ruoli tendendosi sempre in contatto col suo primo regista, Riad Sattouf. Recentemente ha interpretato uno dei Daft Punk nel famososo film sulla French Touch di Mia Hansen-Løve: Eden. Che sia arrivata la volta buona per fargli finalmente capire che è diventato a tutti gli effetti una star?

Leggi la nostra intervista qui

FEBBRAIO: Alex Taylor

Insegnante di inglese, giornalista poliglotta, producer di uno show televisivo in Europa, intrattenitore... Se Alex Taylor riesce a vivere mille vite differenti, è grazie alla sua capacità di parlare molte lingue. Lo abbiamo incontrato a casa sua verso la fine dell'inverno, dove ci ha rivelato che deve la sua carriera a Saddam Hussein e il suo amore per l'Europa a un croissant.

Leggi la nostra intervista qui 

MARZO: Amelia Andersdotter

Con i suoi 27 anni, Amelia Andersdotter è diventata il membro più giovane del Parlamento Europeo. Tra il dicembre 2011 e il luglio 2014 ha rappresentato il Partito Pirata svedese con lo scopo di combattere l'assurda presenza di lobby nel Parlamento. Il nostro precedente editor tedesco, Jasper Finkeldey, l'ha intervistata davanti a una tazza di the. 

Puoi leggere l'intevista qui (in francese)

APRILE: Vlad della Casa Jurnalistului

C'era una volta a Bucharest, capitale della Romania, un gruppo di giornalisti DIY (do it yourself) che aveva deciso di creare un media mainstream alternativo. Avevano deciso di trasferirsi in una grande casa, subito convertita in una redazione e in un social hub aperto al pubblico. Vlad era uno di loro. Alla faccia della crisi del mercato del lavoro, che rendeva difficile per ogni giornalista trovare un impiego, Vlad non ha mai smesso di credere nei suoi sogni e ha continuato a condividere le sue storie con il mondo intero. 

E poi cosa è successo? Scoprilo qui (in inglese)

MAGGIO: Nick Mulvey

Parlando di genio musicale, il britannico Nick Mulvey è quanto di più vicino si possa immaginare. A soli 26 anni ha ricevuto la nomination per il Mercury Prize. E la BBC lo ha eletto uno dei musicisti del 2014 da tenere d'occhio. A dispetto del suo talento, Nick si ritiene «un ragazzo qualsiasi della [nostra] generazione». Musicista, alla moda, modesto... che cosa volete di più?

Leggete la nostra intervista qui 

GIUGNO: Julia Korbik

Mentre molti tremano davanti alla "parola con la f", Julia Korbik non ha paura di usare proprio quel termine per descriversi: «Sono una femminista, e allora?». Nata a Herne, ora vive a Berlino ed è una babeliana dal 2009. Quest'anno ha scritto un libro che mostra come il femminismo sia importante per ognuno di noi, tentando di farci sentire a nostro agio con il nostro lato femminista. 

Puoi leggere l'intervista di Julia qui

LUGLIO: Paula Bonet

Nel mondo frenetico che ci circonda, la giovane illustratrice valenciana Paula Bonet vuole dare la possibità allo spettatore di trattenere il respiro e di godersi, almeno per un minuto, le sue case senza braccia e i suoi gamberi di carta. Pensate un po': Cosa fare quando sullo schermo appare la parola "Fine"? (Qué hacer cuando en la pantalla aparece THE END ) è il titolo del suo primo libro di illustrazioni. Un'opera che ha invaso gli scaffali di tutta Europa, riscuotendo molto successo.

Leggi qui il ritratto di Paula Bonet

AGOSTO: Prune Antoine

La giornalista francese Prune Antoine, che vive a Berlino, questa estate non ha fatto niente di che tranne realizzare la più grande inchiesta mai pubblicata su Cafébabel — nonché il nostro primo esperimento di long form journalism — sul traffico di organi in Kosovo. Stiamo parlando di Cronache dal paese dei merli neri, la super-produzione che ci ha tenuto col fiato sospeso ogni martedí. Se potesse avere una doppia nazionalità, sceglierebbe quella greca.

Leggi i 12 capitoli della nostra inchiesta sul traffico di organi in Kosovo

Scopri la versione multimediale su Creativist (in francese)

SETTEMBRE: Ceris Aston

Questa 23enne di Kirkconnel (Scozia) a fine settembre si sentiva nervosa, eccitata e stanca allo stesso tempo. Perché? Tutto merito del referendum scozzese del 18 settembre, che l'ha vista impegnata nella campagna a sostegno del "sí". Anche se alla fine hanno prevalso i "no", lei non ha mollato e ha continuato la sua campagna sperando che in futuro quei "no" possano diventare "sí".

Leggi l'intervista qui

OTTOBRE: Grzegorz Uzdański

Grzegorz Uzdański sa decisamente come utilizzare al meglio quel vasto, irresistibile (e qualche volta pericoloso) mezzo che è internet. È anche uno di quegli artisti che non ci vergogniamo a seguire pubblicamente sui social network. Il suo 'New Poems by Famous Poets' (Nuove poesie di poeti famosi) è un tributo a quei poeti polacchi che non riescono a più scrivere per un semplice motivo: sono morti da tempo. Ma Grzegorz – che lavora anche come insegnante di filosofia – ha resuscitato il loro stile  unendo, con abilità, gli aspetti divertenti a quelli più educativi.

Leggi la nostra intervista a Grzegorz qui (in inglese)

NOVEMBRE: Denitza Todorowa aka. DENA

Dalla Bulgaria a Neukölln, se vi siete persi il video più figo nella storia dei mercatini delle pulci, allora vi siete persi anche DENA! Arrivata a Berlino per motivi di studio, si è subito trasferita a Instanbul per l'Erasmus dove è diventata, a tutti gli effetti, una giovane figlia dell'Eurogenerazione. Ecco la ragazza che vive «completamente libera da ogni tipo di barriera».

Puoi leggere l'intervista qui (in inglese)

DICEMBRE: Giacomo Lariccia

Dopo aver girato tutta l'Europa, il cantautore italiano Giacomo Lariccia si è perdutamente innamorato di Bruxelles. E non ha nessuna intenzione di lasciarla. Nel suo nuovo album Sempre Avanti, Giacomo canta la vita quotidiana dell'emigrante. Sempre avanti, perché indietro non si puó tornare. 

Puoi leggere l'intervista qui

Story by

Matthieu Amaré

Je viens du sud de la France. J'aime les traditions. Mon père a été traumatisé par Séville 82 contre les Allemands au foot. J'ai du mal avec les Anglais au rugby. J'adore le jambon-beurre. Je n'ai jamais fait Erasmus. Autant vous dire que c'était mal barré. Et pourtant, je suis rédacteur en chef du meilleur magazine sur l'Europe du monde.

Translated from The Babelians of 2014