Guy Verhofstadt alla ricerca di una cura per la malattia europea
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Marzia Di BartolomeoGuy Verhofstadt è un politico che sicuramente cattura l'attenzione e non può passare inosservato. I suoi intensi discorsi lo stanno trasformando in una "rockstar" della politica europea. La scorsa settimana, la sua appassionata retorica ha invaso il "Centre for Fine Arts" (Bozar) di Bruxelles, dove ha presentato il suo ultimo libro Europe’s Disease and the Rediscovery of the Ideal.
Guy Verhofstadt sarà ricordato per l'avvio del trattato di Lisbona, mentre era a capo del Governo belga. Ora è il responsabile della ricerca di un nuovo futuro instituzionale per l'EU. In questo libro, invita l'UE a porre fine alla sua caotica organizzazione e ad attuare ciò che i pionieri europei volevano fin dagli albori del processo di integrazione europea. Nella sua visione, la soluzione per guarire l'Europa è mostrarsi più efficenti e reagire rapidamente, perché adesso l'Unione è un "sistema idraulico" di politici.
Arrivano semplicemente troppo tardi. Gli Stati membri sono investiti da una serie di problemi e crisi da cui non sono in grado di uscire. Verhofstadt trova ispirazione nelle sagge parole dei padri fondatori. Cita i documenti degli anni '50 come la Comunità politica europea, una bozza di trattato che fallì dopo che non fu ratificato dall'Assemblea francese, perché considerata una perdita di sovranità. Gli iniziatori della costruzione europea non aspettavano che, nel XXI secolo, l'Europa sarebbe diventata una federazione "disciolta" di Stati membri. Già allora, nel trattato del 1953, ebbero l'idea di lanciare una federazione politica europea che avesse una chiave magica per affrontare i problemi di adesso.
Le misure e le politiche applicate in Europa sono sempre in ritardo ed è diventato evidente che una strategia graduale è obsoleta e infondata. "I padri fondatori sono estremisti?" ha risposto l'europarlamentare alla domanda se il federalismo non fosse un concetto estremo. Nelle parole di Verhofstadt, troviamo il bisogno di un cambiamento radicale, di un approfondimento dell'integrazione europea e di una visione a lungo termine, perché attualmente mancano un efficiente dibattito politico e le azioni appropriate.
In questo momento l'Europa non funziona, è ancora "à la carte", con molte "rinuncie" e "decisioni"; la geometria variabile in cui ogni Governo protegge la propria sovranità si sforza di scegliere il meglio del processo di integrazione.
Verhofstadt vuole diffondere il messaggio del suo libro ad un pubblico più vasto, per coinvolgere drasticamente i social media e i cittadini nel dibattito sulla cura dell'Europa. Ha inoltre annunciato che sta lavorando ad un documentario basato sul libro. Attualmente il volume è in olandese e presto usciranno le edizioni in francese e in inglese.
Translated from Guy Verhofstadt in search of a cure for Europe's disease