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Grosso, grasso pinzimonio europeo

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società

Un bambino su quattro in Europa è in sovrappeso. Obesity Day il 10 ottobre in Italia. Vietati hamburger e patatine sostituiti da verdure e insalata nelle scuole britanniche. Panoramica tra i Paesi più ciccioni dell'Ue.

Non solo Usa. Sovrappeso e obesità sono diventati un problema anche in Europa. Più della metà degli abitanti dei Paesi dell’Ue è in sovrappeso e circa il 30% soffre di obesità. Le cause? Una cattiva alimentazione e la mancanza di movimento. Il numero di decessi causati da una cattiva alimentazione supera il numero di quelli provocati dal fumo, e i costi per la cura delle malattie collegate a cattive abitudini alimentari e alla sedentarietà ammontano a miliardi di euro all’anno. Da non sottovalutare sono anche i costi sociali del sovrappeso: i bambini obesi sono spesso discriminati dai compagni, e di conseguenza soffrono di scarsa autostima, stress e comportamenti aggressivi.

Ai vertici dell'Ue è stata creata una Rete europea sull’alimentazione e l’attività fisica e una piattaforma per l’alimentazione i cui membri sono rappresentanti dell’industria alimentare, del commercio, della pubblicità, delle ong e dei consumatori.

Italia, Obesity Day

«L’Italia sta affondando sotto il peso degli italiani. Sta succedendo quello che è accaduto sul Titanic. Il transatlantico imbarcava acqua e l’orchestra continuava a suonare. Gli italiani ingrassano sempre di più e continuano a mangiare». Questa l’analisi, per nulla rassicurante, di Giuseppe Fatati Presidente dell’Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica e coordinatore del progetto “Obesity Day” che il 10 ottobre vedrà circa 200 centri di dietetica a disposizione per chiunque voglia combattere i problemi di sovrappeso. Secondo i dati raccolti dall'Istat nel 2006, ogni 100 italiani, 44 hanno problemi con la bilancia. Un aumento che negli ultimi 10 anni ha interessato soprattutto il sesso maschile (compreso tra i 25 e i 44 anni) meno attento all'alimentazione e gli anziani.

Gran Bretagna, se il semaforo è rosso

In Gran Bretagna la percentuale di abitanti con problemi di sovrappeso e obesità è tra le più alte d’Europa (più del 63% della popolazione adulta). Il Governo ha iniziato la lotta qualche anno fa. Proprio qui infatti è stato introdotto, anni prima dell’iniziativa del Parlamento Europeo, un sistema di etichettatura segnaletica dei prodotti alimentari. Etichette di colore diverso che riproducono i colori del semaforo rosso (non mangiare: eccesso di sale, grassi o carboidrati), giallo (medio rischio) e verde (i più sani).

Le scuole inglesi stanno conducendo una consistente campagna sulla sana alimentazione. Gli alunni ricevono due volte alla settimana frutta fresca finanziata dal Governo e nelle mense scolastiche sono banditi hamburger e patatine fritte a vantaggio di verdure, insalate e carni magre.

Polonia, pattinaggio e aerobica a scuola

In Polonia l'allarme obesità non ha ancora raggiunto le enormi dimensioni dei Paesi europei più ricchi (circa il 47% della popolazione adulta), ma il trend in forte crescita rende necessarie misure preventive.

Nell’ambito del programma Dieta, Attività Fisica e Salute, in vigore dal 2005, è in corso una campagna educativa indirizzata in particolare agli alunni delle scuole secondarie con lo scopo di informare i giovani sull’importanza dell’attività fisica per la salute ed esporre i principi di un’alimentazione razionale. Le ong sostengono anche la necessità di aumentare le ore di educazione fisica nelle scuole. Al posto delle lezioni tradizionali, proporre danza, pattinaggio e aerobica, in modo da rispondere alle esigenze della gioventù contemporanea.

Svezia, troppa cioccolata

In Svezia, secondo i ricercatori, la causa dell’eccessivo aumento di peso dei bambini in età scolare è, oltre agli onnipresenti fast food e all’insufficiente attività fisica, l’immensa popolarità della cioccolata calda. Di conseguenza, oltre alla decisione di vietare la vendita di patatine fritte, hamburger e dolciumi nelle scuole, le autorità stanno cercando di sostituire le bevande caloriche con normale acqua minerale.

Da qualche anno anche in Svezia vige un sistema di etichettatura segnaletica degli alimentari, e tra le iniziative volte ad arrestare il trend negativo vale la pena di prestare attenzione a quella del Ministero dell’Alimentazione che ha lo scopo di ridurre le pubblicità di prodotti alimentari indirizzate ai bambini. Il Ministro ha chiesto la collaborazione dei rappresentanti dell’industria alimentare e della pubblicità. Lo scopo è quello di eliminare spot di prodotti che provocano sovrappeso e obesità.

Francia, il tempo delle mele

Anche in Francia non c'è da stare allegri nonostante la cucina sia notoriamente buona e salutare. Tra la popolazione adulta la situazione non è allarmante, ma desta grande preoccupazione l’aumento vertiginoso della percentuale di giovani a rischio sovrappeso.

Proprio per salvaguardare la salute dei giovani francesi alcune scuole hanno eliminato già nel 2000 le macchinette per la vendita di bibite e snack. E dal 2007 il Governo ha iniziato una massiccia campagna per promuovere uno stile di vita sano: persuadere i francesi a svolgere attività fisica e a mangiare almeno cinque porzioni di frutta e verdura al giorno. Sono state distribuite anche informazioni sulla dannosità di alimenti contenenti grandi quantità di grassi, zuccheri e sale.

Un chiaro esempio delle attività di propaganda per uno stile di vita salutare in Europa è il filmato mandato in onda durante le partite della Champions League per promuovere l’attività fisica tra i telespettatori:

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