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European Angst : “Abbiamo bisogno di coraggio”

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Durante il quarto e ultimo dibattito del convegno European Angst su populismo, estremismo ed euroscetticismo, studenti provenienti da diversi paesi hanno discusso con il filosofo sloveno Slavoj Zizek e con la scrittrice turca Elif Shafak sullo sviluppo di metodi produttivi per affrontare l'estremismo.

La conferenza si è concentrata sull'analisi dell'ascesa del populismo e dell'estremismo in Europa, nonché sull'apprendimento di una maniera per affrontarli. Tra i diversi partecipanti erano presenti il filosofo sloveno e critico culturale Slavoj Zizek, molto appassionato al dibattimento, e l'editorialista e scrittrice turca Elif Shafak, che ha discusso in modo estremamente tranquillo. Gli studenti presenti hanno inoltre colto l'occasione per parlare dei loro timori a proposito del populismo dilagante in Europa. 

Una studentessa voleva sapere cosa significasse Angst (paura) e come affrontarla. In breve ha ricevuto la sua risposta: Angst è un sentimento naturale e l'unico modo per uscirne è essere coraggiosi. Noi, in qualità di europei, abbiamo bisogno di essere coraggiosi per affrontare la "angst".

Detto ciò, Zizek ha sottolineato che il populismo deve essere combattuto dalla radice: "il fiasco economico e politico del blocco liberale di centro", ha dichiarato. Secondo il filosofo, la crisi dei rifugiati non è che uno dei sintomi dell'ascesa del populismo. Allo stesso modo non è stato indulgente con la sinistra liberale: "Se la sinistra liberale non condivide qualcosa, la chiama fascismo. Non è così semplice. Ad esempio, è troppo facile dire che Trump è fascista. Abbiamo bisogno di autocritica."

Elif Shafak ha invece parlato del suo timore nei confronti della perdita di consapevolezza dell'Europa, come già fece la Turchia a scapito del suo cosmopolitismo e della sua multietnicità. Ha sottolineato l'importanza di uscire dalla propria comfort zone e di far emergere pubblicamente la diversità. "L'unico modo per portare avanti tutto ciò è far rivivere la propria umanità e colmare le disparità (cultura, genere, benessere ecc.) tra le persone."

La scrittrice ha inoltre parlato dell'importanza della conoscenza e della saggezza. Secondo lei, le persone hanno accesso con molta facilità a una grande quantità di informazioni, ma hanno pochissima conoscenza e ancor minore saggezza. Per incrementarle è importante la lettura e il dialogo con persone che non condividono il nostro punto di vista.

Dopo l'animato dibattito, gli studenti hanno letto ad alta voce il manifesto che avevano precedentemente preparato e consegnato ai funzionari UE. In esso reclamavano innanzitutto che nell'UE fossero presi sul serio gli sforzi economici fatti finora e rivendicavano il salario di sussistenza esteso all'Europa intera. Inoltre, si dovrebbe far fronte al problema della disoccupazione giovanile, nonché stabilire programmi di scambio tra diversi istituti scolastici, così da permettere l'incontro tra studenti con background differenti alle spalle.

Il termine "Angst" è un germanismo. Secondo il dizionario Merriam-Webster, è un sentimento di ansia, apprensione o insicurezza. Il primo a presentare il concetto nel dibattito filosofico è stato il filosofo danese Søren Kierkegaard a metà del XIX secolo. "La Angst tedesca", tuttavia, descrive la tendenza tipicamente germanica a riflettere troppo a lungo su ogni cosa, così come il nutrire una talvolta inspiegata paura del futuro. Sebbene oggi questa tendenza abbia raggiunto ogni angolo d'Europa, non solo la Germania...possiamo parlare di "European Angst".

 

Translated from European Angst : “We need to be brave”