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Europa: se questa è libertà di stampa

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Veronica Monti

PoliticaLifestyle

The Guardian ha dichiarato di essere stato costretto dal governo a distruggere gli hard disk che contenevano informazioni sulle attività di spionaggio. Se non lo avesse fatto avrebbe dovuto consegnare il materiale, ha spiegato il caporedattore Alan Rusbridger il 20 agosto. I giornali di tutta Europa condannano l'azione del governo come un inaccettabile attacco alla stampa. 

AUSTRIA - der standard: "Quanto potere hanno al riguardo le maggiori nazioni europee?"

"Le misure prese contro il The Guardian sono un intollerabile abuso di potere e dimostrano quanto il governo britannico sia imprevedibile", afferma con indignazione il quotidiano di centro sinistra Der Standard", che continua: "I goffi e discutibili attacchi diretti contro il giornale confermano il sospetto che il governo di David Cameron sia persino meno affidabile di quello degli USA per quanto riguarda la capacità di trovare un equilibrio tra sicurezza e privacy. Chi non può permettere che la verità venga a galla, prima o poi, non resisterà alla tentazione di fare un uso scorretto delle informazioni raccolte in funzione anti-terrorismo. Se il governo britannico si comporta in questa maniera solo perché spinto dagli USA, dobbiamo chiederci quanto potere abbia al riguardo uno dei maggiori governi europei". (Eric Frey)

Leggi "Greenwald und der "Guardian" verdienen Schutz", l'articolo in lingua originale su Der Standard

Regno Unito - The guardian: "Paragoni con la storia"

La distruzione delle informazioni da parte del quotidiano di centro sinistra The Guardian è uno dei più bizzarri casi di censura operata da uno Stato nell'era di Internet, scrive l'opinionista Simon Jenkins sullo stesso giornale.  "Normalmente esiterei a fare paragoni con la storia, ma mi chiedo come quelli che oggi sono al vertice dello stato di sorveglianza - e i loro pacificatori- si sarebbero comportati sotto i regimi totalitari del ventesimo secolo - dice Jenkins. Oggi sentiamo così tante frasi che abbiamo già sentito allora, come per esempio: "gli innocenti non hanno nulla da temere", "i nostri critici non fanno che i comodi del nostro nemico", "la prudenza non è mai troppa"', o addirittura "la lealtà è tutto". Come ha detto uno dei funzionari governativi, mentre esercitava il suo potere legale su The Guardian: "Avete fatto il vostro dibattito. Non c'è bisogno di continuare a scrivere". Invece sì, dannazione.

Leggi "So the innocent have nothing to fear? After David Miranda we now know where this leads", l'articolo in lingua originale su The Guardian

Svizzera - Neue Zürcher Zeitung: "La stampa Usa è tutelata meglio di quella britannica"

"La distruzione degli hard disk, i cui contenuti possono essere facilmente copiati, è un'azione assurda e anacronistica", scrive il quotidiano di centro destra Neue Zürcher Zeitung. Il giornale sostiene che, in termini di legislazione sulla stampa, le informazioni siano protette meglio negli USA: "Il caporedattore di The Guardian ha già spiegato che non sarebbe difficile passare le indagini sullo spionaggio ai giornali americani, dove i media si trovano in una situazione più favorevole. La libertà di opinione e di stampa sono tutelate meglio dal primo emendamento della Costituzione americana che dalla common law britannica. È vero che recentemente un giornalista negli Stati Uniti è finito nelle reti del dipartimento della giustizia nel corso di un'indagine, tuttavia la struttura legale della legislazione americana non permette manovre tanto brusche e affrettate come quelle a cui abbiamo assistito nel caso di The Guardian". (Beat Bumbacher)

Leggi "Read Festplatten-Räuber von gestern", l'articolo in lingua originale su Neue Zürcher Zeitung

Romania - Contributors.ro: "la reputazione internazionale del Regno Unito ne soffrirà"

Dopo che David Miranda, compagno del giornalista di inchiesta Glenn Greenwald, è stato trattenuto per diverse ore all'aereoporto di Heathrow, il partito laburista britannico ha chiesto che le leggi anti-terrorismo- in base alle quali Miranda è stato sottoposto a fermo- vengano riviste. Ciononostante il giornalista Petru Clej sul portale del blog Contributors.ro fa notare come anche il partito laburista sia responsabile della legislazione attuale: "Molti politici laburisti hanno contestato la detenzione di Miranda sostenendo che le leggi non possono essere interpretate in maniera così vaga. Ma nemmeno il partito laburista dovrebbe dormire sugli allori, perché dal 1997 al 2010 i governi Blair e Brown hanno promulgato le leggi anti-terrorismo più draconiane, inclusa quella usata oggi contro Miranda. Ora è la reputazione internazionale del paese che ne soffrirà. Il Regno Unito è considerato un alleato di fiducia degli USA- e questo in un momento in cui gli Stati Uniti appoggiano una politica umanitaria al quanto discutibile". (Petru Clej)

Leggi "Read 'Abuzează Marea Britanie de legislația anti-teroristă?", l'articolo in lingua originale su Contributors.ro

28 Paesi, 300 media, 1 press review su cafebabel.com in collaborazione con  euro|topics 

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Translated from Austrian, Swiss, Romanian and local media on British government vs The Guardian