Elezioni in Bielorussia, subito in carcere i giovani osservatori
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Valentina Di BennardoLo hanno arrestato oggi, 24 settembre, dopo averci lasciato quest'ultima testimonianza. Venticinque anni, questo giovane bielorusso è stato prelevato di forza dalla polizia assieme ad altri 20 compagni, "osservatori" alle elezioni parlamentari della scorsa settimana per The Election Observation: Theory and Practice (Eotp).
Un voto farsa, "bocciato" anche dalla missione Osce a Minsk, dove nessun candidato dell'opposizione figura nella nuova Camera bassa.
"Secondo gli osservatori internazionali - tra cui l'OSCE - in Bielorussia non abbiamo elezioni libere dal 1994. Sono 18 anni, una grossa fetta della mia vita. Gli unici comitati elettorali esistenti sono organizzati dallo stato; di conseguenza, con la mia attività sto commettendo adesso un crimine. La legge proibisce di lavorare come membro di un gruppo come questo, dal momento che nel paese non ne è permessa l'iscrizione. Dal 2007 siamo iscritti a Vilnius, la capitale della vicina Lituania che ospita l'EHU, dove la maggior parte di noi studia. Il nostro principale obiettivo è mostrare come vanno le elezioni. Più di 50 su 100 osservatori sono nati dopo l'arrivo al potere di Alexander Lukaschenko, e gli stessi non vorrebbero avere lo stesso governo finché sono in vita.
Il nostro ufficio si trova in un luogo segreto. In queste condizioni organizzare le sessioni formative è un lavoro duro, specialmente quando non puoi neppure dare l'indirizzo. Di solito si va alla stazione degli autobus più vicina per poi recarsi da qualche parte, il tutto come se fosse una cospirazione. Non possono essere utilizzati i telefoni, ma solo skype. Molte persone disertano le riunioni perché minacciate. Recentemente una dei nostri reporter, che lavora per un portale di informazione indipendente, è stata trascinata davanti al capo della commissione ufficiale per dare delle spiegazioni; le hanno intimato di non avvicinarsi mai più a un ufficio elettorale. Ci sono persone che ora si inventano delle scuse per non venire più, dicendo che stanno male o che non possono venire, e così via. Queste elezioni sono solo appuntamenti tradizionali, proprio come in tempi sovietici: tutti quanti conosciamo già il risultato. Ho sempre paura durante gli incontri. Potremmo finire tutti in galera, per questo".
L'autore di questa testimonianza è stato arrestato assieme ad altri 19 compagni, giovani leader di "Election Observation". La prima denuncia (in russo) è stata pubblicata da questo sito.
Questo articolo è stato realizzato con il supporto del Ministro degli Affari Esteri lituano, all'interno del progetto "Made in Belarus"
Foto di (cc) qwz/ Flickr/ Nikolai Vassiliev
Translated from Being a young election observer in Belarus