Come la pensano i giovani europei sulla austerity e la Grecia?
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Si può dire che tutti ne abbiamo abbastanza della banalizzazione "Grecia vs Germania", che domina il dibattito sull'ultimo (il terzo) salvataggio della Grecia. Ci sono altri creditori oltre i tedeschi e altri Paesi che hanno sofferto misure di austerity. Abbiamo fatto ai cittadini europei una domanda semplice su un problema complicato: trovi giusto il risultato raggiunto con la Grecia?
Sophia (31 anni, Svezia): tutti hanno commesso errori
Penso che sia difficile parlare di "equo" o giusto da entrambi i lati di queste negoziazioni, poiché mi sembra abbastanza chiaro che tutti i soggetti coinvolti hanno commesso degli errori: la Grecia truccando i numeri, l'UE fingendo di non saperlo, il precedente Governo greco per non aver fatto il proprio dovere, quello nuovo per aver fatto promesse irrealizzabili agli elettori, l'Eurogruppo per la prepotenza con Atene...
Certamente non prendo per buona la narrazione proposta da chi dice #ThisIsACoup ("questo è un colpo di stato", n.d.t.), sebbene possa capire perché alcuni ne sono attratti, soprattutto nella sinistra radicale. Ma ho anche un grande problema con il tipo di rigido ultimatum che Schäuble ha proposto con quella specie di "time out" (una Grexit temporanea, n.d.r.), che avrebbe di fatto chiuso le porte dell'Eurozona alla Grecia.
Pieter (25, Paesi Bassi): si rischiano nuove bolle
Secondo me questo sono i sintomi di un sistema destinato a fallire, una unione monetaria senza quella politica pone questo tipo di problemi sul lungo termine... Non sto dicento che sono a favore di una politica economica unitaria, e neppure di una uscita della Grecia (anche per l'impatto simbolico e rischi correlati ad essa) ma in un mondo senza questa unione monetaria, la Grecia avrebbe potuto svalutare la propria valuta per attrarre investimenti e flusso di denaro verso il Paese.
In più penso che le misure di austerity siano una soluzione temporanea che crea l'illusione di una solvibilità finanziaria, ma nasconde il fatto che i Governi abbiano sistematicamente creato nuove bolle all'interno del sistema finanziario attraverso il quantitative easing (l'acquisto da parte della BCE di titoli di stato nazionali per iniettare liquidità nel sistema bancario, n.d.r.) e i salvataggi. Su una scala più ampia finirà per creare una crisi finanziaria più grande del 2007/2008.
Waldemar (40, Svezia): il prestito ad Atene equivale quasi al nostro bilancio
Molti svedesi sono stupefatti dalla gravità della crisi greca. In confronto l'ultimo pacchetto di prestiti d'emergenza ammonta quasi alle spese del Governo svedese nell'ultimo anno. La maggior parte degli svedesi tende ad allinearsi al punto di vista tedesco verso la Grecia, ma c'è una minoranza che sostiene il Governo Tsipras. Personalmente, penso che l'ultimo compromesso ritarderà soltanto il fatto che la Grecia finisca in default.
Tomas (34, Slovacchia): possiamo scegliere solo tra pessime soluzioni
Questa è una domanda difficile. Penso che siamo al punto in cui ogni accordo sarebbe stato visto come ingiusto sia da greci sia dai creditori. Ho paura che non ci siano buone soluzioni, solo vari livelli di pessime soluzioni. Come per il patto che Tispras ha accettato: è troppo complesso dire se sia giusto o sbagliato. Alcune condizioni sembrano accettabili, altre sono opinabili ma avremmo bisogno di una dissertazione per andare più in dettaglio.
Il dramma greco continuerà, così questo accordo potrebbe non essere l'ultimo. Il peggiore risultato sarebbe se l'intera UE uscisse indebolita da questo casino. Vecchi rancori e stereotipi sono stati rispolverati, l'intera questione è diventata troppo emotiva e non penso migliorerà presto.
Anne (31, Paesi Bassi): accuse incrociate
Mi trovavo in Grecia quando c'era il referendum. Il loro punto di vista sui tedeschi è infatti molto duro. Io, in quanto nordeuropeo, ho una reale difficoltà ad accettarlo, siccome comprendo questa mentalità rigida e strutturata e non penso che la Grecia sia stata così corretta.
Credo che l'accordo che hanno ottenuto sia giusto nel senso che l'economia greca ha bisogno di essere sostenuta. Con un piano di austerity così severo come quello suggerito dalla Merkel, il Paese sarà davvero perduto e non potrà uscire dalla crisi a causa degli interessi elevati sul debito. Comunque, condivido in pieno il pensiero che non possiamo più fidarci della Grecia, che troppi soldi le sono stati pagati e che non non è riuscita ad attuare le riforme.
Ma non sono favorevole alla Grexit e penso che ci dovrebbe essere molto più sforzo per trovare un punto d'intesa. Proprio adesso i greci accusano la Germania di avere approfittato del loro Paese esportando là molti prodotti, e i tedeschi accusano i greci di non aver ancora restituito niente.
Ana (22, Romania): dall'UE derivano diritti ma anche che doveri
Purtroppo, per avere una comprensione anche solo superficiale della situazione, mi mancano le conoscenze socio-economiche. Secondo me, comunque, un Paese che appartiene a un certo gruppo dovrebbe ottenere avere i giusti vantaggi, ma anche sopportare gli svantaggi. Allo stesso tempo deve prendersi cura dei propri cittadini.
Nel caso della Grecia, le riforme che sono più o meno imposte con la forza adesso, sarebbero potute essere implementate in un modo più graduale molto tempo prima. Se sia giusto o sbagliato, mi è difficile dirlo. Ma, dato che non sono in grado di individuare una soluzione più "giusta" per la Grecia in questo momento, penso che le riforme siano giuste, almeno sul breve termine. Penso alla Lettonia come a un buon esempio.
Sam (23, britannico, vive in Australia): da qui sembra tutto un fallimento
Sono piuttosto scettico sull'accordo greco, a dire il vero. Sembra un po' una soluzione tampone, che pare vada contro contro quello che i greci hanno votato al referendum. Più sento parlare della crisi, più penso che l'Eurozona stia cercando di punire la Grecia invece di aiutarla. Qui in Australia, si sente dire: "La gente australiana si interessa all'economia greca più dei greci," e quello che le persone vedono da qui è un Europa che sta per fallire e attacca i comuni cittadini. Non ti fa venire proprio la voglia di tornare in Europa!
Sofia (24, Portogallo): è giusto che l'FMI tragga profitto dal debito greco?
No, non è giusto, ma la questione è molto più complessa per essere ridotta a una domanda sulla sua equità, qualunque cosa intendiamo. La Grecia deve ancora fare un sacco di riforme di cui ha bisogno e che gli altri paesi meridionali hanno già fatto.
Un plauso al popolo greco per aver reagito all'UE, ma è come se non si potesse ormai cambiare le regole del gioco. E poi c'è un problema di moralità in tutto questo casino. Perché l'FMI fa profitto sul debito degli altri Paesi? Dai prestiti ha ricavato 8 miliardi di euro.
Tuuli (24, Finlandia): le scadenze sono troppo rigide
Il Governo finlandese segue tradizionalmente la Germania nell'UE, e lo stesso sta accadendo anche con la situazione greca. A me sembra che i media finlandesi stiano presentando il punto di vista greco abbastanza ampiamente. Hanno intervistato molti cittadini greci ultimamente: imprenditori, studenti, lavoratori. Se parliamo di correttezza, esistono due punti di vista.
Da un lato la Grecia ha mentito per avere i prestiti, e dovrebbe ripagarli. I veri soggetti da accusare sono i politici greci. Dall'altro la Troika ha creato le regole del gioco economico e ha lasciato la Grecia entrare, e ora le sue richieste stanno facendo soffrire il popolo greco. Basandomi sulle recenti interviste, direi che il programma delle scadenze non è giusto. L'UE non dovrebbe chiedere cosi tanto e così velocemente.
Vaida (Lituania): tutti devono mostrarsi responsabili
Attuare un terzo salvataggio della Grecia, secondo me, potrebbe portare l'UE in difficoltà ancora più serie. Se la società grecia si opporrà alle misure di salvataggio che gli sono offerte, l'UE rischia di sprecare denaro. Da un lato l'Unione deve dimostrare la propria forza agli altri Paesi e di essere in grado di salvare i propri Stati membri. Tuttavia questa situazione potrebbe dare luogo a una perversa abitudine: gli altri Paesi che avessero problemi economici, potrebbero sentirsi meno responsabili, e aspettare che l'EFSM (European Financial Stability Mechanism, il fondo europeo d'emergenza, n.d.r.) sia erogato. Dunque, se l'UE decide di dare una mano per la terza volta, deve anche comportarsi severamente se la Grecia agisse irresponsabilmente.
Mirna (27, Croazia): capisco le persone comuni, ma non il loro governo
No, non penso che sia tutta una questione di Germania contro Grecia e, anche se io conosco nel dettaglio l'accordo di salvataggio, credo che questo fosse la cosa migliore che si potesse offrire. Penso anche che l'intera Europa volesse che questa faccenda finisse bene, facendo delle proposte ragionevoli alla Grecia.
Mentre nutro certamente empatia verso i cittadini comuni, che devono soffrire la crisi greca e probabilmente si troveranno con uno standard di vita peggiore in futuro, è palese che i loro Governi abbiano speso soldi che non erano loro e hanno consapevolmente concesso imposte troppo basse e evasione fiscale. Inoltre, secondo i giornali croati, la pensione media in Grecia è intorno ai 1.000 euro, che è poco di più del salaro medio in Croazia (mentre la pensione è meno di 300 euro): insomma non sono poi così "poveri" in realtà.
(Articolo aggiornato il 21 luglio 2015.)
Translated from How do young Europeans feel about austerity and Greece?