
Bruxelles: delizie a basso costo
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Roberto LapiaCioccolato, gaufres, patatine fritte, birra: benvenuti in Belgio. Se in tempo di crisi il portafoglio soffre, lo stomaco ne risente un po' meno. Soprattutto a Bruxelles

Il cioccolato sopporta relativamente bene la crisi. Le vendite non calano vistosamente perché questi viene associato ad un “capriccio” che può aiutare a combattere l’ansia e che si associa al piacere, anche se si cerca sempre di più un cioccolato a buon mercato. L’industria del cioccolato e dei dolci in Europa fattura circa 47,8 miliardi di euro l’anno. Quello belga è uno dei più apprezzati, sia dai conoscitori che dai neofiti, grazie alla sua elevata qualità. E non bisogna dimenticare che entrare in una cioccolateria belga equivale ad un’esplosione dei sensi!

In Belgio troviamo due tipi di gaufres: alla liégeoise, con una pasta più spugnosa, o alla bruxelloise, un po’ più leggera. Visto l’affollamento di persone davanti alle vetrine non sembra che la crisi abbia colpito le vendite di questo “capriccio” a basso costo. Qui si usa dire che i migliori gaufres belgi si trovino nelle vie intorno al Manneken Pis.

Fritland, nella piazza della Borsa, è uno dei luoghi migliori per mangiare le più buone patatine fritte (frites) di Bruxelles. I belgi le adorano e le mangiano solitamente dentro un involucro di carta accompagnate da varie salse: ce n’è per tutti i gusti. Un piatto economico in tempi di carestia. Sono pochi quelli che riescono a resistergli.

Se le patatine fritte non vi hanno completamente convinto, ci sono numerosi ristoranti che, a causa della crisi, hanno tagliato i prezzi dei menu del giorno. È possibile fare un pasto completo per soli 12 euro.

All’ora di pranzo i deputati si ritrovano in un altro "emiciclo". Nel 2009, il salario mensile lordo di un parlamentare europeo era di 7.665.031 euro, secondo i dati dell’istituzione stessa.

Anche se la Germania è rinomata a livello internazionale nel settore, il Belgio ha la più grande varietà di birre del mondo. Ambrata, pilsen, scura, bianca, dolce, se ne possono trovare tantissime, di diversi colori e fermentazioni. Ma la crisi bussa alla porta. Anheuser-Busch Inbev, numero uno mondiale dei birrai belgi, ha annunciato ad inizio anno il licenziamento del 10% del personale, ovvero 270 lavoratori. La consumazione di birra però è diminuita solamente del 1,9%. Ma se guardiamo su dieci anni, siamo passati da 99 litri consumati ogni anno a 82.

Happy hour, sconti per comitive…uscire in gruppo può convenire a patto che si cerchi attentamente. Si possono trovare delle offerte allettanti, ma meglio avere un bel gruppo di amici, o in alternativa, il fegato solido; come in questo bar di Bruxelles: uno shot o chupito per 2.50 euro, dieci per 18 euro!
Translated from Comer en Bruselas en tiempos de crisis