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Ars Homo Erotica: Varsavia mette a nudo l'omosessualità

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Cultura

Il Museo nazionale di Varsavia, dall'11 giugno al 5 settembre, ospita la prima esposizione d'arte consacrata all'omosessualità che abbia mai avuto luogo nell'Europa dell'Est. La capitale polacca, che è anche nota per il suo conservatorismo e per una certa omofobia latente, il 17 giugno ha visto sfilare per le sue strade il Gay Pride, in un ambiente galvanizzato dal dibattito sulle questioni transgeniche, introdotto anche grazie all'Ars Homo Erotica.    

L'esposizione del Muzeum Narodowe w Warszawie inizia con la controversa opera di David Cerny. Lo scultore ceco è noto per aver creato le famose opere esposte alla Commissione Europea a Bruxelles, nel 2009, in occasione della Presidenza ceca dell'Ue. Religione, lotta tra omosessualità e cultura rurale: ecco la sua immagine stereotipata e polemica della Polonia.  

L'esposizione combina l'arte contemporaneo con alcuni pezzi della collezione permanente. Il curatore, Pawel Leskowicz, ha concepito questo progetto come una "stranezza della collezione". 

Ritratto di donne (XIX secolo), Tanja Ostojic e Marina Grzinic (2003)

L'innovazione del museo, diretto da Piotr Piotrowski, consiste nel mostrare alcune opere sull'omosessualità al lato dei pezzi della collezione classica del museo. Obiettivo: rivelare che l'omo-erotismo ha sempre occupato un posto importante nell'arte. L'esposizione di Varsavia è unica nel suo genere. Nel 2008 il Museo di Stoccolma aveva presentato un'iniziativa simile.  

Campagna anti-omofobia croata (sinistra),

L'avvenimento ha una missione politica esplicita. Le due campagne degli anni 2000 sottolineano che la lotta contro le discriminazioni nei confronti degli omosessuali è ancora troppo debole. Infatti, i manifesti polacchi contro l'omofobia, sono stati spesso vittime di atti vandalici.

Un bacio poliziesco (Blue Noses, 2005)

La dimensione politica della mostra risuona forte anche in quest'opera. Due soldati russi in uniforme ricordano le difficili condizioni della comunità gay nella Russia contemporanea.

Analisi della bellezza (Anastasia Mikhno, 2007-2008)

L'esposizione si spinge oltre, fino al tema dell'androginia, riflettendo sulla normalità dei generi sessuali.  Ars Homo Erotica non mostra solamente l'omosessualità nel senso più classico del termine, ma si concentra anche sulle identità sessuali che non si conformano con la concezione standard dell'identità di genere.

Senza Titolo 2 (Wojciech Cwiertniewicz, 2005)

I lavori più espliciti flirtano con la pornografia. Il desiderio del curatore era quello di mettere gli spettatori di fronte a dei contenuti dai quali sono correntemente incoraggiati a tenersi lontani. 

La strega (Paulus e Svajove Stanikas, 2001)

Una sezione dei pezzi più espliciti è dedicata alla rappresentazione della sessualità lesbica. L'omosessualità femminile è comunemente meno rappresentata attraverso l'arte, e provoca uno shock maggiore sui visitatori. Reminiscenza dell'"Origine del Mondo" di Gustave Courbet (1866): un'immagine ravvicinata dei genitali femminili, una delle opere più grandi tra tutte quelle esposte.

Translated from Ars Homo Erotica exhibition shakes up Poland (8 images)