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«200 milioni di Tintin venduti», È festa per il centenario di Hergé

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Il 22 maggio sarebbe stato il 100° compleanno di Hergè, padre dell’eroe dei fumetti Tintin. L'Europa lo celebra. Ma Bruxelles cancella la mostra.

Hergé, all'anagrafe Georges Remi, nasce a Bruxelles nel 1907. Né l’arte né la scuola interessavano il giovane e mediocre studente. Politicamente parlando Georges fu in seguito influenzato dal suo datore di lavoro al quotidiano cattolico Vingitième Siècle, Nobert Wallez, un prete dalle opinioni forti. Divenne poi famoso come “Hergé”, nome d’arte ricavato dall'inversione delle sue iniziali – “G” e “R” – pronunciate in francese, nella migliore tradizione della parlata ”verlan”. Il duo di personaggi, Tintin e il suo terrier domestico Snowy, nacquero nel 1929 quando ad Hergé fu chiesto di creare un supplemento per ragazzi del quotidiano, Le Petit Vingtième. “Tintin nella Terra dei Sovietici” fu una delle prime avventure a fumetti ad essere realizzata e fu anche pubblicata come album in bianco e nero.

Scugnizzi a Bruxelles

Tintin fu una vera rivoluzione nel mondo dei fumetti. Hergé inventò lo stile della “linea chiara”, contraddistinto da forti linee nere e dall’assenza di gradazioni e ombre. Il colore, se usato, era forte e in blocco. Questo stile ebbe una serie di imitatori e seguaci in Belgio e in altri paesi. Attraverso i viaggi giornalistici di Tintin, Hergé viaggiò nel mondo. E nella sua immaginazione. Alcuni dei suoi lavori furono molto polemici, essendo ambientati, tra l'altro, in Congo, America, Cina ed Egitto. In ogni caso i suoi primi lavori non furono creati con cura: per “Tintin in Congo”, infatti, Hergé si ispirò alle icone africane ritratte nel Museo Africano di Bruxelles. Ma tutto cambiò quando incontrò Zhang Chongren, uno studente d’arte cinese (amico e mentore negli anni successivi), che spinse Hergé a fare maggiore ricerca e a non utilizzare tali stereotipi. Zhang appare ne Il Loto Blu come Chang Chong-Jen.

Hergé ha inventato anche altri personaggi, come Quick e Flupke, due “scugnizzi” che vivono a Bruxelles per strada, facendo danni. C’erano anche Jo, Zette e Jocko, un ragazzo e una ragazza con la loro scimmia. Questo fumetto comparve in Coeurs Vaillants, una pubblicazione francese.

Quando lavorò per Le Soir. Controllato dai nazisti

Quando Le Vingtième Siecle fu costretto a chiudere durante la Seconda Guerra Mondiale, Hergé alimentò le polemiche perché continuò a produrre Tintin per il giornale belga francofono Le Soir, che era stato rilevato dai tedeschi occupanti. A causa della scarsità di carta durante la guerra, Hergé imparò a creare storie brevi e succinte, uno stile che influenzò i suoi ultimi lavori. Fu solo nel 1946 che riprese le attività con la rivista Tintin, pubblicata con Raymond Leblanc, divenendo un enorme successo come gli album di Tintin con il ben conosciuto editore belga.

Gli ‘Hergé Studios’ nacquero nel 1950. Da quel momento in poi, i fumetti iniziarono ad essere il frutto della collaborazione di un largo gruppo di artisti, sceneggiatori, coloristi e pubblicitari. Nonostante ciò Hergé capì che lui era l’unico che poteva portare i suoi personaggi alla vita. Nel 1977, dopo una lunga storia d’amore, sposò Fanny Vlamynck, la colorista che lavorava ai suoi studi. Vlamyck mantenne in vita l’eredità di Hergé molto tempo dopo la sua morte, avvenuta nel 1983. Fu lei a creare la Fondazione Hergé col suo nuovo marito, tre anni dopo la morte del suo (illustre) ex-marito. «Più di 2 milioni di copie degli album di Tintin sono state vendute ogni anno» spiega Etienne Pollet della casa editrice storica di Hergé, la Casterman. «Nel maggio 2007 gli album di Tintin saranno stati pubblicati in 77 lingue, nazionali e regionali. Un fatto sorprendente è che sono state vendute molte più copie dalla morte di Hergé rispetto a quando era vivo» Fino ad oggi sono oltre 200 i milioni di album che sono stati venduti in tutto il mondo. E la tendenza non sembra allentarsi.

Parigi val bene una mostra

Per ricordare il centenario della nascita di Hergé sono stati organizzati un gran numero di eventi. Il fiore all'occhiello della Fondazione Hergé è un esposizione al Centro Pompidou di Parigi (fino al 19 febbraio 2007). Secondo la stampa belga, però, qualcuno storce il naso a Bruxelles perché la più grande capitale francese avrebbe voluto appropriarsi del “mito Hergé”.

Anche il Belgio sta rendendo il proprio tributo al disegnatore scomparso, anche se, per mancanza di sponsor, ha dovuto cancellare una mostra in programma al Museo delle Belle Arti della capitale belga. Il 10 gennaio, però, un affresco enorme di Tintin è stato rilevato alla Gare du Midi, la stazione di arrivo dei treni veloci internazionali. “Place Hergé” sarà inaugurata nella città di Torunai, sede degli editori Casterman nel sud del Belgio, che hanno pubblicato gli album di Tintin nelle versioni economiche mini. A luglio ci sarà un mercatino dedicato a Tintin in Place du Jeu de Balle. La compagnia aerea SN Bruxelles decorerà un aereo con Tintin, e saranno stampati francobolli di Tintin ed Hergé.

DALLA FRANCIA AL CANADA, TUTTI GLI OMAGGI A HERGÉ

Francia: Visitate il Festival del Fumetto di Angoulême, nella Francia occidentale, dal 25 al 28 Febbraio. Il Centro Pompidou a Parigi, poi, consacra una mostra a Hergé fino al 19 Febbraio. IN programma: la vita di Hergé, la storia dei suoi fumetti e tutte le tavole originali del Loto Blu, più le copertine originali de Le Petit Vingtième. Nel negozio del museo sono disponibili copie degli altri lavori di Hergé e gli album di Tintin nel loro formato bianco e nero originale.

Svezia: Le avventure di Tintin al Mare saranno esposte al Museo Marittimo di Stoccolma da Giugno a Febbraio 2007.

Spagna: Il Barcellona Motor Show ospiterà una mostra nel maggio 2007.

Canada: In Peru con Tintin sarà esposto al Museo della Civilizzazione fino al Gennaio 2008 nella città di Quebec (info qui)

Per maggiori informazioni sul programma delle celebrazioni, clicca qui

Translated from Hergé at 100: man without a quiff