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1989: I miei ricordi degli ultimi giorni della Cortina di Ferro

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Translation by:

Francesco Pagano

Berlino

Oggi comprendo pienamente quanto sia stato importante l’anno 1989 nella mia vita così come nella storia mondiale. Ma ai tempi non avevo idea di quali importantissimi cambiamenti stessero avvenendo nel mondo là fuori.

Naturalmente, da ragazzino di nove anni non ero interessato alla politica. Nessuno in famiglia lo era. La prima volta che sospettati che stesse accadendo qualcosa fu durante una celebrazione in famiglia (abbiamo tre compleanni consecutivi tra fine novembre e inizio dicembre). La nostra TV in bianco e nero era accesa e venivano trasmessi i raduni di massa, ma non ricordo nessuno che vi prestasse molta attenzione. I discorsi erano lunghi, e gli oratori mal vestiti, dunque perché disturbarsi?

Comunisti buoni vs comunisti cattivi

La svolta venne quando un ritratto del presidente cecoslovacco Gustáv Husák fu rimosso dal muro della nostra classe. Il suo volto era quasi una parte dell’inventario. Era stato in uffcio per 14 anni e la maggior parte della gente credeva che ci sarebbe rimasto per il resto della sua vita.

Le settimane seguenti furono parecchio turbolente. I professori mettevano in guardia contro un’isteria anti-comunista, tentando di dirci che c’erano “comunisti buoni” e “comunisti cattivi” e che non dovevamo offendere o aggredire i bambini i cui genitori erano comunisti. Ma non era questo il problema più importante.

Per me il ricordo duraturo è che in quei giorni iniziai a dubitare di quanto gli adulti dicevano e facevano. I professori dovettero ammettero che quanto ci avevano detto appena qualche settimana prima riguardo eventi o fatti della nostra storia non era vero, o almeno non era tutta la verità

Václav Havel presidente!

Non era facile per un bambino di nove anni comprendere tutto questo. A chi dovevo credere se non ci si poteva fidare nemmeno degli insegnanti? Più tardi imparai che non era tutta colpa loro. Molti di loro erano cresciuti nel regime comunista che ora stava collassando a una velocità che la maggior parte delle persone trovava inimmaginabile. Fortunatamente, nonostante quelle settimane dalla metà di novembre alla fine del 1989, quando l’ex dissidente Václav Havel fu eletto nuovo presidente, siano state frenetiche, non ci furono perdite di vite umane. Molto diverso fu in Romania, dove il sangue riempiva le strade e Nicolae Ceaușescu fu giustiziato per i suoi crimini (dobbiamo ammettere, in un processo ingiusto).

Beyond the Curtain: 25 Years of Open Borders

Twenty-five years ago, the Iron Curtain was torn down. Ten years ago, eight post-communist states joined the EU. What do we really know about our neighbours beyond the border? Get in touch at berlin[at]cafebabel.com to join our journalist team!

Translated from 1989: How I Remember the Last Days of the Iron Curtain