XIII edizione "Corri la vita": maratona di solidarietà contro il tumore al seno
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Domenica 27 Settembre si è svolta nel capoluogo toscano la tradizionale maratona a scopo benefico e solidale che si tiene ogni anno. Quest'anno il tema dell'iniziativa Corri la Vita è stato la lotta al tumore al seno. La presenza è stata numerosissima, tanto che più di 30mila persona hanno sfilato per le strade del centro.
È un fiume di energia che contagia anche chi è lì a pensare “come sarebbe bello starsene a casa, davanti alla tv, a leggere un libro e a sgranocchiare patatine fritte con olio di palma!”. Anche chi fa dell'antisport la sua filosofia di vita e chi snobba qualsiasi attività come inutile produzione di sudore.
L'efficienza dell'organizzazione ha richiesto la collaborazione di 240 volontari, un enorme laboratorio di risorse umane che ha strutturato e vigilato sull'esecuzione del progetto. Hanno partecipato circa 33mila persone, un'utenza che sfila per i percorsi tracciati dai comitati dell'Associazione CORRI LA VITA Onlus sbandierando le più svariate fasce di età.
Ci son proprio tutti, a questo appuntamento di solidarietà: la nonna che passeggia, si riflette e si perde nella vista del Lungarno e chiede distrattamente la direzione del percorso, la nipote che vuol piazzarsi prima classificata, quella che sente per la prima volta parlare del corridorio del Vasari, quella che passeggia mano nella mano e si sbaciucchia col ragazzo, quella che si gode lo splendore dei raggi del sole appollaiata nel passeggino o sulle spalle del papà. C'è la zia che si allena tutto l'anno e che sfoggia ancora la sua abbronzatura scolpita dal sacrificio di quelle mattine al mare a studiare l'inclinazione dei raggi solari per ottimizzare la sua scollatura. C'è il papà che anziché trotterellare la famiglia al centro commerciale, alla via crucis delle vetrine e dei finti saldi, condivide una Domenica mattina inseguendo sane abitudini di vita, che facciano dello sport, ma soprattutto del sorriso un paradigma, un modello.
C'è chi, proveniente da nazionalità diverse, dice che gli “garba” moltissimo questo evento!
È il sorriso a risaltare, smagliante, in questa giornata, il sorriso di chi racconta sul bus a un'amica che l'anno precedente ha partecipato alla maratona con la parrucca e la chemioterapia sulle spalle, di chi racconta la sua lotta contro il male che fino a qualche anno fa si faceva anche fatica a pronunciare. Il racconto di chi ha trovato nella condivisione del suo male un punto di forza.
Racconto, condivisione, integrazione, competenza sono le parole chiave per attentare alla linfa del tumore al seno, un kamikaze che esplode all'interno della biologia umana, privandola del suo potenziale.
Rimbombano, nel silenzio attento della piazza, le parole di Elena e Nilla, le cui vite si incrociano a Villa delle Rose, dove la malattia fa fare loro capolino. Per ripartire.
Per parafrasare la pellicola Disney “Inside Out”, la leaderschip del quartier generale delle nostre emozioni, il timone labirintico delle nostre sensazioni in questa giornata, è affidato a Gioia. Solo al margine, il broncio di Tristezza, la suscettibilità di Rabbia, il terrore di Paura e l'indifferenza di Disgusto.
Sono tantissimi i Forrest Gump che si accalcano in via del Proconsolo per introdursi nella 12,8 chilometri, tantissimi quelli in Piazza Duomo che scelgono la 4,6 chilometri.
Tantissimi anche quelli che dal podio del loro successo televisivo, cinematografico, musicale, sportivo o nell'industria della moda abbracciano la causa dell'associazione, sponsorizzando l'evento. La speeker sul palco nomina, tra gli altri, Sting, Pierfrancesco Favino, Peppe Servillo e i giocatori della Fiorentina. Intanto, Gianni Morandi sta correndo per le strade di Firenze con addosso una maglietta rosa con sponsor Salvatore Ferragamo.
C'è la madrina della manifestazione, Milly Carlucci che, con entusiasmo per la visione affollata della piazza, dalla Loggia dei Lanzi sottolinea l'importanza di investire su iniziative del genere, nominando, evocando chi ci seguirà in questa ressa di esperienze che è la vita. Pensando ai nostri figli, all'importanza della prevenzione e della ricerca, per confrontarsi in modo efficace con un malessere tanto invasivo.
Anticamente, la Loggia dei Lanzi riproduceva, per la Repubblica fiorentina, quello che in Grecia era l'agorà, luogo di discussione politica. Nell'ultima Domenica di Settembre, la cittadinanza si incontra in piazza, come un tempo, per condividere un legame che l'essere umano custodisce dentro di sé. È il senso civico, la rete sociale che orizzontalmente la piazza è capace di tracciare.
La locandina della manifestazione veste Le Tre Grazie con la maglietta dell'evento, col rosa sgargiante con cui Firenze, culla di incommensurabile valore artistico, è punterellata.
È una sfilza di premi, coppe e omaggi, per il podio dei maratoneti, ma anche per il gruppo più numeroso partecipante, per i primi venti bambini iscritti e per la miglior vetrina allestita ruotando intorno ai colori e all'oggetto della manifestazione. Vince una creazione di palloncini in rosa che assemblano un drago; nella favola di Febro, La volpe e il drago, per la prima volta questa figura leggendaria appare come guardiano di tesori nascosti.
Come a voler sottolineare il tesoro inestimabile di questa Venere di Willendorf, che con la sua caparbietà, la sua empatia, riesce a trascinare chiunque nelle sfide più ambiziose della nostra società.