Visitare "un’altra" Parigi
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Lelia SossellaUn’associazione di parigini da sempre accoglie i visitatori stranieri per far scoprire loro la capitale, lontano dagli autobus turistici e da altri bateaux mouches. E con il sorriso. Passeggiata alla scoperta di un Montmartre dietro le quinte.
Stazione della metropolitana Anvers, ore 10. E già decine di turisti che si spingono su e giù per le vie di Montmartre. Arriva con un po’ di ritardo, ci individua subito e ci raggruppa con discrezione. Jean-Michel, sulla cinquantina, una tee-shirt informale, sarà la nostra guida durante la mattinata. Una guida che ci divideremo solamente in quattro persone. Meglio, la visita sarà gratuita!
Jean-Michel fa parte dell’associazione dei Parigini per un giorno. Un comitato nato due anni e mezzo fa che si ispira al fenomeno anglosassone dei Greeters.
Si tratta di un’associazione che si avvale, oggi, di circa 110 guide a Parigi, di tutte le età e tutte volontarie. Questi parigini da sempre propongono di far scoprire la loro Parigi da un’altra angolatura, lontano dai percorsi turistici e dalle solite foto ricordo.
Passaggi nascosti
La nostra guida non infrange la regola. La visita comincia lungo il viale Rochechouard. E qui di turisti non ce ne sono molti. S’incrociano alcuni borghesi bohémien in bicicletta, dei pensionati che giocano a boccie, una giovane coppia con i loro figli. Dei veri parigini insomma! La salita per Montmartre comincia con una dozzina di scalini attraverso… un cortile privato. «So che la porta resta aperta di giorno allora ne approfitto per passare per di qua», sussurra Jean-Michel. È l’occasione per scoprire dei magnifici edifici e dei giardini. Sbuchiamo nella via des Trois frères, passiamo per via d’Orsel, poi per quella des Martyrs, prima di arrivare a piazza des Abbesses. Qui ritroviamo alcuni altri visitatori e li compatiamo volentieri: in venti attorno ad una guida non è facile seguire le spiegazioni. Proseguiamo la nostra passeggiata a passo di lumaca verso la cima di Montmartre. Passaggio obbligato davanti alla famosa drogheria de Il favoloso mondo di Amélie dove non ci tratteniamo, piccola deviazione per il Moulin de la Galette e si continua con la scalata. Questo quartiere di Parigi è certamente conosciuto per essere un luogo turistico molto frequentato. Paradossalmente le strade che noi percorriamo sono, per la maggior parte, disertate dai turisti. La formula proposta da quest’associazione ha il suo fascino: una visita diversa, piacevole, al ritmo che si vuole e punteggiata di aneddoti di una guida che vive nel quartiere.
L‘aperitivo con i volontari
È mezzogiorno e mezzo quando arriviamo ai piedi della basilica del Sacro Cuore. Dopo più di due ore di marcia, la nostra guida ci lascia. «Non dimenticate di visitare il nostro sito per firmare il libro d’oro. E non esitate a contattarci per delle altre visite. A volte, qualche volontario vi invita pure a prendere l’aperitivo a casa sua!». Una coppia svizzera, venuta per caso, sembra completamente affascinata: «ho l’impressione di aver scoperto un’altra cosa, è molto più interessante visitare in questo modo». «Per qualsiasi richiesta non esitate a precisare i vostri gusti, il tema della vostra visita, la lingua e l’età della vostra guida», si può leggere sul sito: giro dei bar e monumenti da non perdere, è il “parigino per un giorno” che sceglie.
Translated from J’ai testé pour vous : la visite d’un autre Paname