Vincitori, flop e rivelazioni: impazzano i pronostici sui Mondiali
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Sondaggi, pronostici, previsioni e profezie. Alla vigilia di ogni competizione sportiva, in Europa impazza la moda del pronostico. Nessuno ne è immune. Almeno un giornale di ogni maggior Paese europeo, impegnato con le sua nazionale nei Mondiali di calcio in Sudafrica, ha il proprio sondaggio. E ognuno ovviamente ha un proprio risultato pronostico finale.
Ma è soprattutto il tipo di domanda a fare la differenza.
Gli spagnoli, su El Mundo Deportivo.es, hanno messo a punto un complesso sistema di voto che chiede di azzardare a quale fase ognuna delle nazionali arriverà. E non si fermano mica qui: sullo stesso sito, in cui la moda del sondaggio la fa da padrone, è possibile puntare sul giocatore rivelazione del torneo. Stranamente, secondo gli spagnoli, i papabili sono due appartenenti alla Roja, ovvero Pedro e Jesus Navas, che staccano nettamente lo slovacco Marek Hamsik. Tuttavia, proprio secondo i favoriti spagnoli, la squadra campeon sarà l’Argentina. Curioso, invece, come i cugini portoghesi e francesi sono, sempre secondo i votanti iberici, destinati a terminare il loro mondiale senza superare la fase a gironi.
I francesi, dal canto loro, non sembrano curarsene molto. Nessun sondaggio sui quotidiani transalpini chiede ai propri lettori un pronostico sulla vincitrice del torneo. C’entrerà qualcosa la nota scaramanzia di Domenech in questa latitanza? Sembrano piuttosto presi, invece, non tanto dai Mondiali, ma dai futuri Europei 2016 targati Francia. E si chiedono, su Le Monde.fr, se l’evento non porterà grandi benefici alla loro economia e allo sviluppo di nuove infrastrutture.
Anche gli olandesi fanno gli scaramantici. Sul Telegraaf.nl, si chiedono se riusciranno mai a superare i quarti… Ma i lettori forse non colgono il buon gesto dei redattori, e votano in massa che «si, come no? Certo che supereremo i quarti!». C’è da dire però, che anche i tifosi orange hanno la testa altrove. Lì da loro non è possibile bere una birra mentre si è fuori in strada a vedere la partita sul maxi schermo. Questioni di ordine pubblico. Perciò, in un altro sondaggio (del quotidiano AD Sportwereld.nl), uniscono le forze per infrangere il tabù.
Sul più importante quotidiano sportivo italiano, la Gazzetta dello Sport, dal sondaggio proposto ai lettori è inspiegabilmente esclusa la super quotata Spagna. Al suo posto l’Inghilterra di Mr. Capello. E ovviamente l’Italia di Lippi. I più precisi sono i tedeschi. Su Sueddeutsche.de esiste addirittura una classifica aggiornata delle squadre più quotate, stile Borsa, con tanto di trend. La Spagna è al primo posto. La Germania un po’ più giù, ma in forte crescita.
Ma c’è addirittura chi ha usato le metodologie economiche che si applicano alla Borsa, combinandole con statistiche, dati e ranking Fifa, per prevedere non solo il vincitore della Coppa, ma anche l’esito fin nei dettagli delle singole partite. Sono stati due analisti della JP Morgan, banca che ha sede anche a Londra. E quale sarà stato mai il risultato? Ma ovviamente la vittoria dei leoni inglesi, che battono ai rigori l’Olanda, e poi in finale la Spagna.
Ma esiste anche un filone di pronostici dietrologo-complottista, che vorrebbe gli esiti del torneo deviati da pressioni politiche. C’è la famosa Argentina-Perù del ’78 che, per volere dei colonnelli del regime argentino, permise all’Albiceleste di accedere alla finale, e quindi di alzare la Coppa del Mondo proprio a Buenos Aires. E poi si va recentemente dai Mondiali italiani del 1990, vinti dalla Germania appena unita, in seguito al crollo del Muro di Berlino (1989), ai Mondiali 2002 in Corea e Giappone, dove i padroni di casa della Corea del Sud arrivarono inaspettatamente in semifinale, per finire con l’ultimo torneo, vinto dall’Italia dissestata dallo scandalo “Calciopoli”. Per quest’anno i dietrologi prevedono che sicuramente una nazionale africana farà molta strada...
Nonostante la bella mania del pronostico, questo risulta alquanto inutile, se a quanto pare le partite e un intero Mondiale sarebbero decise da piccoli dettagli. Singoli episodi, come il gol di Pirlo contro il Ghana, che sblocca l’Italia e le permette di vincere l’ultimo trofeo mondiale. È questa l’opinione di Giovanni Trapattoni, ex ct della nazionale italiana e ora di quella irlandese, costretto a vedere il torneo alla televisione «per colpa di Henry e del suo maledetto tocco di mano». Trapattoni, che però non si trattiene dal dare, anche lui, il proprio pronostico: «La squadra di Maradona è più forte tecnicamente e caratterialmente del Brasile. Dico Argentina».
Foto: betacontinua/flickr; superleague formula/flickr; Treviño/flickr; gordonflood/flickr.