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Viktoria Modesta : cantante bionica, ma non unica

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Cultura

Viktoria Modesta, amputata di una parte della gamba sinistra, è la prima cantante "bionica" della storia. Prodotto da Channel 4, il suo primo videoclip mostra tutto il talento di cui è dotata, tra la voce robotizzata e la protesi appariscente. Ma se, al di là della gamba, questa star della Lettonia non facesse che riprodurre gli stessi stereotipi perpetrati dalla cara vecchia cultura pop?

Per quanto è curato, l'inizio del videoclip potrebbe essere quello di un film di successo. Su di uno sfondo nero, accompagnata da dei bassi, la frase A new kind of pop artist prende tutto lo schermo. Poi, una pin-up posta su di un trono si fa iniettare qualche misteriosa sostanza da alcuni tipi in toga. Per farla breve: tutti gli elementi di richiamo che servono a introdurre il nuovo spot di Lady Gaga. Solo che lì, lo slogan è molto più che una semplice spacconata. Prodotto dalla rete inglese Channel 4, il video, che sembra più che altro un cortometraggio, porta sullo schermo il pezzo della prima cantante pop bionica, Viktoria Modesta.  

«L’epoca dei dibattiti soporiferi sugli handicap è finita»

Viktoria Modesta - « Prototype » 

Nata in Lettonia con la gamba sinistra malata, a 20 anni la giovane decide di farsi amputare l’arto al di sotto del ginocchio. Ispirata da una massima hollywoodiana – «Alcuni di noi sono nati diversi, alcuni sono nati per correre dei rischi» – l’ambizione della cantante cresce, come per tutti quelli che vogliono sfondare e farsi strada nella cultura mainstream. Viktoria Modesta, nome d’arte di Viktorija Moskalova, lascia quindi il Paese con la sua famiglia a 12 anni per intraprendere, 3 anni più tardi, la carriera di modella. Quando non occupa le prime pagine di riviste come Bizarre, posa nuda per James Stroud e la National Portrait Gallery. Dopo alcuni corsi intensivi di canto, nell 2009 inizia a dedicarsi ai suoi progetti musicali e, proprio in quell’anno, canta sulle passerelle della Settimana della Moda londinese.

Prototipo o stereotipo?

Se davvero in pochi la considerano come un’artista con un handicap, è perché Modesta ha sempre rifiutato questo termine. Al  Daily Mail dichiarerà: «Ho sempre travato strano pensare a me stessa come a una portatrice di handicap, per questo ho cercato di cambiare le concezioni tradizionali (…) L’epoca dei dibattiti soporiferi sull’etica e gli handicap è finita». Il video, intitolato Prototype, dovrebbe servire proprio a questo scopo. Girato da Channel 4 nel quadro della campagna Born Risky, più che un video musicale è uno spot di sensibilizzazione, incentrato su una certa idea di futuro, in cui una sorta di Betty Boop bionica domina il mondo libero con la sua protesi luminosa. La rete inglese non si sbaglia. Al di là delle protesi improbabili, si tratta di far capire che la cultura pop non è più un’industria che va avanti solamente con le proprie gambe. Detto chiaramente, sotto il pretesto di nutrire una riflessione sull’handicap, e al di là di un pezzo di vetro al posto della tibia, Viktoria Modesta incarna gli stessi stereotipi di chi ha due piedi: l’immagine di una super-donna che si emancipa mostrando le natiche. A Channel 4 non sono ingenui e, consci del fatto che bisogna promuovere la propria immagine in occasione degli eventi di beneficienza, il canale ha proposto alla sua nuova musa di chiudere i Giochi Paraolimpici dell’estate 2012. Amata da tutti, Viktoria Modesta conta ormai milioni di ammiratori, sedotti dal suo videoclip, tra una pubblicità e il celebre programma X Factor. Resta da vedere se le 200.000 sterline (circa 260.000 euro) spese per l’occasione le saranno valse una bella gamba.

Story by

Matthieu Amaré

Je viens du sud de la France. J'aime les traditions. Mon père a été traumatisé par Séville 82 contre les Allemands au foot. J'ai du mal avec les Anglais au rugby. J'adore le jambon-beurre. Je n'ai jamais fait Erasmus. Autant vous dire que c'était mal barré. Et pourtant, je suis rédacteur en chef du meilleur magazine sur l'Europe du monde.

Translated from Viktoria Modesta : chanteuse pop bionique, pas unique