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Verticomics: per ripensare il fumetto digitale

Published on

Palermo

Verticomics è l'app che ha rivoluzionato il modo di leggere i fumetti digitali. Tramite il principio della verticalità, gli appassionati potranno godere delle vignette in modo più organizzato evitando inutili stress e compulsivi zoom. Il fondatore siciliano Mirko Oliveri, ci racconta come nasce quest'applicazione e il grande successo che sta ottenendo. 

«Perché le altre app costringono gli utenti a leggere i fumetti come fossero dei romanzi?». Se lo è chiesto Mirko Oliveri, fondatore insieme a Enrico Deleo di un’applicazione che ha cambiato il modo di pensare e leggere il fumetto digitale. Infatti da questa semplice domanda è nata Verticomics. Un’app gratuita made in Sicily disponibile su Ios e Android, realizzata da ragazzi under 30, che giorno dopo giorno raggiunge innumerevoli consensi tra i tanti appassionati delle vignette su tavola.

«Verticomics nasce dall’esigenza di ripensare il fumetto digitale» – ci spiega Mirko Oliveri – «Prima era ancorato al formato del romanzo, quello orizzontale tanto per intenderci. Un modo di leggere che creava nel lettore attesa e nervosismi. I fumetti erano pensati come delle fotogallery e dunque il lettore era costretto a zoomare continuamente o a visualizzare le pagine una per volta. Insomma lo stress era tanto. Così abbiamo pensato al formato verticale che permettesse al fumetto di essere un flusso di vignette senza alcuna interruzione. Si legge dall’alto verso il basso proprio come quando si scrolla la home di Facebook o di altri social network».

Un’intuizione che ha fatto impallidire colossi del settore come la Marvel, la Dc comics, Amazon e molti altri, ancora alla ricerca di soluzioni digitali che allarghino il mercato del fumetto. Secondo Mirko, a dispetto dei soldi, Verticomics ha qualcosa in più di queste aziende blasonate: «Devo dire che è quasi divertente essere concorrenti, in piccolo, di aziende che fatturano milioni di dollari. È un onore essere comparati a questi mostri del mercato digitale, ma credo che noi abbiamo qualcosa in più, mi riferisco alla velocità. Loro sono delle corporation, spesso rallentate dalla burocrazia. Noi, al contrario, siamo giovani, agili, veloci. Insieme prendiamo una decisione e ad attuarla è un attimo. Non dobbiamo chiedere chissà quali autorizzazioni per poter fare qualcosa di nuovo».

I numeri sono in espansione: l’app conta circa cinquantamila utenti e un milione di fumetti distribuiti tra quelli a pagamento e quelli gratuiti. E non è tutto. Il catalogo a disposizione degli utenti cresce sempre di più, allargandosi anche verso il mondo dei classici come Zagor, oltre ai più recenti autori da Zerocalcare a Brian Vaughn, Fiona Staples e Daniel Clowes.

La squadra di Verticomics è ben assortita, formata da sette ragazzi, i due fondatori e cinque dipendenti. Ognuno con le proprie competenze tecniche lavora per migliorare l’applicazione: «C’è grande affiatamento tra di noi» – rivela Mirko – «Ho cercato di mettere insieme una squadra che potesse sposare la visione dell’azienda e di ciò che vogliamo realizzare”. Mirko ci dà un’anteprima:  «La famiglia potrebbe presto allargarsi: un ragazzo è in stage e sta lavorando molto bene, se continua così farà parte del gruppo».

Ma fermarsi sul più bello sarebbe stupido. Gli obiettivi da raggiungere sono ancora tanti. «Vogliamo dimostrare la scalabilità del modello editoriale di Verticomics nel mondo. In Italia sta andando bene e ora è giusto guardare oltre, far capire che l’editoria digitale non è un’illustre sconosciuta e che soprattutto può offrire molto lavoro».

La fedeltà al progetto da parte di Mirko Oliveri è totale e non lesina una critica alla gestione del mondo del fumetto da parte di un colosso del mercato digitale: «Se Amazon volesse comprare Verticomics? Il prezzo sicuramente sarebbe molto alto e dovrei guidarli nel progetto, altrimenti persevererebbero nei loro errori».