Vegetariani in Europa: pochi ma buoni!
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Francesca MingoliIn Germania, è appena uscito il libro "Se niente importa. Perché mangiamo gli animali?", di Jonathan Safran Foer, ormai considerato il nuovo messia del veggie style nella Bundesrepublik. Melanzane al posto del maiale e pomodori al posto del pollo: sempre più persone in Europa seguono l’idea di uno stile di vita in cui la carne è vietata
È il momento più azzeccato per la pubblicazione in Germania del bestseller di Safran Foer: a Dortmund e a Stoccarda, il “Veggie Street Day” del 14 agosto ha registrato il record di visitatori, in più, lo scandalo della carne avariata del 2007 ha reso le nostre bistecche quotidiane sempre meno appetibili. Al "terremoto" mediatico sul vegetarianismo, però, corrisponde una realtà ben più modesta. Finora “Se niente importa. Perché mangiamo gli animali?” non è apparso nemmeno una volta nella top 25 dei bestseller stilata dal Der Spiegel, e solo 1,3 milioni di tedeschi, ovvero l'1,6 % della popolazione, segue uno stile di vita vegetariano.
In Francia, una nazione in cui il foie gras è la prelibatezza per antonomasia, un milione di persone sono già vegetariane. Ciò che li accomuna è la loro posizione da refuznik, rifiutano, cioè, tutto ciò che rappresenta la società moderna.
Melone senza prosciutto? Certamente!
Il paese con il numero maggiore di persone che vivono (felicemente) senza consumare carne, è il Regno Unito. Tre milioni di persone oltremanica rinunciano alle cotolette &co. Secondo uno studio della Nielsen, svolto per EURISPES (European Institute of Political, Economical and Social Studies), gli inglesi potrebbero essere superati da noi italiani entro la fine dell’anno. Secondo le previsioni 7 milioni di italiani saranno vegetariani, e 30 milioni nel 2050. Si, avete capito bene, si tratta proprio degli italiani, che, quando mangiano il melone, non riescono a fare meno dell’amato prosciutto crudo! I medici italiani, però, guardano con scetticismo questo nuovo trend, poiché tra i nuovi seguaci ci sono anche molte adolescenti, che, a causa di un’alimentazione vegetariana, soffrono di carenze di ferro e di calcio.
Nella lista dei paesi veggie friendly in Europa troviamo Gent (Belgio), dove dal 2009 è stato istituito un giorno alla settimana "senza carne" (Donderdag Veggiedag - il giovedì vegetariano) e Zurigo (Svizzera) dove si può mangiare nel più antico ristorante vegetariano d’Europa. Dal 16 giugno i vegetariani hanno acquisito a livello europeo maggiori diritti: il parlamento europeo ha varato una legge concernente la chiarezza delle etichette sui prodotti alimentari, secondo cui i termini "vegetariano" e "vegano" non possono essere più indicati sugli alimenti che, anche se in minima percentuale, contengono carne derivante da animali morti.
Insomma, la maggior parte degli europei mangia ancora tanta carne. Per ora, sembra che coloro che la via vegetariana siano ancora in netta minoranza. Sì, ma una minoranza già molto influente, a quanto pare.
Fotos: Artikellogo ©Phil Dowsing/eco-photography/flickr; ©katerha/flickr; video: gigimellino/YouTube
Translated from "Tiere essen" oder Europa vegetarisch