Uomini, vi insegna il Drugo a essere cool!
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Katia AntonacciEssere cool – nel senso di freddo, privo di emozioni – non è più di moda, soprattutto tra gli uomini, che devono dimostrare, loro malgrado, di essere sempre più comprensivi e sensibili. In aiuto del cosiddetto "uomo del dolore", arriva però “Il Drugo”, Jeff Bridges, pronto a dispensare consigli agli uomini, fin troppo addolorati, dell'era moderna...
Lars Eidinger non è cool. Non è per niente cool. Alto e magro, con la fronte spaziosa, l’attore tedesco, classe 1976, incarna perfettamente l'uomo tipico della sua generazione: indeciso, sopraffatto dagli avvenimenti, trentenne, pigro e insicuro, che tuttavia non si rassegna all’età che avanza.
In un’intervista rilasciata alla giornalista tedesca Sarah Kuttner, l’attore ammette: “Credo di fare parte di una generazione piena di complessi che ci portiamo dietro dagli anni ‘80”. A quell’epoca gli uomini, Eidinger compreso, hanno cominciato a darsi un tono, un contegno. Non a caso, è negli anni ‘80 che nasce il termine “Pokerface” (dal viso impassibile del giocatore di poker) e “cool”, parole che invocano freddezza, impassibilità. “Avevo già capito che sarebbe stato difficile vivere a pieno le mie emozioni”.
Sensibilità vera o buonismo di facciata?
L’ammissione suona però ancora più strana se pensiamo che a parlare è un attore conosciuto in Germania come "der Schmerzensmann” (l’uomo del dolore, in tedesco), soprannome datogli un anno fa dalla giornalista Nina Pauer e che ha suscitato un lungo dibattito sui giornali tedeschi circa la vera natura dell’uomo moderno: introspettivo e sensibile o glaciale e burbero? Almeno sulla scena, Eidinger è sicuramente un “uomo del dolore”: il prototipo di uomo comprensivo e sentimentale, attento e sdolcinato. L'uomo sensibile per eccellenza.
Afflitto dai rimpianti, torturato e insicuro. L'uomo sensibile di oggi è il successore dell'esemplare maschile rappresentato perfettamente da Eidinger. Ormai, l'attitudine da macho soccombe dinanzi all'impero dei sentimenti e all'empatia con l'altro. Il problema è: tutta questa introspezione e attenzione per il genere femminile non avrà creato un uomo incapace di agire? Un uomo che non fa più il primo passo, che preferisce “restare amici” piuttosto che prendere l'iniziativa e rubare un bacio?! Un uomo insomma alla Bright Eyes?!
Secondo Nina Pauer il rischio c’è ed è evidente. Il trentenne di oggi sembra aver smarrito la strada. Con le donne, e nella vita in generale. Per decenni, abbiamo atteso l'avvento dell'uomo tutto d'un pezzo, con i pantaloni e seduttore. E oggi l'uomo della generazione TQ (trenta-quaranta), o giù di lì, sembra non sapere più da che parte stare: smessi i panni del latin lover, macho, intrigante “sciupafemmine”, si ritrova oggi a fare il sensibile, il comprensivo, l'amico delle donne. La “coolitudine”, insomma, non è più di moda!
Just take it easy, man!
"Io sono un Lebowski, tu sei un Lebowsky" è il titolo dello spettacolo di quattro attori americani uscito di recente. Vi ricordate di Lebowsky? Il “viveur” interpretato da Jeff Bridges nel film cult “Il grande Lebowsky” e soprannominato “il Drugo”. Ebbene, il drugo passa il suo tempo in accappatoio e con un bicchiere in mano, meglio ancora se dentro c'è un White Russian, gioca a bowling ed è sempre “on the road”. Il drugo-pensiero si riassume in poche parole: la vita è corta e complicata, non possiamo farci niente, quindi tanto vale rilassarsi e prenderla così come viene, insomma...“just take it easy!”.
Il Drugo è cool, è ultra cool. Tutto il contrario del povero Eidinger. Fa tutto quello che gli passa per la testa, non ci pensa due volte prima di baciare una donna e vive la vita di petto e, certo, la sensibilità non è il suo miglior pregio. Nessuno meglio di lui, però, che incarna l'esatto opposto dell'uomo sensibile, potrebbe dare consigli preziosi ai trentenni di oggi disorientati e in cerca ancora del loro posto nel mondo.
Gli uomini oggi coltivano l'arte dell'attesa. Sanno ascoltare, è vero, ma non agiscono più, preferiscono lasciarlo fare piuttosto alle donne, desiderose come non mai di riprendersi quell’autonomia di pensiero, e di azione, di cui sono state private per troppo tempo. A tutti questi uomini, inetti per vocazione, e forse anche un po' per scelta, il Drugo direbbe: “stai calmo, take it easy,be cool”. Cool certo, ma non freddo, senza emozioni come negli anni ’80, piuttosto disteso, rilassato, capace insomma di godersi la vita. Thank you, Dude!
Video: ©CinemaGuild/YouTube, (cc)weisslerb/YouTube
Translated from Coolsein: Was der Schmerzensmann vom Dude lernen kann