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Unidos Podemos: riforme e rivoluzioni, uniti per vincere

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Alessandro Campa

Politica

(Opinione) La coalizione di sinistra "Unidos Podemos" può diventare la seconda forza del parlamento spagnolo. Le posizioni politicamente trasversali di Podemos e la tradizione comunista di Izquierda Unida diventano una cosa sola. Potrà funzionare?

Lotta di classe ed idee politicamente trasversali si uniscono per vincere. Il Partito Comunista a fianco di chi strizza l'occhio alla NATO. Riforme e rivoluzioni. Così si potrebbe riassumere la coalizione elettorale "Unidos Podemos", che si presenterà alle prossime elezioni spagnole del 26 giugno capeggiata da Izquierda Unida e Podemos insieme ad altre piccole formazioni politiche.  

I sondaggi suggeriscono che la coalizione possa diventare la seconda forza politica del Paese dopo il Partito Popolare con le sue diferenti formule nei vari territori del paese come Galizia, Comunità Valenciana e Catalogna, superando così un Partito Socialista in declino praticamente tutta Europa. Ci sono tuttavia alcune differenze all'interno della coalizione. «Alcuni sono comunisti» ha dichiarato qualche giorno fa Alberto Garzón, economista e leader di Izquierda Unida, a cui ha fatto eco Iñigo Errejón, a capo della campagna elettorale della coalizione ed uno dei fondatori di Podemos, sottolineando che: «I comunisti ed i socialdemocratici appartengono al passato». C'è però da dire che la linea anti-austerità promossa dall'ex ministro dell'economia greco Yanis Varoufakis ed il ritorno di alcuni diritti sociali fondamentali come l'accesso all'istruzione, il diritto alla casa e all'assistenza sanitaria, non hanno assunto un'importanza rilevante negli ultimi anni di governo del Partito Popolare, e sembrano essere il punto d'incontro centrale di questa coalizione che entusiasma e preoccupa allo steso tempo. 

"Uniti possiamo"

In un paese con un tasso di disoccupazione al 21%, con più di 4 milioni di persone senza lavoro ed il 22,1% degli spagnoli a rischio povertà, una coalizione riunente comunisti, socialdemocratici, economisti dell'ATTAC (Associazione per la Tassazione delle Transazioni finanziarie e per l'azione Cittadina), professori universitari e professionisti di alcuni dei settori maggiormente colpiti dalla crisi sembra eccitare non poco l'elettorato di sinistra iberico. Alcuni sondaggi affermano che più del  23,2% sceglierà questa coalizione, di fronte al  20,2% che sceglierà il Partito Socialista o al 29,9% che dichiara di voler votare Partito Popolare. Inizia a prendere piede, negli ambienti politici, l'espressione sorpassok (termine nato dal miscuglio tra la parola italiana "sorpasso" e il Pasok, il partito socialdemocratico greco, n.d.r.), in riferimento a ciò che è accaduto tra Syriza ed il  Partito Socialista in Grecia. Unidos Podemos è la forza politica che più cresce nei sondaggi spagnoli, ed a differenza di ciò che accade in gran parte d'Europa non deve il suo successo alla capitalizzazione il malcontento sociale della crisi come invece fanno i partiti di estrema destra in giro per l'Europa.

Con un programma minimale riassunto in 50 punti "per governare la Spagna insieme", Unidos Podemos stabilisce una via però marcatamente socialdemocratica, che ha ricevuto alcune critiche dalla parte più radicale di Izquierda Unida.  Tuttavia ciò vuole essere il principio di una collaborazione tra due partiti dalla tradizione ideologica differente. Da un lato Izquierda Unida, orgogliosa del suo passato (quest anno decorre il suo 30esimo anniversario) e contrassegnata dal controllo e dall'influenza che hanno sempre avuto il Partito Comunista, l'ideologia repubblicana ed anticapitalista nella cultura politica spagnola, ma anche una chiara opposizione alla NATO. Dall'altro, i discorsi trasversali di una formazione politica nata da poco, "i soliti noti contro gli sconosciuti", aspetto che Pablo Iglesias ha sempre cercato di mettere in evidenza, evitando etichettature e definizioni di qualsiasi tipo che impedissero di raggiungere un più ampio numero di elettori. Nelle ultime elezioni di dicembre Podemos ha ottenuto più di 5 milioni di voti, mentre Izquierda Unida ha sfiorato il milione. Entrambe le formazioni sperano che questa coalizione moltiplichi i loro voti, per diventare un'alternativa credibile alle politiche del Partito Popolare. Staremo a vedere.

Translated from Unidos Podemos: entre la reforma y la revolución